Una settimana.
É passata una settimana.
Tra un paio d'ore dovro salire sull'aerio per andare a Miami.
Oddio non ci posso ancora credere!
Non credevo di poter arrivare a tanto.
Io,la solita ragazza che da bambina cantava con una spazzola come microfono e si metteva davanti allo specchio.
Il mio sogno si sta avverando.
Magari,dopo questo "tour" potrò essere contattata da qualche menage,o magari... no,meglio non fantasticare troppo.
Mi alzo e mi avvicino all'armadio.
Siccome fa caldo,opto per un pantaloncini di jeans,maglia rossa e nera e conversione rosse.
Si,non ho tutte le mie convers nere ma anche colorate.
Mi faccio una coda e mi trucco:eyleliner,fossero rosso e mascara.
Prendo la valigia e scendo.
Ci sono tutti:mamma,papà, Kevin e Jennifer.
<hey campionessa> dice mio padre venendo verso di me. Io lo sorpasso e dico:<'giorno>.
Mio padre sembra deluso,ma non ci bado.
< a che ora dovrai essere li?> chiede mia mamma.
<9.50, ma siccome Kevin deve andare a scuola lo accompagno> rispondo.
<ehy non sono mica piccolo> s'intromette Kevin. Io la fulmino con lo sguardo e mi avvicino alla porta:
<ho un' appuntamento con gli altri...andiamo in anticipo> es esco.
Mi da fastidio che si comportino così... così... così indifferenti,ecco. Come se nulla fosse successo,come se loro fossero il padre perfetto,la mamma perfetta, la sorella perfetta. L'unico su cui posso contare é Kevin. Lui subito mi capisce,non mi critica ad ogni mio sbaglio o per quello che sono. Lo sono e basta.
Arrivo al nostro campetto e non c'è nessuno.
Be' che cosa posso pretendere, sono le 8.25 del mattino. Mi avvicino ai muretti e vedo i nostri skateboord. Prendo il mio e mi avvicino alla rampa media.
Sfreccio.
Sfreccio nell'aria.
Sento il vento in faccia,tra i capelli.
É così bello.
Ti senti libera.
Leggera.
Spensierata.
Come se il mondo in torno a te sparisse e rimani solo tu,il vento e lo skateboard.
La smetto perché non mi va di sudare.
Mi avvicino alla mia borsa e prendo a bottiglina d'acqua. Poso lo skate e mi avvio all'uscita.
Mi arriva una chiamata di Enrvuey.
Rispondo.
<pronto> dico
<dio santo,ma dove sei?! Ti stiamo aspettando tutti qui. Sei in ritardo> risponde.
<scusa ma che ore sono?>
<le 10.10> guardo l'ora e... dio santo ho fatto tardissimo!
Sono stata troppo tempo sullo skate.
Cavolo.
Li il tempo passa in fretta!
Corro verso la scuola quando una moto mi si ferma davanti.
<sali> dice una voce roca per via del casco. Luke.
<no> rispondo
<non fare la testarda e vieni>
<perché dovrei?> chiedo incrociando le praccia
<perché se non ci sei tu non possiamo partire,ed io voglio partire> risponde.
Alzo gli occhi al cielo e salgo sulla moto. D'isito metto le braccia intorno la sua vita ma poi subito le ritolgo.
Lui le prende e le mette iintorno alla sua vita.
Lascio perdere questo dettaglio e mi concentro su quello che sta per succedere.
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Quando in gioco c'è il cuore ||L.H||
FanfictionKate ha 17 anni, una ragazza davvero forte, con un passato orribile. Qui non parliamo dei soliti problemi familiari, no al contrario, lei aveva ottimi rapporti con i genitori. Aveva molta fiducia in loro,nel momento di bisogno sentiva di volerli acc...