1. Frozen eyes

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"I've become so numb, I can't feel you there, I've become so tired, so much more aware" ~ Numb- Linkin Park.

Apro gli occhi, ancora stordita da quello che era successo, ma ,no, corro troppo , meglio fermarsi, o guardare indietro, tanto indietro.

In una giornata grigia come tutte le altre, aprii la porta, mi si pararono davanti due ragazzi strani, sembravano confusi,ma di certo non più di me, li guardai con aria interrogativa, mentre quello dei due dagli occhi color ghiaccio mi squadrava dai piedi fino alla testa ripetutamente, fino a quando non arrivò ad una conclusione < Tu non sei Marco.> Disse. Io guardai il suo amico dai capelli neri sistemati e belli e notai l'imbarazzo, quindi risposi <No, mio fratello è di lá...> Erano strani visti da fuori, uno alto e forte dai capelli scurissimi e gli occhi sinceri Di quello stesso colore, e l'altro magro, pallido con capigliatura scombinata e occhi assenti e congelati ma allo stesso tempo profondi... Fui distolta dai miei pensieri quando "capelli color pece" mi chiese con timidezza se potevo portarli da mio fratello, <Ah certo scusate...> Replicai imbarazzata. <ve lo chiamo? Arriva.> Mi diressi verso camera di Marco, e gli dissi che due suoi amici lo aspettavano in salotto, lui corse e li raggiunse senza che potessi dire altro, e la porta si aprí e mentre stavano per uscire e andarsene l'ultima cosa che vidi furono gli occhi blu di quel misterioso ragazzo prima vagare distanti dal resto in dei pensieri chissà dove, e poi schiantarsi contro i miei, rivolgendomi uno sguardo vuoto e inquietante ma con un pizzico di consenso, bu, sarò pazza io... Sono una ragazza tremendamente testarda e spesso triste senza un motivo. Talvolta felice senza un motivo. Non ho molti amici, mi ci vuole tanto per definirli tali. ho un sacco di amici fantasma , cosa sono gli amici fantasma? Quei "Ciao come stai?" Quei "Tesoro mi dispiace per la febbre" o ancora, quei contatti fantasma che hai nella rubrica ma che non chiamano ne tu chiami loro, per nessun motivo. Insomma quelle ombre finte che hanno fatto parte di un periodo e poi scomparse, morte, fantasmi, no? Leggo molto, leggo leggo leggo, leggo anche i libri al contrario, so il finale ma l'inizio mi è scognito, ed è bello, perchè l'inizio la maggior parte delle volte è solo una scusa per arrivare al finale, nei racconti, nei libri, e soprattutto nella vita. Tutto vuole finire dipendendo dal modo in cui è inziato, o almeno spesso. GENNARO:

Era una giornata come le altre, grigia, priva di colore. Storsi le labbra secche e guardai il mio migliore amico di fronte a me, sempre così a posto bello e tranquillo, lui. Eravamo davanti la porta di un ragazzo che faceva parte della nostra compagnia, un tipo okay, somigliava ad Alessio il mio migliore amico, si lui. solo che conoscevo bene il dentro di Alex, quello del ragazzo no. Suonammo il campanello, e dopo poco la porta si aprì, poco, spuntò un occhio color nocciola, così grande e così impercettibilmente stanco, ma me ne accorsi, poi la fessura si allargo a davanti a noi comparve una ragazza, magrissima, dalla pelle non troppo chiara e i capelli ramati, aveva il corpo slanciato, ma ripeto magro, molto. Indossava una tuta nera delle Dr. martins, e una maglietta dei Linkin Park sotto una felpa stropicciata, nera anche quella. Mi sforzai di non guardarla troppo, ma mi interessava, mi attraeva. Avevo capito tempo fa che le persone spesso sono finte e trasparenti, come fantasmi, lei non sembrava un fantasma. E anche se ero diventato da tempo insensibile, intorpidito magari strafottente, o distaccato, qualcosa nella figura davanti a noi era diversa, diversa da tutto. Non parlammo, io parlo poco, e quasi mai, soprattutto con gli sconosciuti, quindi lei abbozzò un sorriso, chiamò il fratello, e ce ne andammo con colui che inizialmente stavamo cercando, ma non faci a meno di scrutarla per l'ultima volta, l'ultima volta per quel pomeriggio, talmente grigio e vuoto, però nuovo, che quasi mi porto a uscire dal buio,  per concentrarmi su pensieri riguardanti il nuovo, forse un passo avanti (?) ,come direbbe Alex, che si era autonominato il mio strizza cervelli a tempo pieno.

Qualcosina da noi. Ciao a tutte! Questo inizio storia è un po' traballante secondo noi, ma speriamo che sia stato decente e magari carino. Nel caso qualcuno non avesse capito, questa che scriviamo è una fanfiction sugli Urban Strangers, e ci piacerebbe davvero tanto che potesse piacere e appassionare chi la leggerà, forse chiediamo troppo ma si vedrà magari al prossimo capitolo, byee (:

&quot;Our empty hours&quot; • Urban Strangers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora