Prima Trasfomazione

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Mi risveglio nel tepore del nostro letto.

Quanto mi era mancato tutto questo.

-Piccola ti ho portato la colazione...

-Grazie...

Gli sorrido e assieme iniziamo a consumare tutto quel ben di dio che mi ha preparato.

-Oggi dovrai trasformarti e inizieremo gli allenamenti.

Annuisco in silenzio pensando a cosa ci aspetterà.

Mi prende la mano e lentamente mi porta verso il campo.
Tutto il branco si sta allenando.
Chi in forma umana, chi in forma lupo.

-Alaska....

-Si Luke?

-Penso che tu debba leggere questa...

Mi porge una lettera.
Ha i bordi rilegati con un tessuto nero lucido e qua e là è rossa.

Luke si siede accanto a me ed io apro la busta.

Mia giovane Alaska.

Quest'estate ci sarà una guerra. La nostra guerra.
Ma io, Vlad, voglio invitare te e il tuo compagno nel mio castello per un ricevimento.
Un ricevimento in tuo onore mia dolce Alaska. Domani sera presentatevi al mio castello. Ci sarà un banchetto, ma vi ricordo solo te e il tuo compagno. Nessun altro del branco.

Spero veniate.
All'inferno

Vlad, re dei vampiri.

Mi alzo velocemente in piedi e guardo Luke negli occhi.

-Andremo al ricevimento ma prima. Allenaiamoci.

Mi sorride ed inizia a correre verso il bosco.

Si trasforma nel suo lupo ed io gli ammiro il manto nero.

-Prova a trasformarti.

Mi ricordo della prima volta davanti alla dea.
Sento le ossa spezzarsi ma non provo dolore, il muso si allunga e una folta pelliccia bianca mi ricopre tutto il corpo.

Riapro gli occhi e mi guardo attorno.
Tutto è più limpido, riesco ad osservare i minimi particolari.

Vedo Luke che mi scodinzolare facendomi segno di seguirlo.

Inizio a correre per raggiungerlo e in pochi secondi sono accanto a lui.

Il vento mi accarezza il muso, le orecchie che captano ogni minimo rumore, le zampe che sferzano con delicatezza il terreno.

Tutto attorno a me è diverso, sembra avere più vita.

È tutto più reale.

-Corri. Tra poco saremo lì.

Aumento la velocità per godermi ogni singolo attimo.
Mi piace sentire la terra sotto le zampe, le unghie che si aggrappano nel terreno.

Continuo a correre fino a raggiungere una radura.
Mi fermo e riprendo fiato.

-Pronta?

Annuisco.

-Lotta contro quei due golem.

-Lotta contro che?!

Guardo la parete davanti a me.
Due massi prendono la forma di due essere simili a uomini ma molto più grandi.
Saranno altri tre metri.
Sono composti da roccia che sembra che al minimo spostamento si stia per disintegrare.

Ad ogni loro passo la terra trema.

Mi guardano con i loro occhi rosso acceso.

-Battili e sarai pronta.

-Mi basta batterli per essere allenata?

-Si ma non sarà di certo una passeggiata.

Guardo i golem e mi lancio su di loro.
Evito il pugno del primo ma il secondo riesce ad atterrarmi.

Mi rialzo subito e ci riprovo.
Spingo con tutta la potenza che ho il primo contro il secondo.

Cadono e diventano semplici massi ma dopo pochi secondi eccoli di nuovo pronti a lottare.
Spalanco gli occhi e mi rilancio su di loro.
Ancora una volta vengo atterrata.
Non ho intenzione di mollare.

Continuo ad attaccare ma niente riesce a procurargli il minimo accenno di difficoltà.

Dopo tre ore mi lascio cadere a terra. Ormai stremata.
Ho il fiato corto, il petto mi fa male, le gambe hanno continui spasmi.
Ritorno umana e tento di rilassarmi.

-Piccola ci riproverai domani ok?

Annuisco incapace di parlare.

Mi prende fra le sue braccia e, prima che possa dirgli grazie, Morfeo mi accoglie fra le sue braccia.



L'Eterna Cacciatrice [IN REVISIONE] #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora