Serata rovinata

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Cammino per il marciapiedi di Oxford,pensierosa.
No,la mia idea non è cambiata.
Solo non so come dirlo a Kevin.
Di sicuro non le piacerà.
Ma se veramente mi vuole  bene,dovrà accettarlo.
Salgo i gradini di casa e prendo le chiavi dalla tasca.
La porta si apre con uno scatto.
<sono a casa!> urlo.
Nessuno risponde.
Sospiro.
Se entro domani non ci saranno...
Niente partirò lo stesso.
Noto che sono le 8.30 p.m
Non ho per niente fame.
Salho e vado nel bagno.
Mi spogli ed entro nel box doccia.
L'acqua fredda a contatto con la mia pelle mi fa rabbrividire.
Chiudo gli occhi e cerco di abituarmi.
Non so se Luke era sincero,ma lo sembrava.
Mentre tornavo a casa ho pensato di fare marcia indietro e saltarle addosso.
Dirle quanto mi era mancato e quanto lo amo.
Ma il mio cervello mi ha ordinato di non farlo,nonostante il cuore diceva il contrario.
Sono molto orgogliosa,lo so.
Ma purtroppo è uno dei miei difetti.
Ed io di quelli ne ho tanti.
Io preferisco farmi odiare da tanti per farmi amare da pochi.
Così so,di chi posso fidarmi veramente.
Tornando a Luke...
Quando mi ha baciato mi sono sentita unica,amata per ciò che sono,desiderata,felice...
Il mio cuore batteva...
Batteva forte.
Le mie gambe tremavano ed erano molli,mentre lungo la mia schiena avevo brividi come se fossi in mezzo alla neve in bichini.
Esco e mi aschiugo.
Vado nella mia stanza (con un l'asciugamano intorno al corpo) e prendo l'intimo con un pantoloncino ed una canotta.
Fa devvero caldo!
Rientro in bagno ed indosso il tutto.
Scendo giù nel salotto e inizio a fare zapping.
Di solito a quest'ora ci sono molti film horror...
Bah.
Si vede che non devo vedere la TV.
La spengo e fisso lo scheo nero.
Non so cosa fare!
Mi annoio!
"Bhe...potresti...che ne so...fare qualche scherzetto a Jennifer?"
Mi suggerisce la mia coscienza.
Sorrido malefica.
"Per quanto odio ammetterlo...hai ragione. All'opera!"
Rispondo entusiasta.
Salgo correndo le scale ed apro di botto la porta della sua stanza.
Mi guardo intorno alla ricerca della mia "preda".
Il mio sguardo si posa sul mobile con lo specchio e i cosmetici.
Faccio un ghigno.
Di sicuro mi divertirò tantissimo a mischiare tutto!
Quando sto per sedermi sullo sgabello il telefono dddii casa squilla.
Sbuffo indispettita.
Certo che è una tortura!
Vado vicino al telefono della stanza di Jennu e rispondo.
<pronto?>
<ehm...ciao> dice la voce.
Mi siedo sul letto.
<chi parla?> chiedo.
<sono Crystal. C'è Kate?>
Rresto in silenzio.
Con quale coraggio osa chiamarmi?!
<no> dico riagganciando.
Stringo gli occhi per non piangere, ma è davvero dura!

Quando in gioco c'è il cuore ||L.H||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora