3. so, who am I?

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Stiles Stilinski come ogni lunedì, uscì dall'aula di chimica con un aspetto terribile. Ma fu di gran lunga peggio quando si accore che Scott, con cui non aveva parlato per tutto il weekend, si stava avvicinando a lui. Appena il loro sguardo si incrociò, Stiles automaticamente cominciò a camminare dalla parte opposta.

- Ehi - lo salutò tranquillamente Scott quando lo raggiunse. Stiles non lo degnò neanche di uno sguardo, fino a quando l'alpha non si piazzò davanti a lui. - So benissimo che sei arrabbiato con me - ammise sentendosi per l'ennesima volta in colpa - Ma potresti almeno far finta che ti faccia piacere vedermi. -

- Mhh.. - fece finta di riflettere Stiles - Credo che tu mi stia chiedendo troppo. - In quel momento si sentiva veramente uno stronzo, ma si era ripromesso di non scordare quello che Scott gli aveva fatto.

- Ascolta. - iniziò il discorso Scott - Ci conosciamo da troppo perché la nostra amicizia possa finire a causa di questa... di questa cazzata. Dimmi che sono un idiota, un insensibile, il peggiore amico del mondo. Ma non puoi seriamente pensare di dimenticare quello che abbiamo passato. -

Stiles cercò di non guardare l'amico in faccia, le lacrime che aveva lasciato scorrere per il fine settimana stavano di nuovo cercando di uscire, e di lì a poco ci sarebbero riuscite.

- Io non ho dimenticato, okay? Ho passato tutto il weekend a pensare a quello che ti ho detto l'altro giorno. E' solo che questa volta è diverso, non è un litigio qualsiasi, Scott. Mi hai letteralmente terrorizzato. - Stiles buttò fuori tutto quello che si era tenuto dentro, sentendosi finalmente più leggero.

- So di averti spaventato, e mi dispiace. Ma se sono qui ora è perché a te ci tengo veramente. - concluse - Allora, ci stai? Amici come prima? - pronunciò quest'ultima frase con un tono infantile, quello che usava Stiles quando da piccolo cercava il perdono dell'amico.

- Solo se mi cedi il tuo panino a pranzo. - fece serio l'umano.

- Affare fatto. - Scott lo strinse a se con una forza sovrumana e si diresse verso la mensa, mentre Stiles stava urlando di lasciarlo andare, finalmente ridendo di nuovo.

- Quindi cos'hai intenzione di fare oggi pomeriggio? -
- Derek ed io volevamo allenarci assieme, dato che Liam sta male. -
- Ah. Sembra divertente. -
Stiles aveva sperato con tutto il cuore durante le ultime ore di poter passare finalmente un altro pomeriggio con Scott, di recuperare il tempo perduto di quei pochi giorni che ad entrambi erano sembrati un'eternità.
- Ti va di venire? - chiese sorridendo il licantropo.
- Certo! - si affrettò a dire, come se aspettasse quella domanda da secoli - Perché no. -

In realtà a Stiles dell'allenamento interessava poco, pur di passare del tempo con Scott sarebbe andato persino nel bosco. Inoltre voleva rivedere Derek, col quale due sere prima sembrava aver avuto una grande confidenza. I due avevano fatto pace, e si erano persino dati un abbraccio. Dopo questo Stiles si era vergognato, e si aspettava che Derek se ne andasse. Ma rimasero lì probabilmente per un paio d'ore, a discutere del più e del meno.

- Stiles? Mi stai ascoltando? -
L'umano si riprese dal ricordo del sourwolf visto il sabato precedente, per rivolgere la sua attenzione all'amico che evidentemente aveva parlato senza essere stato ascoltato.
- Sì, sì. Scusami mi ero distratto un attimo. Dimmi tutto. -
- Ti piace Derek? -
Stiles cessò di camminare e la sua espressione si fece bianca come il latte.
- Come hai detto? -
- Sì insomma, non sarà la persona più simpatica e gentile del mondo... Quindi? -
Stiles comprese di aver frainteso l'amico, e per non darlo a notare, fallendo miseramente, si rimise subito a camminare, rispondendo con noncuranza - Oh, sì. Credo che sia... OK. -
- Ehi ehi ehi. - lo rincorse prendendolo per la spalla Scott - che cosa avevi capito? - chiese rivolgendogli un sorrisetto.
Stiles diventò tutto rosso in volto.
- Te l'ho detto! - esclamò esasperato Stiles - Credo che sia un tipo OK! -
Stiles a volte pensava veramente all'idea di essere gay. Una di quelle volte era stata proprio assieme a Derek. Si sentiva come attratto da lui. Sentiva che tra di loro c'era come un legame, che non aveva ancora inquadrato bene.
- Non mentirmi! - lo avvisò Scott - So quando stai mentendo. - gli ricordò poi.
- Eddai, smettila! Non mettermi a disagio. - si rigirò Stiles mettendosi a camminare.
- Stiles... sei percaso... emh... si beh, insomma... -
L'umano si voltò verso Scott con uno sguardo che faceva invidia al peggiore dei killer in circolazione.
- Okay. - Si arrese Scott. - Era solo una curiosità. -
Quando si rimisero a camminare insieme Scott ridacchiando fece trasalire Scott.
- Tanto prima o poi me lo dirai. O chiamo Derek. Il resto lo sai. -
Stiles non si preoccupò più di tanto della minaccia scherzosa dell'amico, ma più che altro rifletté seriamente sulla sua presunta omosessualità.
Era davvero gay? Se sì, fino ad allora che cosa aveva provato per Lydia? Solo un'immensa amicizia forzata ad essere una cotta adolescenziale?
E se no, che cosa provava invece per Derek?

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what a big bad wolf could want. -sterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora