4.That night

62 4 0
                                    


Back beat, the word is on the street
That the fire in your heart is out
I'm sure you've heard it all before
But you never really had a doubt
I don't believe that anybody feels
The way I do about you now. - Oasis~ Wonderwall

Oggi c'è la festa di Marco, ci sarà Gennaro. O almeno spero.

GENNARO:
Oggi ci sarà la festa di Marco, ci sarà Elide? Speriamo..

ALESSIO:
Oggi ci sarà la festa di Marco, e ci sarà naturalmente sua sorella, cavolo è cosí, bella ma è piccola. E cosí indifesa. Però, chi sono io? No?

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••Ah, dunque, mi sono appena vestita per la "Festa" e io e il mio bro stiamo andando al locale. È la prima volta che mi sistemo con interesse particolare al mio aspetto per uscire. Chissà perchè. Sono emozionata, ma non capisco il motivo. "Suvvià è solo una festa" mi dice una vocina nella mia testa. Ho messo dei jeans neri strettissimi, (ommioddio), e strappati, una maglietta corta a righe blu scuro e bianche. Ehm si, forse mi sono anche truccata un po'.
Siamo entrati, tutti gli amici erano già là ad aspettarlo cantare e festeggiare scherzando con mio fratello. E io non ho potuto fare a meno di cercare lo sguardo di Gennaro. L'ho trovato. Ma non mi aspettavo certo di trovarlo cosí facilmente, e già su di me. Ho abbassato gli occhi arrossendo. Spero non se ne sia accorto. Rido. Vado da Marco, gli do un bacio sulla guancia e vado a sedermi su un divanetto, un po'
troppo largo per uno, ma decisamente troppo stretto per due. Ero immersa nei miei pensieri, quando una voce una allegra che ho riconosciuto subito ha detto imbarazzata: "Hey, ti ho portato qualcosa... da bere." E io risposto:"Oi Alex, grazie, siediti." Eravamo strettissimi, e mentre Alessio stava per aprire bocca, ho sentito provenire dalle corde di una chitarra acustica le note di The Sound of Silence, mi sono alzata di scatto, e in fondo alla stanza ho trovato gli occhi di Gennaro fissi su di me, uno sguardo scherzosamente malizioso e di sfida. Ho alzato un sopracciglio. E sono uscita nel giardino, spero abbia capito che doveva seguirmi. Sono uscita, e il freddo mi ha gelato tutta in una istante, non ci è voluto molto che la si è riaperta e richiusa alle mie spalle. "beh, ciao, musicista introversa." L'ho guardato e mi sono sentita avvampare, ma poi ripresa e ho detto :"Ciao, amante della musica morta." Mi sono morsa il labbro inferiore. "ah ah, non morta, Elide, vecchia, quindi più saggia e migliore, è diverso." Ha sentenziato. "Senti, vorrei conoscerti." Ha sussurrato, mentre il mio corpo esile tremava dal freddo. Merda, anche io volevo conoscerlo. "Conoscimi allora." Ho enunciato. Ci sedemmo suo gradini, vicini l'uno all'altra mi legai i capelli in una treccia disordinata, sentivo caldo, anche se c'erano 4 gradi. Lui si è acceso una sigaretta. Io l'ho guardato disgustata. "Che c'è? Vuoi? " mi ha chiesto. E io gli ho risposto :"No, grazie, non fumo." Lui ha riso. Abbiamo cominciato a parlare del più e del meno, del fatto che lui vorrebbe fare musica nella vita, e che ha già composto qualcosa. Mi sono sentita bene, poi mi ha chiesto, di punto in bianco, "Sai cantare?" , sono rimasta perplessa, ma non ho avuto il tempo di rispondergli perchè subito lui se n'è andato. Non  sono tornata dentro, ho sperato che tornasse lui... E infatti è tornato... Con una chitarra. "bene musicista, facciamo musica."

GENNARO:
Alla festa, ci siamo guardati per tutto il tempo, lei timida e bellissima. Poi finalmente sono riuscito a sciogliermi e avvicinarla.
Ora sta cantando, ha una voce bellissima, non la tira fuori. Sembra nervosa. Ahaha siamo dei pazzi, soli al freddo a suonare canzoni che solo noi conosciamo. Le nostri voci si intrecciavano piano piano, sembravano  fatte apposta, per stare insieme. Volevo baciarla, ma non potevo, potevo? Si gira, smette di cantare, mi guarda. Non ho resisto, mi sono avvicinato, però lei mi ha preceduto, ha poggiato le sue labbra morbide fredde e screpolate sulle mie. Naturalmente non l'ho respinta. Ho posato la mia mano sulla sua, fredda anche quella, mi ero innamorato, cazzo...IO mi ero innamorato.
Ad un tratto abbiamo sentito Tanti Auguri a te, e alzandoci di scatto siamo corsi via...

Ciao ragazze, scusate per il ritardo, per farci perdonare vi abbiamo pubblicato un capitolo emozionante, fateci sapere leggete e commentate! Baci (:

"Our empty hours" • Urban Strangers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora