"And sometimes you just feel tired, weak. "
Mio fratello è tornato a casa euforico,e ubriaco, quella sera. Quando gli ho aperto la porta mi è parso di scorgere, dentro una vecchia Citroèn nera, lo sguardo attento e premuroso di "capelli neri", non sapevo se ringraziare, mi è sembrato fuori luogo, non l'ho fatto. Mi chiedo cosa sia successo... Mi chiedo se il ragazzo dagli occhi assenti c'entri qualcosa, chissà se anche lui stava vomitando il troppo alcol in questo momento, non mi importa molto della gente che non conosco, e soprattutto che non .mi. conosce, ma lui mi incuriosisce, strano, è passato moltissimo tempo dall'ultima volta che sono stata curiosa. E il loro amico, capelli neri, sembra il più consapevole, ma magari mi sbaglio magari nasconde delle cose che dall'aspetto sistemato dell'esterno sono impossibili da percepire.
ALESSIO: Ieri pomeriggio tardi, io e Genn siamo andati a prendere Marco a casa sua per poi uscire con la compagnia, fare un po' un giro e in fine andare a prendere una birra al solito posto, nessuna novità dunque... Ma le cose andavano bene da troppo, troppa serenità. Troppa. Arrivati in birreria abbiamo preso le birre, e le abbiamo portate fuori per consumarle in strada, dove faceva più fresco e c'era meno confusione. Marco ha cominciato a berne una, poi e un'altra e un'altra ancora, per quanto fosse sempre sembrato un ragazzo tranquillo tratteneva qualcosa bloccata dentro sè stesso, d'altronde come tutti noi. Come me. Io e gli altri non capivamo cosa avesse, anche se non aveva importanza, dovevo farlo stare bene, quindi mi sono assicurato che Gennaro non fosse in un momento pesantemente no, ( e per fortuna non lo era), e ho chiesto a Marco di fare un giro in macchina, naturalmente guidavo io. Andammo. Pochi metri più avanti, quanto bastava per allontanarci dalla vista del gruppo, mi sono fermato, e per quanto non avessi molta confidenza col ragazzo sbronzo sul sedile della mia auto gli ho chiesto <Cosa non va?>, lui si è girato, ha sorriso, e a risposto <Alex, vecchio mio, il problema è cosa va, ormai. Mia mamma è in ospedale, e mio padre si è suicidato tempo fa, ma tanto lo sa tutta Somma Vesuviana. Io sto bene, benissimo, ma qualche volta ho bisogno di isolarmi in qualcosa di brutto, come bere.> Poi ha cominciato a ridere come un pazzo. E io sono rimasto perplesso, era il caso di portarlo a casa. Ho mandato un messaggio a Gennaro, e ho lasciato il nostro amico a casa, assicurandomi che entrasse in cortile e bussasse ed entrasse, ma senza farmi vedere da sua sorella, non volevo pensasse che stesse così male da non poter tornare a casa solo, e non volevo che mi vedesse, vedesse me, so che sembra stupido, ma è così.
GENNARO:
Io e Alex ci conosciamo da quanto eravamo piccoli, e quando ieri ho visto Marco stare poco bene, ero quasi certo che il mio amico l'avrebbe aiutato e accompagnato a casa, e poi ne ho avuto la conferma quando sono andati in macchina e partiti, e dal messaggio che mi è arrivato pochi minuti dopo.
Alessio è una persona fantastica, sempre disponibile agli altri, dolce, sorridente, gentile... C'è sempre stato per me, che al contrario sono entroverso, mi fido di pochi. Sí magari alle volte anche stronzo, lo riconosco, è solo che detesto l'ipocrisia. Il mio migliore amico può essere frainteso, essendo sempre solare, le pensone spesso pensano che non abbia pensieri, non è cosí. Alex è stato male, ha sofferto anche lui, ed è stato deluso, anche da me. Forse è per questo che prende distanza dalla gente attraverso disponibiltà e gentilezza, ma se lui sta bene, va bene.
Mi sento un cretino. È da ieri che mi arrovello su un modo in cui potrei parlare con la sorella di Marco, di cui non so nemmeno il nome, e io non sono tipo cazzo, non sono il tipo. Andiamo Genn, basta, non ha senso! Forse potrò provare a parlarne con Alessio, ma no! Chissà cosa penserebbe. Basta, basta.Hola! Se c'è qualcuno che legge, pls commentate e scrivete che ne pensate, i vostri consigli e pensieri sul come andrà avanti (:
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"Our empty hours" • Urban Strangers
Fanfiction-"Perchè sorridi?" -"Non sorrido." -"Allora fallo, dovresti, dovremmo." -OUR EMPTY HOURS...