"Now please don't go,
most nights I hardly sleep when I'm alone.
now please don't go, oh no,
I think of you whenever I'm alone.
So please don't go.
Please don't go.
Please don't go.
Please don't go." -Please Don't Go/ Joel AdamsMARCO'S POV
Vedo mia madre uscire in lacrime dalla stanza di Elide, probabilmente sperava che si svegliasse...
Le vado incontro e la abbraccio.
"-Mamma, vai a casa, riposa. Sarai distrutta. Resto io qui-"
"-No Marco, non posso lasciarla sola..se si svegliasse e io non fossi qui-"
"-Se si svegliasse ti chiamerei io, tranquilla-"
Esita un po', sospira e dice:"-Va bene, grazie.-"
"-E di che?-" sorrido e la abbraccio di nuovo.Dopo cinque minuti sono già accanto ad Elide e le stringo la mano.
Sento qualche lacrima salata rigarmi le guance. Ma non posso piangere, non adesso.
"-Elide, riesci a sentirmi?-"ELIDE'S POV
"Si, si Marco ti sento" continuo a ripetere. Ormai mi sono abituata a questo buio, e spesso riesco a catapultarmi in proiezioni di ricordi.
{FLASHBACK}
TEN YEARS BEFORELa bimba corse in lacrime nella stanza del fratello maggiore, che stava giocando al computer.
"-Marco, ho fatto un pasticcio-"
Si lamentò la bambina asciugandosi le lacrime sulla maglietta del fratello.
"-Elo, che succede? Che hai fatto?-"
Le chiese gentilmente il fratello prendendola in braccio.
"-Ho rotto due piatti per sbaglio poco fa-"
"-Tranquilla, non c'è nessun problema. Può succedere-"
"-No, sono quei piatti bellissimi che usa la mamma durante le "occasioni speciali".-"
"-Come è successo?-"
"-Stavo cercando un bicchiere pulito per versarmi il succo alla pera, ma stava in alto quindi mi sono arrampicata sul tavolo della cucina. E poi non lo so.."
Disse scoppiando a piangere di nuovo.
Il ragazzino si morse il labbro inferiore, ma prima che potesse risponderle si sentì il grido della mamma proveniente dalla cucina:"-Chi ha combinato questo casino in cucina?-"
Elide si strinse ancora più a Marco e sospirando fece per alzarsi e andare a confessare.
"-No Elo, aspetta.-" disse lui, alzandosi e dirigendosi verso la porta e intimandole di restare ferma.
Il ragazzo corse fino alla cucina e sottovoce sussurrò "-M-mamma-"
Fece una pausa e si schiarì la voce "-Sono stato io, è stato un incidente. Mi dispiace tanto." Mentì guardandosi i piedi.
"-Marco, sai quanto tenessi a questo servizio. Apparteneva a tua nonna, e a sua nonna prima di lei" lo ammonì la madre.
"-Sei in punizione per una settimana-"
"-Come vuoi tu mamma-"
La bimba dalla stanza aveva sentito tutto, e quando il fratello torno biascicando nella camera lo inondò di domande, chiedendo spiegazione sul perché si fosse preso tutta la colpa.
"-Elo, siamo fratelli. E io sono il maggiore. Anche tu lo avresti fatto, ne sono sicuro.-"
Sorrise amorevolmente il ragazzino.
"-Si, lo avrei fatto. Ma comunque non è giusto che ora tu sia in punizione per colpa mia-"
Il fratello si scombinò i riccioli castani e si illuminò come se avesse avuto l'idea migliore del mondo:"-Facciamo così. Ogni volta che uno dei due combinerà qualche casino uno copre l'altra, in modo tale da uscirne il più immuni possibili. Ci stai?"
"-Ci sto!-" esultò la piccola battendo le mani.{FLASHBACK'S ENDING}
MARCO'S POV
"-Mamma non voleva che tu usassi il motore di notte, e non di certo quando nessuno sapesse dove stessi andando.
Ma io te l'hi fatto fare, Elide. Perché è sempre stato così, ricordi? Io copro te, tu copri me, in modo tale da uscirne il più immuni possibile. Però 'sta volta no, ne sono uscito immune soltanto io. E mi sento in colpa Elo, lo sai? Mi sento molto in colpa. Vorrei che ti svegliassi, lo vogliamo tutti. Quindi per favore, sbrigati a svegliarti. Ci manchi, mi manchi. Mi manca mia sorella. Mi manca sentirti suonare il piano. Anche se, sai che ti dico? Ho anche paura, paura che ci sia una possibilità che tu possa peggiorare e in quel caso ti prego, non ti muovere. Io ti aspetto, ti aspettiamo tutti sorellina.
Rieccoci✨🌚
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"Our empty hours" • Urban Strangers
Hayran Kurgu-"Perchè sorridi?" -"Non sorrido." -"Allora fallo, dovresti, dovremmo." -OUR EMPTY HOURS...