"You call me out upon the waters
The great unknown where feet may fail
And there I find You in the mystery
In oceans deep
My faith will standAnd I will call upon Your name
And keep my eyes above the waves
When oceans rise
My soul will rest in Your embrace
For I am Yours and You are mine." Hillsong United/ OceansMADRE DI ELIDE'S POV
Sono in macchina, è mezza notte ma non mi interessa che ore sono.
Accelero senza tenere conto dei semafori o de limiti di velocità.
Quando Marco mi ha chiamata per dirmi quello che era successo non potevo crederci. Elide non usava mai il motorino, nonostante amasse andarci insieme a suo padre, quando era ancora vivo.
Lo pregava sempre che gli insegnasse a guidare anche se era solo una bambina.
Arrivo in ospedale e trovo tutti gli amici di Elide in sala di aspetto, c'è anche Gennaro ovviamente.
Ha le mani fra i capelli e gli occhi gonfi circondati da sfumature violacee.
Mi avvicino ai ragazzi, che non sembrano accorgersi della mia presenza.
Mi siedo accanto a Gennaro e gli poso una mano sulla spalla.
"-Genn, ci sono novità?-" si stropiccia gli occhi e mi guarda "-Marco sta parlando con i medici in questo momento, c'è una possibilità che si svegli"-
Mi alleggerisco e finalmente gli levo la mano dalla spalla, una semplice frase mi ha fatto sentire molto meglio.
-"Come fai a saperlo? Ha detto qualcosa?Non potevano entrare solo i parenti più stretti"-
Vedo Gennaro stringersi nelle spalle "-Beh, si. Ma non potevo restare seduto qui fuori a non fare nulla. Nessuno ci dava informazioni sul suo stato, così sono entrato, lo ammetto. Ho provato a parlarle, e lei mi ha stretto la mano. L'ho sentito, ne sono certo."-
La voce gli trema e percepisco la sua difficoltà nel parlare, causata probabilmente da una sorta di blocco nella gola provocato dal pianto.
"Sembra che ami davvero mia figlia" penso, mentre gli stringo la mano.
Non ci scambiamo più una parola, finché non vediamo Marco avvicinarsi a noi.
Ci alziamo allo stesso momento andandogli incontro.
"-Allora-" inizia Marco senza che noi gli chiedessimo nulla "-La buona notizia è che il suo coma è leggero ed è possibile che Genn abbia sentito la sua mano muoversi. La cattiva notizia è che momentaneamente non si sveglierà-"
"-Voglio vederla-" dico semplicemente cercando un medico disponibile con lo sguardo.
"-Vieni ma', ti porto io nella sua camera-"
Ringrazio mio figlio silenziosamente e lo seguo verso la camera di Elo.
Apro la porta. La camera è piccola, con le pareti bianche.
Al centro della camera c'è lei, Elide, la mia bambina. Sembra fredda, sembra congelata. Mi avvicino, mi siedo e le prendo la mano.
"-Ma che ti è successo tesoro? Non sembri più tu. La vita è una tempesta di battaglie-"ELIDE'S POV
"La vita è una tempesta di battaglie"
Me lo ripeto moltissime volte. Mio padre diceva spesso questa frase.
Mi ricordo di un giorno in cui stavamo andando a fare un picnic sulla spiaggia, nonostante fosse inverno.
La mamma si era appena ammalata e Marco era a casa con lei.{FLASHBACK} THIRTEEN YEARS BEFORE
-"Elide, tesoro, vieni, potresti bagnarti e prenderti un malanno"- le ha gridato suo padre amorevolmente.
La bambina prese le scarpe e corse verso suo papà. Si sedette accanto a lui sopra la tovaglia e ricominciò a fissare il mare agitato di fronte a lei.
"-Elo, che guardi? -" le chiese il padre risvegliandola dai suoi pensieri e porgendole un panino al prosciutto.
"-Guardo il mare papà, guarda come è arrabbiato-" esclamò la bambina.
L'uomo sospirò profondamente e rispose:"-Vedi, bambina mia, la vita è per tutti una tempesta di battaglie, anche per il mare.-"{FLASHBACK'S ENDING}
Ehylaa. Rieccoci con un nuovo capitolo.
Scusate le tre settimane di assenza. È iniziata l'estate è abbiamo avuto poco tempo. Speriamo che non succeda più.
Ancora Elide non si è svegliata. Cosa pensate che succederà nel prossimo capitolo?
Buon lunedì, alla prossima settimana✨⭐️P.S.
Sentitevi la canzone, non è per niente male.
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"Our empty hours" • Urban Strangers
Fanfiction-"Perchè sorridi?" -"Non sorrido." -"Allora fallo, dovresti, dovremmo." -OUR EMPTY HOURS...