6. psycho.

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Il vetro della finestra lasciava passare la luce del sole, ed il piccolo Stilinski si era accasciato su sè stesso quando la sveglia aveva rotto quel momento magico. Era sveglio da ore, dopo aver fatto un terribile incubo sulla figura misteriosa della sera prima, non era più riuscito a chiudere un occhio. Allungò la mano tastando sulla superficie legnosa del comò, fino a trovare il cellulare, che, portandosi, davanti alla faccia, sbloccò, interruppendo la suoneria. Subito dopo sbadigliò elegantemente, strizzando gli occhi ed alzandosi poi dal letto, con il cellulare ancora in mano.

Andò in bagno e dopo essersi guardato allo specchio, si diresse verso la doccia. Aprendo il box girò il pomello dell'acqua calda. A Stiles non erano mai piaciute le doccie fredde, preferiva riflettere e rilassarsi sotto un getto bollente che gli accarezzava il corpo. Così, quando l'acqua cominciò a scendere emettendo un suono piacevole, il ragazzo, tornando sulla pedana del bagno, si sfilò lentamente i boxer, togliendoli prima da una gamba, e poi dall'altra. Li buttò con disattenzione nella cesta del bucato. Il suo corpo nudo attraversò quella che era la soglia per il piacere mattutino. La doccia. Mentre i primi schizzi presentatosi sulla sua nuca e sulle sue spalle furono fastidiosi per la temperatura eccessiva, quelli successivi furono come un sollievo. Nel corso della settimana precedente non c'erano stati eventi particolarmente positivi. Inoltre la sera prima non aveva chiuso bene il discorso con Scott, ed oggi doveva incontrarlo a scuola, questo lo preoccupava enormemente.

Certo, c'era pure la situazione con Derek, di cui probabilmente provava paura più di tutte. Così, mentre il vapore acqueo gli accarezzava il viso, gli erano tornati in mente i suoi occhi. I suoi fottutissimi occhi. Quegli smeraldi di ombra che in ogni contesto lo intimorivano, come se parlassero al posto della bocca. I suoi pensieri vennero interrotti da qualcosa di ignoto, così aprì gli occhi facendo attenzione che l'acqua non li infastidisse, e attraverso il vetro opaco del box doccia, stava lei. Quella figura misteriosa con il cappuccio rosso. Stiles emise un gemito di terrore portandosi la mano alla bocca ed indietreggiando fino a sbattere contro al freddo muro di piastrelle. Il suo battito era aumentato come la velocità di un treno alla partenza. Sentiva persino la testa che esplodeva per la paura. Ed intanto cercava di scorgere il viso del psicopatico che si era infiltrato nel suo bagno. Il cappuccio rosso era largo e così produceva un po' d'ombra che gli copriva il viso, ma Stiles avrebbe giurato di aver visto il nero più totale sotto quel cappuccio. Dopo una ventina di secondi Stiles si sentì mancare quando, lo sconosciuto, portò la mano vicino al vetro. L'umano pensò che volesse aprire il box, così emise un urlo acuto, che sembrava il lamento di una bestia tormentata. Ma poi la mano dello psicopatico si chiuse in un pugno, lasciandone fuori l'indice, e cominciò a segnare delle lettere sulla parete appannata. Dopo mezzo minuto che scriveva parole incomprensibili a Stiles, che aveva dedotto furono scritte al contrario, il pazzo si girò ed uscì come un fulmine dal bagno. Stiles restò nella doccia per probabilmente dieci minuti, non si azzardava a muovere un muscolo. Nemmeno l'acqua ustionante riusciva a togliergli la pelle d'oca, tremava e si era accucciato con le ginocchia contro al petto, tenendo gli occhi sbarrati. Quando dopo un tempo che gli sembrò inerminabile si prese coraggio e finalmente si alzò, aprì il box doccia ed uscì. Le parole scritte dal psicopatico a sua sorpresa erano ancora lì, e a Stiles raggelò il sangue quandò andò a leggerle.

"NON TI DARO' MAI PACE."


*°*°*°*°


- Aspetta. Quindi un pedofilo si è infiltrato in casa tua di mattina e ti ha osservato fare la doccia mentre tu ecco.. eri... nudo. - Scott sembrava sul punto di mettersi a correre urlando.

- Cosa significa che non mi darà mai pace?! - Stiles sembrava non ascoltare le domande indirette di Scott - Insomma, tutte a me devono capitare? Prima un mostro si impossessa di me e poi questo? -

what a big bad wolf could want. -sterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora