Snow - Oikawa Tooru

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04/02/2016

"Mi chiedi cos'è la neve
un po' prima che cada.
Non è come noi
che siamo due piume nell'aria."
• Marco Mengoni,
La Neve Prima Che Cada •

Lo guardi. Bello come solo lui può essere, con la sua maglietta spiegazzata e i pantaloncini della divisa. Ha i capelli sparati in aria, un groviglio di nodi e ciuffi castani. È poggiato con i gomiti sulla ringhiera che dà su un giardino bianco, triste, ricoperto di neve. Ora che ci fai caso anche lui ha dei fiocchi di neve tra i capelli, sulle braccia nude, sui piedi scalzi...

Avete fatto una pazzia. Chiunque lo direbbe vedendovi lì, sul tetto del palazzo in cui abiti, praticamente in pigiama. La neve vi circonda, ma voi due non avete freddo. O almeno, non sentite il freddo invernale sotto le magliette, mentre vi sfiora la pelle delle guance rosa, del naso scarlatto e delle mani ghiacciate.

Sia tu che lui vi guardate dritto negli occhi, il [colore] che si scontra di petto con il marrone delle nocciole che ami tanto mangiare. Pensi che se qualcuno ti distraesse, ora, saresti capace di tirargli un pugno per lasciarti in pace ad osservare quelle pozze lucide per il freddo, ma che ti trasmettono tutto il calore necessario per non farti congelare in mezzo a tutta quella neve, in mezzo a tutto quel bianco che ti sopprime, che non ti lascia scampo.

D'un tratto starnutisci - interrompendo i viaggi temporali che stavi facendo - e subito ti copri il naso con entrambe le mani. Cerchi il suo sguardo - ora con un velo di divertimento - e lo trovi ad osservarti con un angolo della bocca sollevato, in una smorfia che, in altre circostanze, sembrerebbe un sorriso derisorio.

«Questo era potente.» Afferma Oikawa. Lo vedi voltarsi verso il giardino imbiancato, poggiando i gomiti sulla ringhiera, nella stessa posizione di qualche minuto prima. La pelle d'oca riesci a vederla anche da dove sei, ad almeno cinque metri di distanza dal suo corpo atletico, muscoloso, caldo...

Probabilmente starà gelando, pensi.

Ti avvicini a lui - che ora trema, flebile - e lo imiti, venendo a contatto con la neve. Senti quasi un pizzicore su entrambi gli avambracci, che però scema minuto dopo minuto che sei a contatto con la coltre bianca.

«Probabilmente ci ammaleremo di brutto.» Dici alzando lo sguardo verso il profilo di Tooru che, però, sembra non accorgersi di niente al di fuori dei fiocchi di neve che danzano indisturbati attorno a voi.

Il silenzio che segue alla tua affermazione ti fa pensare al peggio. Oikawa non si muove, continua imperterrito ad osservare con maniacale attenzione tutto il manto bianco sotto di voi, su di voi, attorno a voi...

Non ti piace quest'assenza di conversazione, non c'è mai stata.

Senti come l'impulso di dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma non ci riesci. Il mare di silenzio tra voi due è gigantesco. E quel mare è troppo salato e voi troppo graffiati anche solo per pronunciare una piccola frase.

Singhiozza.

D'un tratto, come se decidesse lui quando farti preoccupare e quando no. Singhiozza e la sua schiena sussulta al ritmo dei suoi singulti.

«Oikawa? Cosa succede?» Ti volti e lo guardi. Ormai hai perso la sensibilità alle braccia, ma gli circondi la vita lo stesso, incurante del bruciore che senti quando la stoffa ruvida della maglia viene a contatto con la tua pelle arrossata.

«I-io non capisco, [nome]-chan. Perché?» Sussurra e tu alzi lo sguardo, incrociando gli occhi [forma] con i suoi lucidi, pieni di lacrime da versare.

«Cosa? Tooru, cos'è successo?» I singhiozzi persistono, e ormai la sensibilità l'hai persa in qualunque parte del corpo.

«Ho perso ancora...» Aggrotti le sopracciglia e corrughi la fronte: che cosa intende?

Haikyuu!! x Reader {Ita}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora