Beacon Hills.
Sei anni prima.- Sei sicuro? - gli chiese sperando in una risposta negativa - P-Possiamo sempre fermare tutto qui! Siamo ancora in tempo...
- Derek. - lo prese per le spalle guardandolo negli occhi - Sarà per poco, te l'ho detto. Non c'è motivo di preoccuparsi.
- Lo so ma... E se chiamassero la polizia? -
- Non lo faranno. - riprese poi - Se sarai tu a convincerli.
- E cosa dovrei dire a due genitori preoccupati che non sanno dove il figlio si trovi? Ehi, non preoccupatevi! Vostro figlio è non so dove ma voi non dovete preoccuparvi, vedrete, una settimana e sarà a casa!
- Ti prego. Non ti tirerai indietro ora, siamo amici, ricordi? Io ti sto aiutando con il tuo piccolo segreto, potresti anche ricambiare...
- A me suona molto come un ricatto. - replicò sospirando Derek.
- Non ne ho bisogno, so che mi aiuterai. - accennò un sorriso - E poi non penserei mai di ricattarti.
- Lo so, lo so. - ma in cuor suo Derek non ne era poi tanto sicuro.
*°*°*°*°*°*°
Stiles aprì cautamente gli occhi. Era sveglio già da qualche minuto, che aveva impiegato per analizzare attentamente i suoni attorno a lui. La luce della lampada lo accecò, portandolo a coprirsi il viso con il braccio, mentre si metteva seduto sulla rigida superficie dove aveva passato il pomeriggio. Dopo che si svegliò completamente, si accorse dei dolori che gli provocava muoversi. Poi si chiese dov'era finito il gesso che portava alla gamba giusto qualche ora prima.
Ma sopratutto, la domanda che aveva provato a porre ai suoi soccorritori prima di addormentarsi.Dov'è Derek?
Nello stesso momento in cui pensò al quesito entrò nella stanza qualcuno. Girandosi sperando che fosse il lupo, Stiles trovò Deaton. Non lo vedeva da un po' di tempo ma lo trovava in forma.
- Ah. Sei tu. - si rigirò deluso - Ciao. - aggiunse poi, pensando a quanto potesse essere sembrato maleducato.
- Vedo che ti sei ripreso completamente... - si avvicinò a lui - eh sì... quella druida ha fatto proprio un bel lavoro... Sai, Derek ha minacciato di scuoiarmi vivo se non avessi trovato un modo per rimetterti in ses...
- Derek? - si girò immediatamente sentendo quel nome - Dov'è? - chiese, sempre pieno di speranza.
- Derek adesso è a casa. Si sta riposando. - all'occhiata triste di Stiles, cercò di rassicurarlo - Mentre dormivi è stato lì, seduto vicino a te - disse indicando la sedia che si trovava al al fianco del tavolo, sorridendo - non ti toglieva gli occhi di dosso. Poi l'ho rassicurato, dicendo che saresti stato bene e che sarebbe potuto andare a riposarsi. Tuo padre invece sarà qui tra poco, meglio se ti fai trovare pronto. Lo sceriffo potrebbe fare una tragedia.
- Se permetti sono stato violentemente picchiato, ricordi? Cercherò di apparire il più possibile in salute, per quel che mi è permesso fare. - gli assicurò con tono pensieroso.
Deaton aveva annuito - Ti lascio preparare. - stava per uscire ma Stiles lo richiamò, ponendogli una domanda.
- Chi ci ha soccorso? -
- Per quanto ne so - si fermò - Derek ha semplicemente avuto la meglio sull'aggressore, dopo di che ti ha portato qui.
- Ah, capito. Grazie. - disse congedando definitivamente il veterinario.
Appena Deaton lo lasciò solo si alzò, in cerca del suo cellulare. Non lo trovò però da nessuna parte, dopo circa cinque minuti a mettere a soqquadro la clinica. Affaticato ed arreso si buttò sulla sedia, dove a braccia incrociate attese l'arrivo di suo padre. Un'ora dopo però, dopo che Stiles aveva letto e riletto le etichette di tutti i medicinali sulla scrivania alla sua destra, decise di alzarsi ed uscire da quel posto.
Fuori era buio... Forse sarebbe stato meglio se avesse aspettato suo padre...Non fece però tempo a ripensarci che una macchina nera accostò di fianco lui, e abbasato il finestrino, intravide il viso di Derek.
Fu come se il tempo si fosse fermato. Il ferito guardava l'altro con le labbra distaccate, come ipnotizzato. Derek per tutta risposta si era sporto per aprirgli la portiera, invitandolo mutamente ad entrare. Stiles non ci pensò due volte, dopo essersi seduto di fianco al guidatore, restò con lo sguardo fisso davanti a sè, senza dire una parola. Restarono così per tempo, poi Derek ruppe il silenzio.
- Vuoi parlarne? -
Le parole gli erano uscite dalla bocca senza blocchi, né interruzioni. Con una fluidità ed una naturalezza paurosa. Stiles non seppe mai che cosa gli saltò in testa in quel momento, ma senza alcun avvertimento, lasciò il posto del passeggero libero, buttandosi tra le braccia di Derek, sedendosi sulle sue gambe, baciandolo freneticamente trattenendo il suo viso con le mani. Il più grande restò sorpreso, ma dopo poco fu già coinvolto nel bacio, andando a posare le mani sui fianchi di Stiles.
Dopo l'attesa esasperante che i due avevano dovuto sopportare, i loro corpi erano finalmente una cosa sola. I loro cuori battevano all'unisolo strafottenti di tutto il resto. Ciò che importava erano solamente lo stringersi forte, il gemere uno contro l'altro, non lasciandosi mai.
- Vuoi venire da me? - sussurrò Derek interroppendo il bacio, guardandolo in modo provocante.
Stiles esitò. Gli stava forse proponendo di passare allo step successivo? Insomma, era solo la seconda volta che si baciavano, inoltre non erano neanche usciti assieme una volta...
- Mi fai da mangiare? - replicò allo stesso modo provocante Stiles, alzando un sopracciglio.
Derek per tutta risposta ghignò, portando poi la sua bocca sul collo dell'umano, succhiando avidamente la candida pelle di quest'ultimo.
Non sapeva come sarebbe andata a finire, non sapeva che cosa sarebbe successo. Ma una cosa la sapeva: voleva stare con Derek quella sera.
*°*°*°*°*°*°
HEYYY TZAOOO :))
Vi ringrazio per tutte le letture e per tutti i voti, siamo quasi a 4000 e ad oltre 350 stelline yeeeey W O WW.
Come al solito se volete vedere come si evolverà la storia non smettete di seguire la storia, e se lo avete fatto, ricominciate a seguirla! :D Alla prossima parte! (che spero di caricare nel week-end) bacini e cuoricini a tutti-hoechlinshus
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what a big bad wolf could want. -sterek
Fanfiction~ Non sapeva esattamente cosa provasse, quando guardava quel pallido, debole ragazzo pelle ed ossa, le farfalle cominciavano a svolazzare liberamente nel suo stomaco, come le api invadono i fiori in primavera. ~ * California, Beacon Hills. Stiles St...