- Tu..? -
- 'Giorno anche a te. - rispose il giovane, senza girarsi né alzarsi dal letto.
- Neil? - Derek stentava a crederci.
- Aspetta, voi... voi vi conoscete? - probabilmente Scott era ancora più confuso di Derek.
Il lupo ignorò la domanda, rivolgendosi all'amico - Credevo di aver sentito odore di lupo... per fortuna sei solo tu - disse con un sospiro di sollievo.
A quel punto Neil si girò mostrando le iridi azzurro ghiaccio ai due -Non ti sbagliavi, in effetti. Anzi, mi sorprendo che tu non te ne sia accorto due giorni fa.
Il battito di Derek cominciò ad aumentare, si stava allarmando - Quando è successo?
- Arizona. Più o meno due anni fa. Lunga storia.
Derek non sembrò interessarsi più di tanto alla risposta priva di troppe informazioni, quanto ad un altro interrogativo che gli era balzato in testa - Perché sei qui?
- Volevo assicurarmi che l'umano stesse bene. Dopotutto l'altra notte sembrava messo molto male, e ho saputo che suo padre, lo sceriffo, è sparito.
Scott stava capendo poco o niente, e ad ogni parola dello sconosciuto le domande dentro la sua testa aumentavano.
- Aspetta... l'altra notte? Eri lì quando Stiles e Derek sono stati aggrediti?
Neil passò il suo sguardo dall'alpha al suo beta, inarcando le sopracciglia.
Derek sospirò - Quella notte... sono stato messo fuorigioco dall'aggreditore. Ma quando mi sono risvegliato Neil era lì, e lo sconociuto era sparito. Mi ha detto che ci aveva trovati lì da soli, stesi per terra... Così ho portato Stiles alla clinica.
- Quindi hai mentito quando hai detto di aver sconfitto l'aggressore?
- Sarebbe stato più semplice da spiegare rispetto a... beh, questo.
Ci fu un imbarazzante momento di silenzio, Derek stava guardando un punto indefinito davanti a sè e Scott si era portato una mano alla fronte sospirando pesantemente.
- Oh - esordì Neil, attirando l'attenzione degli altri due - non credo di essermi ancora presentato al tuo amico, Derek. Piacere, mi chiamo Neil. Io e Derek siamo amici d'infanzia.
I due lupi si strinsero la mano, sotto lo sguardo insicuro di Derek, e Scott sorrise.
- Scott McCall.
Poi le mani si staccarono e Neil tornò a riferirsi all'uomo più grande - Direi che qui ho finito. Ci vediamo.
Prima di varcare la soglia sotto lo sguardo furtivo di Derek, diede una pacca sulla spalla destra di quest'ultimo e fece un cenno con la testa a Scott.
- Neil - l'interpellato gli rivolse un'occhiata interrogativa - posso parlarti un attimo?
- Certo.
Derek guardò per un attimo Scott, che fece finta di non capire, così gli fece un segno più chiaro, indicando la porta.
- Tanto vi sentirei comunque - rispose il giovane con tono ovvio - ricordi? Udito da lupo.
Derek sospirò e si rivolse a Neil.
- Non mi hai ancora detto come mai hai deciso di ritornare a Beacon Hills.
- Sì invece - lo contraddisse Neil, incrociandosi le mani al petto - Ho sentito che eri in zona e volevo rivederti.
- Beh, non ti credo. Anzi, penso che tu stia ancora dietro alla questione che ti ha fatto lasciare la città sei anni fa. Di cui, tra l'altro, non mi hai mai parlato. - insinuò l'altro.
- E, sentiamo, cosa te lo fa pensare?
- E' il sesto senso degli Hale.
- Mai sentito... - borbottò Scott, che si girò dall'altra parte dopo lo sguardo assassino che gli rivolse Derek.
- Mi dispiace che tu non riesca a credere che sia qui solo per te Derek, davvero. Comunque sappi che ho deciso di restare, questa volta per sempre.
Alla muta risposta dell'amico, Neil si girò ed uscì dalla stanza.
Derek restò per un attimo ad ascoltare i passi che si allontanavano e scendevano le scale, poi si girò e raggiunse il letto occupato da Stiles, che ancora dormiva. Si sedette proprio dove poco prima stava seduto Neil, e accarezzò la fronte pallida del ragazzo, ammirando la stupenda espressione che il suo viso assumeva da addormentato. Gli scappò un sorriso quando notò le labbra, leggermente staccate.
Sei bellissimo.
- Derek.
La voce di Scott lo riportò alla realtà.
- Sì, dimmi.
- Io dovrei andare, mia madre ha bisogno di aiuto all'ospedale. Qualche paziente nervoso, a suo dire.
Annuendo distrattamente, notò il cellulare che Scott teneva ancora in mano.
Possibile che solamente guardandolo non mi sia accorto di ciò che accadeva intorno a me?
- Certo, vai pure, resto io con Stiles. Ti avvertirò quando si sveglierà.
- Grazie, sei un amico.
Appena Scott uscì dalla stanza, Derek riportò lo sguardo su Stiles. Esaminò di nuovo ogni dettaglio del suo volto, poi si sdraiò di fianco a lui, posando dolcemente una gamba sopra le sue, sia per l'assenza di spazio sia per il desiderio di contatto fisico. Stette lì disteso, fissando il suo volto, ascoltando il suo respiro. Infine, il sonno abbracciò anche lui.
*°*°*°*°
'Di nuovo.'
Stiles era un'altra volta in piedi, guardando quella stessa figura femminile che aveva sognato due notti prima. Questa volta erano fermi, e tutto intorno a loro era nero. Era così freddo che ad ogni esalazione, dalla bocca di Stiles usciva una nuvoletta candida.
Lentamente, la donna di fronte a Stiles cominciò a girarsi, facendo accellerare il battito del ragazzo. Quando fu completamente girata verso di lui, Stiles si rese conto di non conoscere la donna. Riconobbe però, che era molto bella; i boccoli rosso mattone le ricadevano sulle spalle, risaltanto gli alti zigomi e i grandi occhi scuri. Quando cominciò a parlare Stiles si sorprese di quanto la sua voce massiccia ed autoritaria stonasse in quel corpo apparentemente così debole e femminile."Così sei tu. L'erede."
L'umano aprì la bocca per rispondere, ma dalle sue labbra non uscì suono.
"Devi prepararti, erede, presto dovrai affrontare una battaglia, ed il nemico è molto più forte di te attualmente. Non avresti speranze se la combattessi ora."
Stiles non riuscì a comprendere appieno ciò che aveva appena sentito che il terreno sotto di lui cominciò a tremare, fino ad aprirsi letteralmente sotto ai suoi piedi. E mentre precipitava nell'abisso sforzandosi di gridare senza risultati, una voce continuava ad insistere dentro la sua testa.
"Lui ti ha già trovato".
*°*°*°*°
okay allora, so che questo capitolo non è il massimo ma spero capiate che non scrivo da 9 mesi e ci ho perso abbastanza la mano. comunque finalmente sono tornato, anche se non so per quanto. non sperate troppo che torni a scrivere frequentemente come una volta, ma sappiate che c'è la possibilità che succeda. detto questo spero che il capitolo vi piaccia e mi scuso per il grande periodo di inattività <3
-hoechlinshus
p.s. vi prego di lasciare un commento! anche un solo "che bello" che a voi può sembrare niente in realtà mi incoraggia tantissimo! :)
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what a big bad wolf could want. -sterek
Fanfiction~ Non sapeva esattamente cosa provasse, quando guardava quel pallido, debole ragazzo pelle ed ossa, le farfalle cominciavano a svolazzare liberamente nel suo stomaco, come le api invadono i fiori in primavera. ~ * California, Beacon Hills. Stiles St...