Capitolo 9.

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-NOOOO!- urlo spalancando gli occhi di scatto e mettendomi a sedere,
-che palle...- sussurro tra me e me, mi giro per vedere l'ora e mi rendo conto che sono ancora le 5:00 di mattina, sbuffo e mi alzo dal letto, mi stiracchio e mi dirigo verso l'armadio, prendo l'intimo, un  paio di jeans blu con gli strappi alle ginocchia, un crop-top nero che arriva poco più su della vita, un cardigan grigio e un capello grigio con scritto "stay strong".
Vado in bagno e mi faccio una doccia calda, insapono il corpo e i capelli, li lavo con calma e dopo una mezz'oretta esco dalla doccia, avvolgo il corpo con l'asciugamano, mi asciugo i capelli, mi trucco e mi vesto. Quando sono pronta esco dal bagno e faccio lo zaino, ci metto due quaderni, il borsello, un quadernetto per prendere appunti o per scarabocchiare, le chiavi e le pillole che mi ha prescritto il medico. Prendo il telefono e le cuffiette, scendo al piano di sotto ed esco di casa. Poiché è presto e non ho fatto colazione e non voglio rischiare qualche attacco il primo giorno di scuola, decido di andare ad un bar. Entro e prendo un cornetto con un po' di latte, mangio metà cornetto e bevo metà tazza di latte, guardo l'orario e noto con gioia che sono in orario, mi avvio verso scuola con le cuffiette nell'orecchio ascoltando "Don't" di Ed Sheeran, le mie super star mi portano sana e salva a scuola e vedo un ammasso di ignorati chiacchierare tranquillamente, le coppiette che si mangiano la bocca a vicenda e gente che decide di rovinarsi i polmoni fumando. Ho sempre odiato il fumo, non capisco perché le persone debbano uccidersi in questo modo, ci sono persone che lottano per vivere un giorno in più...mentre questi rincoglioniti non sanno quanto siano fortunati ad essere sani e senza nessun problema di salute grave...credo che le presone debbano provare questo sulla loro pelle per poter capire davvero cosa si prova...cosa si prova a stare su un lettino di ospedale, cosa si prova nel vedere negli occhi della propria madre o del propio padre la paura di perdere un figlio e non sanno cosa si prova nel lottare ogni SINGOLO giorno per non abbandonare i propri cari e per non abbandonare i propri sogni...
Continuo a camminare con i pensieri che mi ronzano in questa piccola ma immensa mente, tutto d'un tratto qualcosa, o meglio qualcuno, mi fa cadere a terra, inizio a imprecare sotto voce ma la voce di questo rimbecillito mi fa alzare lo sguardo
-HEY RAGAZZI! Guardate cos'ho trovato?!- il ragazzo è alto e magro occhi azzurri e capelli biondi, mi afferra il polso di scatto e mi alza facendomi abbastanza male,
-Ahi!- dico, contenendo tutte le imprecazioni e le maledizioni che potrei lanciargli...
-Uh la piccola principessina si fa male!- dice
-Senti...tu mi sei venuto addosso...anzi ci siamo scontrati entrambi, quindi fai il bravo principe e fammi andare in classe- dico cercando di togliermi la sua manaccia dal mio polso, ma è troppo forte.
-Oh...quindi adesso ti sono venuto addosso? Ma dai smettila con la falsa...non c'è nulla di cui tu ti debba vergognare...Tutte le ragazze lo vogliono- dice con voce maliziosa
-Ma che cosa minchia cazzo stai dicendo a zì!?- rispondo io
-Dai lo so che sei inciampata per saltarmi addosso...- dice con sguardo fiero squadrandomi dalla testa ai piedi soffermandosi sulle mie forme...
-Posso chiederti una cosa?- gli chiedo cambiando il mio sguardo da incazzato a calmo e sensuale
-Dimmi tutto piccola- il suo sguardo sensuale e sicuro di se mi fa venire voglia di prenderlo a schiaffi,
-Dimmi un po'...- dico abbassando la voce -cosa...-mi fermo di nuovo avvicinandomi al lobo dell'orecchio- ...COSA CAZZO TI SEI FUMATO!? Tesoro il mondo non gira intorno a te! SVEGLIA !- lui sobbalza e io ridacchio, il suo sguardo si fa sempre più incazzato, io senza fargli aprire bocca mi dileguo dalla sua presa e mi dirigo verso la struttura.
Fiera di me vado verso la segreteria, busso ed entro dopo aver sentito un "avanti" molto forzato, quando entro vedo una donna abbastanza vecchia che sta seduta davanti al computer,
-Salve...Sono nuova mi chiami Skyler Brown...-
-Oh...si certamente...allora, questo è la combinazione dell'armadietto, questi sono gli orari scolastici,questo un foglio che deve compilare per la sua malattia...non credo che possa fare palestra...ed infine questo modulo di corsi che può fare dopo scuola...ah! Non sono obbligatori...servono a guadagnare punti...- dice l'anziana signora porgendomi il tutto
-La ringrazio...per la palestra...non posso proprio farla?- le chiedo speranzosa
-Dovresti portare un modulo firmato dal tuo dottore e dai tuoi genitori...- mi risponde
-Va bene la ringrazio, arrivederci- lei mi sorride e ritorna a guardare il computer, esco dalla segreteria e vado verso il mio armadietto "127."
-121..122...123...124..125..126...- dico a bassa voce
-127.- esulto nella mia testa ed apro velocemente l'armadietto, poso i libri che userò dopo e guardo l'orario scolastico, FANTASTICO! Chimica...ma dico io.... alla prima ora...il primo giorno di scuola...che materia metti!? CHIMICA?!? Stiamo scherzando!?
...Mai na gioia...
Chiudo l'armadietto e vado alla ricerca della mia classe, finché non mi scontro con qualcuno
-Cazzo...ma cos'ho oggi? La calamita!? O sono io che sono una rimbecillita oppure sono tutti drogati in questa scuola- dico massaggiandomi la testa, alzo lo sguardo e vedo una ragazza
-Hahhaah credo la seconda, in questa scuola fai prima a contrare chi non fa uso di droghe che quelli che non ne fanno uso...comunque scusami ero distratta- mi dice la ragazza dai capelli marroni, mi porge la mano e io mi rialzo velocemente
-Io sono Juliette, tu?- mi chiede
-Io sono Skyler- le rispondo rimettendomi lo zaino in spalla
-Sei nuova...vero?-
-Si...- le rispondo nuovamente con voce timida
-Dove studiavi prima?-
-Mh...ehm...Bhe io non studiavo in una scuola...studiavo in ospedale...- le dico abbassando lo sguardo, potevo inventarmi una scusa...adesso non la rivedrò più...chi vorrebbe una malata di tumore?
-Hey...tutto ok?- mi chiede
-Si...si...tutto ok- le dico
-Non piangere...- si avvicina a me e mi asciuga la lacrima formata da odio...tristezza...disprezzo...tutte le emozioni che ho provato in tutti questi anni...l'ho sempre tenuto dentro di me...e adesso i miei sentimenti e tutto quello che ho passato stavano scappando via da questo corpo malato...
Mi asciugo le lacrime e le racconto tutto, Juliette mi rassicura e mi abbraccia e mi accompagna in classe,entriamo insieme e ci andiamo a sedere all'ultima fila.
Passano le ore e dopo non aver ascoltato una sola parola di ogni lezione si fa ora si tornare a casa, raccolgo le cose...
-Juliette cosa fai adesso?- le chiedo
-Devo...ehm...andare da mia nonna...ci vediamo domani...ciao- esce dalla classe e va via, perché? Ho detto qualcosa di sbagliato? Perché la gente mi illude e poi scappa via?! Perché continuo a pensare che mi possa fidare?
*forse perché speri che un giorno arrivi qualcuno che ti faccia capire che non sono tutti uguali?*
Stupida vocina...
Esco dalla classe e vado a posare i libri di scuola nell'armadietto, lo apro e quando lo chiudo davanti a me c'è la persona più stupida del mondo
*però ti piace...*
Zitta
-Hey Skyler! Vicini di armadietto eh?-
-Faccia di merda!...da quanto tempo...dov'è la tua ochetta?- gli chiedo scrutando i suoi occhi color mare
-Mh...non saprei se vuoi la chiamo così vedi come ci baciamo- dice facendo l'occhiolino
-Stupido- dico sorridendo, mi giro e mi allontano via, ma qualcuno mi prende il polso...
-Dove vai principessina?- oh no di nuovo quello di stamattina...
-A casa e adesso lasciami...-
-Certo che ti lascio...ma dopo che avrai imparato la lezione...- mi guarda e da lì inizio a temere per il peggio
-HO DETTO LASCIAMI!- gli urlo
-Altrimenti?- mi chiede stringendomi di più il polso
-JAMES Non l'hai sentita? Lasciala!- è Connor...
-Connor...dai lo hai sempre fatto...cos'è ti sei rammollito? Oppure la conosci?- chiede quella specie di mostro con gli occhi azzurri,
-No ma è nuova...non credi che sia più bello prendere a botte qualcuno di più forte...chissà cosa penserebbe la gente sentendo "James Mcvey il ragazzo che non avendo la forza di picchiare i grandi picchia le ragazze"...non credi?- Connor mi sta difendendo? Perché?
-Hai ragione amico...grazie...hai salvato la mia reputazione...in quanto a te ragazzina...se voglio ti stupro quando meno te l'aspetti quindi ti consiglio di stare attenta contro chi ti metti- mi stringe un altro po' il polso e poi lo molla.
James si allontana e rimaniamo solo io e Connor...
-Grazie...- dico a bassissima voce per poi abbracciarlo forte iniziando a piangere, Connor mi accarezza la testa e mi rassicura...

Parole di carta .Connor Ball. (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora