4. why are you looking at me like that?

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- Che ne dici di finire il discorso di prima, Stiles - tentò di nuovo Scott - Insomma, se non ho diritto di saperlo io, chi altri?

-Scott.- sospirò esausto l'amico -Ti prego.- Dal suo tono di voce si potevano riconoscere ben distintamente il disagio e l'esasperazione. Insomma, non era pronto a questo tipo di discorsi. Non ne aveva mai parlato con nessun altro, ed ora Scott si comportava come se avesse già fatto coming-out.

-Possiamo riprendere il discorso un'altra volta?- lo supplicò l'umano -Ti prego.

Scott sospirò, ma alla fine si arrese, annuendo, inclinando la testa.

Stiles approfittò di quella pausa per ripensare a Derek. La prima cosa che gli veniva in mente erano gli occhi. Quando li guardava, gli veniva trasmesso un senso di sicurezza, ma allo stesso tempo di inquitudine. Per il resto Derek poteva sembrare, allo sguardo di qualunque, un normale ragazzo particolarmente carino. Quando Stiles si accorse di aver appena pensato a Derek come un ragazzo carino, diventò rosso. Era davvero gay? E come avrebbe fatto a capirlo? "Ehi Derek, guarda, ho un dubbio in proposito dei miei gusti sessuali, non è che proveresti a baciarmi per vedere come reagisco?" Di certo non poteva chiedere aiuto a nessuno, finché non ne avesse avuto conferma. Così mise da parte quelle preoccupazioni che lo stavano poco a poco erodendo, e ritornò a pensare al viso del sourwolf, l'unica cosa per cui non c'era bisogno di riflettere. Gli tornarono in mente le mani che lo avevano bloccato a muro più volte, le mani che gli avevano sbattuto la testa sul volante della sua Jeep, quelle mani a dir poco perfette. Le immaginò sul suo corpo. Le dita che percorrevano il percorso tracciato dalle scapole, e poi che scendevano giu, seguendo lo sterno. Le immaginava ancora più giu, sul suo bacino, sui suoi fianchi.

Appena si rese conto della svolta che stavano prendendo i suoi pensieri, e della vistosa erezione che era nata nei suoi boxer, Stiles smise di pensare.

I due amici stavano camminando ormai da una decina di minuti, ed il loft di Derek non era più così lontano. Così quando arrivarono alla porta scorrevole che li separava dal sourwolf, questa venne aperta dall'interno da quest'ultimo, che probabilmente aveva sentito l'odore dei due amici. Derek in primis rivolse una lunga occhiata a Stiles, preso alla sprovvista, ma poi fece un cenno del capo ai due, come per salutare, per poi girarsi ed allontanarsi in silenzio.

*°*°*°*°

Erano passate quasi due ore da quando le prime urla dovute all'allenamento erano risuonate nel grande atrio. Derek e Scott si stavano allenando molto pesantemente, ed erano tutti e due molto determinati. Stiles era rimasto a guardarli seduto sul marmo, appoggiato con la schiena alla parete di tessuto del divano. La sua sembrava una tortura. Derek si era tolto la maglia dopo i primi dieci minuti, lasciando in bella mostra i suoi addominali, rivolgendo poi un sorrisetto a Stiles, che distolse subito lo sguardo imbarazzato. Indossava dei pantaloni di felpa a cavallo basso, e Stiles si chiedeva come riuscisse a muoversi così agilmente. Quando si accorse di stare ossessivamente guardando Derek da dieci minuti consecutivi, tirò fuori il cellulare, aprendo Facebook. Nella sua casella c'erano due nuove notifiche. La prima diceva che il suo blog preferito aveva appena pubblicato un nuovo articolo, e la seconda era un invito alla discoteca della città, il Sound. Non ci aveva mai messo piede, a dire il vero non aveva mai messo piede in generale in una discoteca. Insomma, non riusciva ad immaginare cosa peggiore di passare una notte in mezzo a sconusciuti sudaticci e con chissà quale malattia bevendo fino ad ubriacarsi. E il tutto pagando pure l'entrata!
Rimise indignato il telefono cellulare nella tasca dei suoi jeans, dedicando nuovamente il suo sguardo all'allenamento faticoso dei due licantropi.

°*°*°*°*

- Beh - sospirò Scott esausto - siamo migliorati. Più o meno. - faticosamente si diresse verso il tavolo di marmo, dove afferrò fermamente una bottiglietta di plastica, portandosela affannosamente alle labbra. Mentre l'alpha non cessava di bere, Derek aveva annuito, tirando su col naso. Anche lui era esausto. Stiles diede una lunga osservata ai muscoli di Derek, le goccioline di sudure, frutto del duro allenamento, illuminavano il torace di Derek, rendendolo molto invitante. Quando si rese conto di aver fissato abbastanza il lupo, Stiles spostò lo sguardo verso l'enorme finestra dietro di lui, si era fatto buio. La luna splendeva nel cielo, e le stelle sembravano quasi farle la corte.

what a big bad wolf could want. -sterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora