- Si è mosso!
- Che? Cosa?
Raffaele era letteralmente sobbalzato dalla poltrona, assorto com'era tra i suoi pensieri mentre fingeva di leggere il giornale.
Ma nonostante lo sforzo, riusciva solo a vedere singole parole, scevre di qualsiasi significato, susseguirsi l'una dietro l'altra.
Eppure, rifletteva un attimo prima l'uomo, a vederlo così il quadretto sembrava perfetto: il fidanzato che era andato a trovare la sua futura moglie a casa dei suoceri nella loro meravigliosa tenuta, immersa in una cornice bucolica e fiabesca.
Lei era incinta e i due, belli e ricchi e con due famiglie importanti e solide alle spalle, impegnati nei preparativi del matrimonio, di lì a breve sarebbero convolati a nozze per coronare il loro sogno d'amore.
Certo.
Peccato che a un'analisi più accurata quel bel quadro presentava parecchie imperfezioni.
A guardarlo più da vicino, un occhio attento avrebbe visto una donna provata fisicamente, la cui bellezza stava lentamente sfiorendo, sia per via delle conseguenze della gravidanza sia, soprattutto, per colpa di una malattia che lentamente la stava consumando dall'interno.
Ad un esame ulteriore, ancor più da vicino, quel dipinto avrebbe rivelato anche la presenza di un intruso, un elemento di troppo.
Ed era quel bel giovane che teneva per mano la sua donna.
Infine, avrebbe concluso un critico d'arte di media esperienza, gli elementi perché quel quadro potesse essere considerato un capolavoro effettivamente c'erano tutti, ma purtroppo l'opera si trovava in un tale stato di danneggiamento che più che un'opera di restauro ci sarebbe voluto un vero miracolo.
E i miracoli erano solo le speranze degli stolti, chiosò l'uomo tra sé.
Erano tanti e tali i sensi di colpa che pesavano su di lui, specie le volte che sosteneva lo sguardo limpido di Carla, che starle accanto era diventato nient'altro che uno strazio.
- Si è mosso di nuovo! Mi ha appena dato un calcio! Svelto, Raffaele! Dammi la mano! Lo senti? Senti come scalcia?
Furono le parole della donna a riportarlo alla realtà.
Per la foga la lista degli invitati era caduta per terra. Era la centesima volta che Carla toglieva e poi riaggiungeva le stesse persone per la paura di poter arrecare a qualcuno un'offesa.
- Già! È incredibile! Cos'avrà da scalciare in questo modo? Non lo avremo mica fatto arrabbiare, no? – le disse in tono scherzoso per tentare di celare l'emozione mista a preoccupazione che quella notizia gli aveva causato.
- Oddio, che bello! – esclamò estasiata la donna.
Raffaele le si era fatto vicino e le aveva poggiato una mano leggermente tremante sul ventre.
- Se fa così adesso che è in pancia, non oso immaginare cosa combinerà una volta che sarà venuto fuori!
- O venuta! – gli fece di rimando Carla, guardandolo con una finta aria di rimprovero – Dimentichi sempre che c'è anche un altro cinquanta per cento di possibilità che sia femmina. Chissà come mai, eh?
- Ti ha fatto male, amore mio?
Era in casi come quello che Raffaele pensava di non sapere chi dei due fosse diventato più bravo a recitare: lui, che da mesi indossava la maschera del perfetto fidanzato mentre invece non faceva altro che mentire, o Carla, che aveva imparato a nascondergli i suoi stati di sofferenza.
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All'infuori di me
Ficción GeneralLa vita di Lara, ventiseienne studentessa fuoricorso e perditempo come lei stessa si definisce, è segnata indelebilmente già dal suo venire al mondo. Divisa tra il bisogno di essere accettata, che la spinge ad essere chi non è, e il desiderio di rit...