capitolo 7

7.6K 440 11
                                    

Happiness feels a lot like sorrow
Let it be, you can't make it come or go
Bit you are gone not for good but for now
Gone for now feels a lot like gone for
good

Happiness damn near destroys you Breaks your faith to pieces on the floor So you tell yourself, that's enough for now
Happiness has a violent roar
†††

"No grazie" risposi ad Ryan dopo l'ennesima volta che mi offriva del cibo dal bar dell'ospedale.

Eravamo in ospedale da un paio d'ore ad aspettare che Bea si riprendesse da una fottuta overdose di cocaina e le sue probabilità erano scarse.

James si avvicinò.

Si sedette affianco a me.

Se ne sarebbe andata?

Non avrei potuto resistere.

"James...è...lei se n-ne andrà...?" gli chiesi guardandolo nei occhi, quanto avrei voluto che fossero verdi.

"Shh...non è vero...si riprenderà..." mi nascosi nelle sue braccia, i suoi occhi e il suo sorriso mi rassicuravano un pochino.

Dipende da lei, dicevano i medici.

I ragazzi erano distrutti, Matt si passava la mano nei capelli ripetutamente e Jessica cercava di consolarlo, con scarso successo. Non avevo le forze per capire come sarebbe stato perdere un' altra persona che amavo.

"J-james, per stanotte i-io..."

Non mi fece finire di parlare che mi baciò; chiese l'accesso alla mia bocca ed io glielo diedi.
Allaciai le mani attorno al suo collo e lui mi cinse il bacino.

"Ragazzi..." ci richiamò un infermiera passando

"Ow...scusi"

Non mi ero mai sentita così in imbarazzo nemmeno quando ero nella villa ed i ragazzi erano entrati in camera dopo avermi sentito urlare visto che avevo scoperto la cabina armadio

Dopo io e Matt ci baciammo, dopo mi chiese di diventare la sua ragazza, dopo giurò che sarebbe stato con me per sempre.

Sentì sussurrare un 'ti amo' da parte di Jessica ed in risposata 'anche io' da parte di Matt.

Una pugnalata al petto mi colpì
Almeno loro erano felici, no?

Matt non mi aveva mai detto 'ti amo', in realtà nessuno me lo aveva mai detto.

Il dottore uscì dalla camera con uno sguardo affranto e dispiaciuto.

Lo sapevo, era sempre così.

"Mi dispiace ragazzi, abbiamo fatto il possibile ma la signorina Blacke ha avuto un overdose di cocaina ed è entrata in uno stato di coma, in cui non sappiamo se ne uscirà..."

"Che cazzo vuol dire se...?!" gridai alzandomi "Non deve usare il se!"

"Signorina mi spiace..." il dottore si dileguò via in corridoio

Il mondo mi cadde addosso.

Gli occhi si riempirono di lacrime e il respiro mi si fermò in gola.

Tutto incominciò a girare e a diventare più sfocato.

Gli occhi sempre più pesanti e il respiro smorzato.

Mi appogiai alla parete.

Non poteva andarsene anche lei, mi aveva promesso che sarebbe rimasta con me.

Ma infondo, è così.

Le persone sono tutti dei grandissimi bugiardi.

"Ryan io...vado a casa..." sussurai praticamente

Stava accadendo ancora una volta, ecco di nuovo i muri intorno al mio cuore. Raccolsi velocemente i cocci di me stessa e gli ricomponsi approssimativamente.

"Va bene ti accompagno"

"No vado da sola" gli dissi forse un po' troppo fredda, ma non era colpa sua.

Presi le chiavi ed uscì dal ospedale.

Feci partire l'auto ed incominciai a percorrere le strade di Los Angeles.

Il mondo non ti aspetta, va troppo veloce e tu non sei pronta alla dura realtà perciò ti viene sbattuta in faccia soffocandoti in un dolore, ti ritrovi a combattere in mezzo a una battaglia troppo grande.

In quel momento volevo urlare.

Volevo abbracciare Logan, baciare Matt e ridere con Sasha.

Il telefono squillò facendomi sobbalzare: numero sconosciuto

"Pronto?"

"Dolce Amy è da un po' che non ci sentiamo"

"Chi sei?" ignorò la mia domanda e rise

Che cazzo aveva da ridere?

"Che cazzo vuoi?"

"Ti è piaciuto lo scherzetto a quella tua amica...sta bene?" chiese facendo il finto preoccupato

"Brutto stronzo!!! Sei stato tu!!!"

"Se non vuoi che nessun'altro si faccia male vieni stasera da sola al capannone 02 a mezzanotte se no..."
lasciò la frase in sospeso ridendo, poco dopo chiuse la chiamata e rimasi ad ascoltare il bip dell'altro capo del telfono per un po di tempo.

Mi sembrava un fottuto film d'azione, non ero io.

Andai a parcheggiare nel giardino della villa e rimasi a guardare il vuoto ed a piangere, mi sentivo una fottuta bambina del cazzo.

"MERDA!" urlai colpendo il volante davanti a me, lo feci una seconda volta e poi una terza.

Scesi dall'auto, incominciai a prendere a calci le gomme delle ruote.

"Mancate tanto..."
"Logan ti prego! Torna da me...per favore!" urlai scossa dai singhiozzi

Avevo bisogno di un suo abbraccio più di qualunque altra cosa in quel momento

"Per favore...!"

broken.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora