Haikyuu!! x Reader {Ita}

Fame - Yamaguchi Tadashi

12/11/2016

"Perché ci sarà un giorno
in cui sarai nel salone della fama."
• The Script,
Hall Of Fame •

«Eccola la scomparsa d'un tratto ritrovata! - il viso di Saeko, la tua manager, appare sullo schermo del tuo smartphone. Sono le otto di mattina, e tu sei fuori casa per la solita sessione di jogging mattutino - Mi spieghi dove cazzo sei finito? - ti aggredisce, e devi toglierti una cuffietta per non perdere l'udito - Ah no, già lo so. Miyagi, giusto? Che paesino di merda ti sei trovata! Se non ci avessi passato l'infanzia non ci tornerei neanche per trovare i miei genitori, a fine anno.» Corrughi le sopracciglia e ti massaggi le tempie con due dita. Di prima mattina non ti sono mai andate a genio le persone che vomitano parole su parole.

«Scusa un secondo, Saeko, ma mi potresti spiegare di che diamine stai parlando?» Dall'altro capo del mondo, a New York, la giovane manager per poco non fa una scenata in mezzo alla strada. È sera tarda in America, quindi Tanaka Senior cerca di calmarsi il più possibile. «Sto parlando di queste. - mostra delle foto allo schermo. Un po' arrossisci - Sono dappertutto. Dappertutto. Vi ritraggono in un ristorante, davanti al cinema, mentre entrate in macchina, mentre vi baciate, mentre entrate in casa, e mentre questa mattina esci per andare a correre! Che cazzo ti è saltato in testa? Vuoi per caso mandare a puttane tutta la tua carriera?»

«Non so se ti ricordi bene, Saeko, ma avevamo deciso di comune accordo che quest'anno, dato tutte le cose che sono successe, avrei potuto prendermi un anno sabbatico. Che l'abbia iniziato con qualche settimana di anticipo non penso faccia molta differenza.» Se uno sguardo potesse uccidere, tu saresti già morta almeno dieci volte. «Con qualche settimana, dici? Saresti dovuta apparire in almeno tre trasmissioni, in questi giorni, e avresti dovuto rilasciare un paio di interviste nelle quali avresti spiegato della tua situazione drammatica ai tuoi fans, ma no! Ovviamente no! Non seguiamo quello che propone Saeko, che tanto le piace grattarsi la pancia a lavoro!»

«Posso parlare?» La bionda è spazientita di più ad ogni parola che pronunci. «Parla! - grida, ora - Anche se non ho idea di cosa tu possa dire in tua discolpa.» Prendi un respiro profondo e ti siedi su una panchina, infilando gli auricolari in modo da sentirci meglio - non che la cosa risulti difficile, dato la potenza vocale della manager.

«Ero stufa della mia vita a New York. Volevo tornare al mio paese d'origine, e ripartire da qui.»
«E scoparti un tizio a caso del posto, a quanto pare.» Fissi infastidita il telefono.
«Tadashi non è un tizio a caso.»
«Oh, ma che carina! Ti ricordi anche il nome! Immagino che sia l'amore della tua vita, visto che lo puoi conoscere al massimo da un mese!»
«Sto per chiudere la chiamata.»
«Non azzardarti. Cazzo, tu sei fuori di testa. Prima l'incidente, e va bene, quella non è stata colpa tua. Poi rifiuti tutte le interviste, ma è comprensibile. Eri sconvolta, il trauma, bla bla bla. Poi sparisci nel nulla senza una parola, un biglietto, un saluto. Ho pensato che ti fossi ammazzata ma quando sono entrata nel tuo appartamento ho notato che mancavano dei vestiti, spazzolino, documenti, un po' di roba... insomma, ho capito che te n'eri andata. Pensavo fossi andata, che ne so: in Europa. Perché cazzo non sei andata in Europa? Lì non ti avrebbero mai riconosciuta, per loro siamo tutti uguali!» Alzi gli occhi al cielo.

«Hai finito?»
«No! E come se non bastasse ti fai beccare con un ragazzo sconosciuto. Te le ho appena fatte vedere queste stramaledettissime foto. Ci sono foto di voi che vi baciate! E di voi che tornate a casa insieme. Era a casa tua questa mattina! Cazzo, non sapevo neppure fossi interessata a qualcuno. Non ci sto capendo più niente. Insomma, questo tizio è una scopata dimenticabile o è una cosa seria?» Sorridi fra te e te. «Questo tizio, come lo chiami tu, è l'uomo con cui voglio passare il resto della mia vita. È l'unica persona al mondo che io abbia mai amato, e l'unico in grado di rendermi davvero felice. Per anni ho tentato di lasciarmelo alle spalle, ma non puoi lasciarti alle spalle il tuo futuro.»