War - Daichi Sawamura

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07/04/2016

"Sono un angelo
con un fucile.
Combatterò finché
la guerra non sarà vinta."
• The cab,
Angel With A Shotgun •

«Visto che dormi, posso dirti tutto quello che mi passa per la testa senza rischiare di essere picchiato? - sussurra mentre la sua mano si muove. Quando si ferma, lo fa solo per respirare tra i denti, probabilmente per il dolore alla spalla. Non lo ferma troppo a lungo, comunque - Quando tutto questo finirà, perché finirà, un giorno, ne sono sicuro; mi porterai via da qui. Mi porterai dove non potremo ricordarci di nulla. - sei distratta. Senti le sue parole a tratti, concentrata sulla mano che scorre sul tuo fianco, sulle dita che si intrufolano piano sotto la giacca di pelle - Potremo prendere un cane, o un gatto, un coniglio. Magari tutti e tre. Andare a vivere sul mare, magari in Irlanda. Ci sono scogliere meravigliose, si vede l'Atlantico, magari ti piacerebbe. Be', a me piacerebbe, quindi non vedo perché non dovrebbe piacere anche a te.»

C'e uno schiocco, a cui segue un silenzio lunghissimo. Sai che Daichi è ancora sveglio, perché la sua mano non ha mai smesso di muoversi, e Sawamura; quando dorme, spaventa da quanto sembra morto.

Non sai se attendere un'altra parola o lasciar perdere, ma il tuo cuore adesso sta battendo troppo forte perché tu possa sperare di prendere sonno. Aspettare o meno, alla fine non cambierebbe nulla.

Apri gli occhi.

Fissi il soffitto scuro con un nuovo interesse, adesso. Daichi si sta schiarendo la voce, o forse è solo colpa della tosse, non lo puoi sapere con esattezza, ma in ogni caso, pochi secondi più tardi le tue orecchie sono di nuovo piene della sua voce.

«Sai - dice, mentre la sua mano scivola lungo il tuo fianco e trova riposo sul ventre - non te l'ho mai detto, ma penso che sarei felice di vivere con te. Le donne, gli svaghi, sono così noiosi paragonati a te. Anche il sesso è noioso. Credo sia colpa tua. Niente è bello, se ci sei tu. Rubi la scena.» Lo senti giocare con le dita delle tue mani. E poi l'aria si riempie di un rombo cupo e terribilmente vicino, e la carezza si trasforma in una stretta quasi dolorosa. Il tempo scorre, scivola via dalle sue dita e scappa, e diventa irrecuperabile, poco, impossibile da utilizzare per vivere ancora a lungo.

Deglutisci e copri parzialmente il singhiozzo leggero che Sawamura lascia scappare dalle sue labbra. La stretta si allenta. In sottofondo resta il vibrare dell'aria, il rumore di qualcuno - Nishinoya? - che urla in lontananza.

Non hai idea di quello che sta succedendo al di là delle vostre basi, non vuoi saperlo, non se questo vuol dire prendere coscienza del fatto che questa potrebbe davvero essere la vostra ultima notte.

È sera nel distretto di Karasuno, e gli infetti continuano a cercare di penetrare le vostre difese. Per quanto sia ardua la battaglia che avete ormai intrapreso da tre anni, i pochi distretti del Giappone ancora salvi - Karasuno, Seijou, Nekoma, Fukorodani, Shiratorizawa e Datech - hanno degli abili soldati che sono riusciti a sopravvivere all'epidemia e a uccidere una buona parte di infetti.

Senti un tirar su col naso, a cui segue un respiro profondo.
«Se ti dicessi di amarti, tu ricambier-»
«Per l'amor del cielo, stai zitto. - sbotti, e non ti rendi nemmeno conto di quello che stai facendo, mentre ti volti di scatto e ti liberi dalle mani di Daichi con una facilità disarmante, stringendole con forza e piantandole al terreno - Stai zitto.»

Non vedi granché degli occhi di Sawamura. Colgli un bagliore troppo liquido, nella fioca luce che riempie questa stanza abbandonata - in cui lui ha cercato di nascondervi - perché non puoi farti fregare adesso, non quando sei diventata così brava a controllare i tuoi sentimenti; non quando la tua vita è ad un passo dal diventare polvere.

Haikyuu!! x Reader {Ita}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora