-Avanti cara seguimi.
Vlad mi porge la sua mano che io afferro lentamente.
Lui mi sorride e mi invita a ballare.
Mette una mano sul mio fianco mentre con l'altra fa intrecciare le nostre dita.Apriamo le danze davanti al suo popolo mentre ci acclamano, acclamano il loro re e la loro futura regina.
Più che futura, ormai regina.
Ci guardiamo negli occhi mentre mi fa volteggiare come se fossi una piuma in caduta, leggera e aggraziata.
-Sei incantevole tesoro
Io gli sorrido e lui mi bacia davanti a tutti.
Fischi e urli mentre lui fa scontrare le nostre lingue che danzano assieme a noi.Di colpo non siamo più nella sala ma nel suo letto, nel nostro letto.
Io sono sotto di lui mentre con le mani mi accarezza il corpo.
Mi lascia baci umido dalla mandibola fino alla scapola.
Si ferma e mi guarda negli occhi.
-Ed ora sarai mia.
I suoi occhi cambiano colore, mentre i suoi canini fuoriescono mettendosi in bella mostra.
Sono terrorizzata ma il mio corpo non si muove, non risponde ai miei comandi.
Poi di colpo pianta i suoi canini nella mia pelle e il dolore si propaga nel corpo mentre succhia la mia linfa.
Urlo e chiudo gli occhi.
Li riapro di colpo e non mi ritrovo nel letto ma in una cella.
Sono tutta sudata e il mio cuore batte a mille.Poi i ricordi riaffiorano nella mia mente e mi accorgo che tutto era solo un sogno.
Mi accascio contro la parete e tengo le gambe al petto mentre le catene che mi tengono saldamente legata al muro producono un cigolio fastidioso.
Calde lacrime solcano il mio viso mentre i miei singhiozzi si propagano nella cella.
La porta si apre di colpo e Vlad fa la sua entrata, delle occhiaie solcano il suo viso e la preoccupazione è leggibile sul suo volto.
Tengo la testa bassa mentre cerco di fermare le lacrime che però non ne vogliono sapere scorrendo ininterrottamente.
Si avvicina a me mentre io mi faccio piccola piccola.
Non avrei mai permesso ad un vampiro di star mi così vicino, anzi sarebbe già morto nonostante fossi stata legata.
Ma io non sono più quella persona....
-Tesoro cosa succede?
Si siede accanto a me mentre cerco di allontanarmi.
Mi blocca il polso ed io tremo al suo contatto.
-Non fare cosi. Non ti farò del male.
-Eppure me lo hai già fatto....
-Ma ora hai il mio sangue nel tuo corpo e so cosa stai provando....
-Quindi non mi fai del male solo per il tuo sangue?! Sei un bastardo!!
Lui rimane fermo e fissa il pavimento.
Io rimango ferma mentre le lacrime smettono di scendereLascia il mio polso e stacca le catene dal muro per poi liberare i miei polsi ormai viola.
Giurerei di aver visto una lacrima che solcava il suo viso pallido ma forse era uno scherzo della mia mente.
Andò verso la porta e disse qualcosa alla guardia.
Ritornò accanto a me e mettendomi una mano dietro la schiena e una sotto le ginocchia mi alzò da terra.
Rimasi immobile temendo una sua sfuriata se mi fossi rifiutata di farmi portare da lui.
Avanzò tra i corridoi, mentre molti dei suoi sudditi al nostro passaggio si inchinavano o mi guardavano sorridendo.
Ero una cavia, una piccola creaturina, in un mondo si orribili mostri pronti ad uccidermi ad un mio errore.
Arrivò fino ad una porta nera, più nera della pece e la aprí con un calcio.
L'interno era tutto nero e rosso.
Al centro della stanza c'era un enorme letto a baldacchino le cui lenzuola erano rosse mentre i cuscini erano nero, lo stesso per i mobili.
Neri con le rifiniture rosse, come il sangue....Aprì una seconda porta, conduceva ad un bagno gigantesco interamente di marmo grigio.
Mi appoggiò sul bordo dell'immensa vasca e, mentre guardavo a terra, fece scaldare l'acqua per poi iniziare a riempirla.
Mise del bagnoschiuma profumato e mi invitò ad entrare.
Io rimasi ferma, immobile, non mi sarei di certo spogliata davanti a lui.
Capendo ciò che non volevo fare uscì dal bagno chiudendo la porta ed io mi tolsi velocemente il mio vestito ed entrai nella vasca.
L'acqua era calda e sentii subito una sensazione di piacere invadermi.
Appoggiai la testa al bordo e rilassai i muscoli.
Chiusi gli occhi e iniziai a strofinarmi il corpo con una spugna che Vlad mi aveva lasciato.
Mi lavai anche i capelli, ormai incollati per il sudore e pieni di sangue secco a causa delle botte di Vlad.
Al sol pensiero iniziavo a tremare.
Lentamente la porta si aprì e la testa di Vlad fece capolino.
Mi coprii con a schiuma e non lo guardai in faccia mentre lui entrava avvicinandosi a me.
-Ti lascio sulla sedia dei vestiti per dopo....
Annuii senza guardarlo.
-Non potrai portarmi rancore per sempre.
-Portarti rancore?! Sai di cosa parli?! Mi hai maltrattato, insultato, e quasi violentato ti rendi conto?!? E tutto per avere un po' di potere che non avrai mai capito?! Mai! Sei solo uno schifoso bastardo! Sei un mostro!
I suoi occhi divennero rossi e i canini si allungarono.
Poi si avventó su di me fino quasi a prosciugarmi.Io urlavo di dolore mentre invano tentavo di liberarmi da quella morsa.
Ma per fortuna ero riuscita a prelevargli un po' di sangue che avrei successivamente bevuto per rigenerarmi.
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L'Eterna Cacciatrice [IN REVISIONE] #Wattys2016
WerewolfAlaska è una giovane cacciatrice. Uccide per dimenticare ciò che le è stato fatto. Uccide per non pensare a cosa ha causato. Va avanti solo per vendetta credendo di essere ancora nel passato, in mezzo alle menzogne e al sangue. Ma il suo passato è...