23. It's a...

20 1 1
                                    

"You mean to me
What I mean to you and
Together baby,
There is nothing we won't do.
'Cause if I got you,
I don't need money,
I don't need cars,
Girl, you're my all.
And...
Oh!
I'm into you,
And girl,
No one else would do.
'Cause with every kiss and every hug
You make me fall in love.
And now I know I can't be the only one,
I bet there heart's all over the world tonight,
With the love of their life who feels
What I feel when I'm...
With
You". /Chris Brown- With you



CLARA'S POV

Questi due mesi sono stati durissimi per me. Il coma di Elide, la gravidanza..
Tra poco Alessio verrà a prendermi e andremo insieme in ospedale dove probabilmente scopriremo se si tratta di un maschietto o di una femminuccia.
Sono in ansia, molto, ma non vedo l'ora di scoprire il sesso di mio figlio. Alessio vorrebbe che fosse un maschietto, io non ho nessuna preferenza. Voglio soltanto che nostro figlio sia in perfetta salute.
Con i miei genitori e con quelli di Alex è andata bene. In questi mesi ci hanno supportato e aiutato per qualsiasi cosa.
Spero che si dimostrino così disponibili anche quando nostro figlio nascerà.
Ma per ora preferisco non pensarci.
Se dovesse essere una bambina, potrei farle le trecce, spazzolarle i capelli, e raccontarle delle mie emozioni alla sua età quando e se nè avesse bisogno durante l'adolescenza... Se dovesse essere un un bambino di sicuro potrò godere della sua infanzia più a lungo, ahia, maschi, potrei godermi interi pomeriggi a guardarlo imparare cose importanti da suo padre, Alessio mi ha detto che sarebbe felice se a nostro figlio piacesse la musica, vorrebbe insegnargli a suonare dice, e raccontargli di tutti i grandi del rock, e, se si trattasse di un maschio, spiegargli cose da uomini, come dice lui.
Vengo distolta dai miei pensieri dal telefono che squilla
-"Amore, scendi?"-
-"Si si, amore, arrivo."-
Raccolgo un po' di coraggio, stacco il cellulare dal caricatore, prendo la borsa e scendo.
Due minuti dopo siamo in macchina.
Lo guardo con la coda dell'occhio mentre guida. È teso, molto più teso di me.
Pensavo che solitamente noi donne fossimo molto più ansiose dei ragazzi, soprattutto in questo caso, ma più tempo passo con Alex e più mi rendo conto che non è così.
Gli poggio una mano sulla gamba per tranquillizzarlo.
-"Alex.."- gli sussurro dolcemente -"stai tranquillo, oramai sono passati due mesi, sappiamo che il bambino sta bene. Rimane solo da vedere il suo sesso. Niente di più-"
-" Si si lo so Cla, ma è comunque una cosa molto importante. Dopo che lo sapremo potremo iniziare a comprare i vestiti, la culla e magari possiamo far dipingere la sua futura stanza.
Se è maschio le pareti devono assolutamente blu e rosse, se è una femmina magari rosa oppure vedi tu. E poi..."-
"-Alex, amore fermati. Ti rendi conto che sono ancora al secondo mese. Abbiamo tutto il tempo e poi neanche abbiamo una casa nostra, o un lavoro, o qualcosa di simile-"
"-Beh compriamoci una casa allora no?-"
Chiede come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Prima di rispondere aspetto un minuto abbondante. Come può fare una domanda così? Le cose cambierebbero radicalmente. E come farei a dirlo ai miei? Dovrei spostare tutte le mie cose e la mia quotidianità verrà stravolta.
"-Alex, non lo so. È un passo importante. Noi siamo solo due ragazzi fidanzati che stanno per avere un bambino. Non siamo pronti. Non sappiamo come potrebbe essere vivere perennemente sotto lo stesso tetto-"

Leggo un velo di delusione nei suoi occhi, abbassa lo sguardo e tossisce per poi tornare a guardare la strada davanti a lui.
"SÌ, naturale... Era solo per dire." Io mi zittisco. Che cavolo ho fatto. Una vocina dentro di me comincia a sgridarmi "-Clara! Ma che hai fatto? Era tutto quello che tu desideri! Lo ami, e lo sai! E adesso è un casino, non puoi dirgli da nulla "Senti scusa sono bipolare, ho già cambiato idea, va bene se domani ci trasferiamo?„ la zittisco, mi volto verso il mio ragazzo gli mordo una spalla, e poi ci appoggio la mia testa. Sento che sorride. -"Ale, senti, so che sono passati solo meno di 90 secondi da quello che ho detto prima... ma ascoltami, io con  te andrei a vivere anche ora, anche sotto un ponte, anche in una tenda, anche in un furgoncino, in una roulotte, anche semplicemente su un marciapiede, basta che siamo insieme, davvero i-io.."- La macchina si ferma, vengo zittita da un improvviso bacio appassionato, "-Shh." Dice lui, e gli mordo il labbro inferiore, sì, esatto amo morderlo. "-Amo essere morso da te, ma piano che a fai male, hai i canini affilati sai." Brontola con una vocina adorabile.
Mi rendo conto solo ora che siamo nel parcheggio dell'ospedale, mi stacco da Alessio e aprendo lo sportello dico "-Andiamo, papà"-

Per tutto il tempo in cui sto seduta sulla sedia dell'ospedale Alex mi tiene la mano e guarda in attesa quello schermo che proietta immagini sfocate che ne io ne lui riusciamo a interpretare.
Dopo un po' la dottoressa mi ripulisce da quel gel freddo e viscido. Ci guarda negli occhi e annuncia:" Complimenti ragazzi, è un maschietto. Perfettamente in salute-"
Io e Alessio ci guardiamo negli occhi. Vedo che sta per piangere ma nonostante ciò cerca di nasconderlo e tira su con il naso. Ringraziamo la dottoressa e dopo aver programmato la prossima ecografia usciamo.
Non diciamo nulla, il silenzio tra noi due corrisponde a più della Divina Commedia.
Mi apre lo sportello e entro in macchina, seguita dal futuro parte di mio figlio.
Decido di rompere il silenzio:"-Sai, Alex, potremmo chiamarlo Rosario, come mio padre magari."
"-Sposami-" dice lui. Io impallidisco in un attimo, non so se mi sono immaginata tutto o meno.
"-C-cosa?-" chiedo
"-Si Clara esatto, sposami, sposiamoci. Ho capito ormai che non posso fare a meno di te. Ti amo, così tanto. E non capisco perché non possiamo coronare il nostro amore con il matrimonio. Quando Elide si sveglierà organizzeremo la cerimonia. E sarà fantastica. Avrò uno smoking stupendo, e tu sarai la mia regina quel giorno. Quindi Clara, mi daresti l'onore di essere il tuo re?-"
Beh si, ho sentito bene allora. Alessio, il mio Alessio, mi ha chiesto di sposarlo. È come posso dire di no? Lo amo anche io davvero tanto e non potrei stare senza di lui. E poi aspettiamo un figlio, un bellissimo bambino. Quindi perché non sposarci?
"-Si, oh mio re, voglio sposarti-"
Mi mostra un sorriso a trentadue denti e mi bacia, mi bacia come se attorno a noi non ci fosse nulla. Dopo un poco quel bellissimo bacio giunge al termine e Alex mi guarda felice, con gli occhi pieni di luce, si schiarisce la voce, facendosi serio e facendomi spaventare per un attimo. "-Amore, amore mio. Non chiamerò mai mio figlio Rosario." Scoppiamo tutti e due in una sonora risata e le nostre labbra si incontrano di nuovo.

Ale mi apre la porta del ristorante, con fare principesco, siamo andati a cena fuori per festeggiare, festeggiare tutti questi prossimi cambiamenti.
Ci sediamo al nostro tavolo per due, è un cameriere ci versa dello champagne, è tutto perfetto, vorrei non finisse mai.
"-Lorenzo." Tira fuori il mio ragazzo quasi parlando con sè stesso.
-"Jacopo." Rispondo quasi senza pensare
-"Jacopo?"
"-Ho sempre amato il nome Jacopo, sai? Però anche Lorenzo è bellissimo."
-"Mi piace tanto Jacopo."
-"E a me piace tanto Lorenzo amore."

Ho mile nomi in testa ma alla fine uno vale l'altro in questi attimi che stiamo vivendo io e Alessio, attimi da vivere e assaporare, perché non torneranno, non uguali, e li voglio costudire per sempre dentro di me, e cresceranno col meraviglioso bambino che insieme siamo sempre più impazienti di aspettare.


Hey there, we're back!  Ci scusiamo se siamo sparite anche questa volta, speriamo che non accada più davvero, ci dispiace anche perché d'estate viene più complicato da tutti i punti di vista, cercate di capire. Speriamo sul serio che con questo capitolo di esserci fatte perdonare, almeno  un po' (':
Bye, love you all <3

&quot;Our empty hours&quot; • Urban Strangers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora