It's too cold outside for angel fly.
Avevo lati del mio cuore che non conoscevo neanche a pezzi, non ero disposta a dire addio, a lasciare Matt e a tutto quello che mi aveva dato forse mi ero troppo abituata a lui nonostante tutto quello che fosse successo che se lo avrei lasciato andare le mie convinzioni sarebbero cadute.
"Dove sei stata?" chiese Matt appena misi piede in casa; aveva solo dei jogging neri ed una canotta bianca
"Sono le sette del mattino""Fuori"
"Ero preoccupato"
"Mi dispiace"
"Perché sei tutta bagnata?" si alzò venendomi incontro, mise una mano sulla mia spalla sinistra, nonostante fossi fradicia ogni suo tocco mi mandava la pelle a fuoco; ma non dovevo cedere
"Non sono affari tuoi" mi scansai allontanandomi.
Il suo sguardo si rabbuiò, la sua pupilla si dilatò creando come un mare nero in qui affogare circondato dal bianco dell'occhio; una via d'uscita irraggiungibile, un ancora di salvezza rotta. Lo leggevo dai suoi occhi, era morto."Scusa..." si allontanò. Fece un piccolo sorriso, mi guardò e se ne andò.
Una pugnalata al cuore mi fece salire le lacrime ai occhi, mi distruggeva vederlo così, avrei davvero voluto seguirlo ma era più complicato a farsi che a dirsi. Mi mancava, mi mancava troppo. Perché ero così scema?!
"Matt no...aspetta" sussurrai, ma ormai lui era già andato su; il mio piccolo mondo si stava distruggendo come il cuore in tanti pezzettini appuntiti facendomi sanguinare dentro.
Ero stata troppo dura con lui e quella situazione mi stava uccidendo lentamente, ma non gli sarei mai corsa dietro. Fottutto orgoglio."Hey va tutto bene?" chiese Ryan scendendo le scale, era ancora un po' assonnato "Sei fradicia!! Vatti a cambiare subito prima che ti prenda una bronchite!!" sembrava una checca isterica aw
"Ryan ho quasi ventuno' anni penso di saper gestire queste cose!"
"Non mi interessa, va immediatamente!" mi urlò contro "Va bene va bene vado" corsi su ed entrai in camera di Bea poiché lei si era trasferita in quella di James, stava nascendo qualcosa di bello ed ero felice che Bea avesse capito come essere felice di nuovo; mi spogliai ed entrai subito nella doccia per una sciacquata veloce, le goccioline dell'acqua colpivano la mia pelle e un ondata di stanchezza mi investì. Non dormivo da più di quarantotto ore.
Uscì dal bagno con il mio accappatoio viola legato in vita da un piccolo nodo e con ai piedi le mie infradito nere
Aprì i cassettoni pieni di vestiti e magliette, ma non riuscivo a trovare l'intimo, mi maledì mentalmente per non averlo preso. Uscì dalla camera torturandomi le mani se entrare a prenderlo o farmelo prestare dalle ragazze.
Decisi di entrare, era mattina presto e non volevo disturbare, non potevo farmi condizionare la vita da lui.
Bussai piano.
"Ryan cazzo smettila non voglio parlare con te!! Mi odia e non posso farci nulla!!" urlò il ragazzo dall'altra parte della stanza venendomi ad aprire
"Amy...sei tu...i-io..." balbettava"Sono venuta a prendere i vestiti"
"Certo..." mi fece entrare; andai verso l'armadio, lo aprì e il suo odore di menta e sigaretta mi colpì in pieno
viso. Mi mancava ogni cosa di lui, volevo qualcosa che non potevo toccare, era una tortura lenta.Mi abbracciò da dietro spingendomi verso di lui.
"Matt...no..."
"Shh ti prego...perdonami..." sussurrò al mio orecchio; le sue mani finirono sul piccolo nodino del accappatoio
"Sono un coglione, scusa" slegò la prima estremità del nodo lasciando un bacio umido sul collo"Si lo sei..." quasi gemetti, mi stava facendo impazzire
"Matt no, devo vestirmi" appoggiai le mie mani sulle sue muscolose braccia intorno alla mia vita, provai a toglierle ma erano ben salde"Non scapperai da me..." mi sussurrò all'orecchio, tirò anche l'atra estremità del nodo quasi completamente sciolto, lo slegò; l'accapatoio si aprì scoprendo una parte di tutte le mie nudità
Incominciò a succhiarmi avidamente il collo soffiandoci sopra
"Matt n-no..." gemetti, non mi ascoltò e continuò con il suo lavoroCon le mani fece scivolare l'accapattoio così da rendermi totalmente nuda ed esposta a lui, stavo scoppiando o lo baciavo o mi sarei messa ad urlare
Mi girai e lo baciai dopo troppo tempo, mi fece sdraiare sul letto con lui sopra senza staccare mai il contatto delle nostre labbra
Si tolse la maglietta scoprendo i suoi pettorali tonici"Matt...io non...non ti odio..." balbettai in preda al piacere, non riuscivo ad odiarlo, a rifiutare quegli occhi tanto trasparenti quanto irraggiungibili
"Bimba..."
"Lo so tranquilla...""No non lo sai!"
"Ti odio e non riesco a starti lontano; sei entrato nei miei pensieri e nel mio cuore senza il permesso di nessuno, la mia vita dipende da te ormai" i sensi di colpa mi trascinarono in basso, lo avevo quasi tradito con Liam
"Scusa..." mi ripresi in un attimo di lucidità, mi alzai e lo spinsi via
Presi l'intimo e mi misi l'accapatoio velocemente"Amy sono io che dovrei chiederti scusa"
"Stamattina ero bagnata fradicia perché...!!" dovevo lanciare la bomba, sarebbe stato lui ad odiarmi
"LYDIA!!" sentimmo un urlo dal piano di sotto
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broken.
RomanceUtopia: aspirazione, speranza irrealizzabile, illusione Ecco com'era il loro amore [sequel: Il mio miglior incubo ✞]