Knight - Iwaizumi Hajime

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19/06/2016

"Piccola, sono il tuo cavaliere
dall'armatura lucente."
• Kenny Rogers,
Lady •

«Non puoi continuare a rifiutare ogni pretendente che arriva al tuo cospetto!» È l'affermazione stanca - e forse un po' esasperata - di tuo padre, Re di Seijou. L'uomo perfetto per me già l'ho trovato, vorresti rispondere, ma sai che tuo padre si infurierebbe solamente di più, quindi decidi di tenere la bocca chiusa, mentre sali le scale per arrivare alle tue stanze.

Posi il palmo della mano sul muro in pietra grigia, con le dita ne delinei le imperfezioni e le insenature, chiudi gli occhi per immaginare tua madre che fa lo stesso gesto con te in braccio, una bambina che presto sarebbe diventata una Principessa orfana di mamma. L'hai persa all'età di soli sei anni, e da quando il morbillo si è portato via la tua dolce madre, tuo padre non è più stato lo stesso Re gentile di una volta.

Apri gli occhi quando il muro finisce, e la tua mano tasta il vuoto del corridoio. Alzi la testa verso il lunghissimo balcone che si affaccia sui cortili reali. Yahaba ti passa affianco, salutandoti con un inchino formale e un lieve: «Buon pomeriggio, Principessa.» Gli sorridi dolcemente e gli chiedi un favore. «Dì al Primo Cavaliere che i fiori han bisogno di più cure.» Il giovane aggrotta le sopracciglia ma annuisce lo stesso, tenendosi con una mano ben ferma la spada attaccata alla cinta. Si inchina nuovamente, e si dirige verso il cortile reale più grande, dove il gruppo più maturo di Cavalieri si sta allenando.

Guardi con ammirazione i ragazzi diciassettenni che si destreggiano con spada e scudo, combattendo tra di loro. Nonostante siano così giovani, tutti loro hanno già partecipato ad almeno due guerre, dato l'animo bruto di tuo padre, che non è mai stanco di conquistare popoli e terre in continuazione. Tra di loro, inoltre, c'è un ragazzo che attira il tuo sguardo come una calamita. È moro, la pelle olivastra per colpa del sole fa risaltare i suoi occhi grandi e marroni, tendenti al verdognolo.

Vedi Yahaba uscire dal portone principale, dirigendosi verso il ragazzo con passo spedito e schiena dritta, il portamento degno di un Cavaliere di Seijou. Il Primo Cavaliere - che gironzola in mezzo ai suoi compagni, aggiustando posizioni e consigliando mosse utili - avvista il giovane e gli si affianca, cercando di capire cos'abbia da dirgli alle cinque passate di pomeriggio. Osservi come il tuo Cavaliere si debba abbassare per far arrivare il proprio orecchio all'altezza della bocca di Yahaba. Sei affacciata al balcone di pietra quando il più giovane si scosta dal Primo Cavaliere, e Hajime fa in tempo a vedere un lembo di seta [colore] - appartenente al tuo vestito - prima di ghignare e scuotere la testa.

Sei girata di spalle, e quando qualcuno apre la porta della serra ti giri di scatto. Sorridi quando - all'entrata - altri non c'è che Iwaizumi. «Ce ne hai messo di tempo...» Gli vai in contro, con passo lento e cadenzato. «Quando Yahaba è arrivato in giardino ha iniziato a blaterare qualcosa su dei fiori e, scusami, ma non potevi semplicemente dirgli che avevi bisogno di me per... che ne so... per uccidere un ratto nella tua camera?» Ti prende fra le sue braccia muscolose e forti, tu sospiri fintamente annoiata.

«Sarebbe stato alquanto strano, dato che i topi tengono lontano gli scarafaggi, e che poi saresti dovuto entrare nelle mie stanze senza farti vedere da nessuno... - inizi a togliergli la camicia di stoffa grezza che usa per gli allenamenti, lasciando che le tue dita gelide traccino i contorni di ogni suo muscolo ben delineato - ti ho solo facilitato la vita, Hajime... - il ragazzo ti ha fatta sedere su un tavolo della serra, e ha già iniziato a slacciarti i fili del corpetto molto lavorato - è così che mi ringrazi?» La tua voce fa perdere ad Iwaizumi il lume della ragione per qualche secondo. Poi sbuffa. «Ti ringrazierei meglio se i tuoi vestiti non fossero sempre così elaborati.» Pieghi in dietro la testa e ridacchi. «Voglio essere sempre così bella, per il mio Cavaliere.» Dici e lui alza un sopracciglio, scettico. «Se fosse per me potresti andare in giro anche come Madre Natura ti ha fatta, [nome]. - gli ultimi raggi di sole illuminano la serra di traverso - Poi, però, mi ricordo di non essere l'unico maschio nel Castello, quindi ci ripenso e preferisco tu sia come Madre Natura ti ha fatta solo quando sei con me.» Ridacchi e lasci che la passione vi travolga, unendovi in un groviglio di corpi antico quanto la terra stessa.

Haikyuu!! x Reader {Ita}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora