P.O.V.Kate
<bene ragazzi,a domani> saluta cordialmente il prof di matematica andandosene.
<allora...> dice Lorena venendo verso di me.
<cosa?!> sbotto.
Oggi mi stanno innervosendo tutti,tutti con sta storia del parlarmi...manco lavoro nei news!
<mi piace come hai risposto alle tue amiche> dice vaga.
<ah si? Be' a me non interessa di quello che pensi, quello che ti piace e non ti piace. Quindi se non vuoi rompere le palle, gira i tacchi e va'> dico irritata.
<voglio che tu faccia parte del mio gruppo> dice.
Eh?
Ma è pazza?
Secondo me avrà fatto sesso con un barbone,e... i suoi residui di neuroni (sempre se li aveva) si sono bruciati.
Ecco l'unica soluzione.
<eh? Neanche morta! Io non ne ho fatto parte, non ne faccio parte e mai faró parte del tuo gruppo di galline!> urlo per poi andarmene.
Ma cos'è, sono tutti impazziti?!
Una volta uscita da scuola mi avvio al parco abbandonato.
Non ho voglia di andare già a casa.
Una volta arrivata,mi avvio al solito muretto.
Tiro le gambe al petto e appoggio le braccia sulle ginocchia.
È così strano il mondo.
Un' attimo prima sei felice un' attimo dopo sei depressa.
Prima sei vivo poi sei morto.
Mi arriva qualcosa di bagnato sulla fronte.
Alzo lo sguardo al cielo e una gocciolina mi cade sulla guancia,e un'altra,un'altra ancora...fino a quando non inizia a piovere.
Sorrido.
Mi è sempre piaciuto stare sotto la pioggia,poi in questo momento rispecchia molto il mio umore.
Scendo dal muretto con un salto e corro al centro del parco.
Inizio a girare con le braccia aperte e la testa rivolta vero l'alto.
Inizio a ridere come una bambina.
<Kate! > sento urlare.
Smetto subito quello che stavo facendo e guardo nella direzione della voce.
<Kate!> urla Logan correndo verso di me.
Io non faccio niente,né un passo in dietro,nè scappare.
Una volta di fronte a me sorride.
<ti voglio bene> dice.
<eh?> rispondo.
Cosa le viene all'improvviso?
<ti voglio bene. Avevi detto che non avrei avuto il coraggio di dirtelo guardandoti negli occhi,allora eccomi qua!> esclama indicandosi sull'ultima frase.
Il mio cuore sorride,ma io mi faccio vedere indifferente.
<si,ok ci sei riuscito. E ora?> dico.
Mi guarda per un pó.
<tu non sei così > dice.
<così come?> sono confusa.
<indifferente > dice.
<si,che lo sono> rispondo.
<no,non lo sei> ribatte.
<tu non mi conosci> le punto un dito contro,che schiva.
Ma è vero,nessuno mi conosce.
Nessuno.
<si,è vero non ti conosco abbastanza e non so,quant' hai sofferto in passato. Ma so che tu non sei così. Lo capisco dal tuo sguardo,Kate>.dice prendendomi le mani,che stranamente non ritraggo.
Sento una scossa di brividi lungo la schiena,al nostro contatto.
<dal mio sguardo? > chiedo con voce tremolante.
Questa vicinanza mi fa un'effetto strano...
Lui annuisce.
<mi fa male vederti così. Vorrei aiutarti> dice.
<aiutarmi?> chiedo confusa.
Auitarmi in cosa?
<a risparare il tuo cuore> dice accarezzandomi una guancia.
Non so come,né perché, ma le sue labbra sono sulle mie.
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Quando in gioco c'è il cuore ||L.H||
FanfictionKate ha 17 anni, una ragazza davvero forte, con un passato orribile. Qui non parliamo dei soliti problemi familiari, no al contrario, lei aveva ottimi rapporti con i genitori. Aveva molta fiducia in loro,nel momento di bisogno sentiva di volerli acc...