Una settimana. Era passata una settimana dall'ultimo incontro di Stiles e Derek. Quest'ultimo era come sparito da Beacon Hills, non si seppe più niente di lui, dopo quel pomeriggio. Stiles viveva un inferno. Sembrava impazzito. Lo psicopatico col cappuccio rosso appariva in ogni suo sogno, e mentre camminava per strada, o guardava fuori dalla finestra, lui era sempre lì a guardarlo. Aveva persino preso qualche appuntamento da un terapista molto conosciuto, ma niente. Sembrava sempre peggiorare. Prendeva medicinali per dormire, era dimagrito di quattro chili, e andava malissimo a scuola. Quando suo padre provava a parlargli non riceveva risposta, era come se Stiles avesse perso la ragione di vivere.
La sua routine mattutina, non dormendo tre giorni su quattro, cominciava alle cinque e trenta. Gli occhi già aperti di Stiles si preparavano ad un'altra giornata, ricca di visioni e pazzie. In camera sua non apriva più gli scuri. Ogni volta che portava il suo sguardo fuori da uno spazio chiuso vedeva quel pazzo. Così, quando doveva passare in cucina a prendere la colazione, faceva il più presto possibile. Non rivolgeva mai lo sguardo verso le vetrate delle finestre, e talvolta per la disattenzione rovesciava ciotole, tazze, piatti e bicchieri. Afferrava la sua merendina e la sua mela e correva in salotto, dove si posizionava nell'angolo del divano, il punto più lontano dalle finestre.
E quando doveva andare a scuola, la sua agonia raggiungeva l'apice. Andava a piedi, aveva paura che guidando in quelle condizioni avrebbe potuto fare un incidente. Come usciva dalla porta di casa, piantava lo sguardo per terra, e non lo rialzava se non per attraversare la strada.
Scott aveva provato a discuterne con lui, ma Stiles anche se talvolta rispondeva il più partecipe possibile, non era più lo stesso.
*°*°*°*°
Scott bussò con prepotenza alla porta che lo separava dall'appartamento. Non udì risposta, e bussò più forte. Quando i suoi respiri si fecero più pesanti a causa dell'impazienza si scaraventò contro la lastra, staccandola dai cardini e facendola cadere rumorosamente all'interno del loft.
- Derek! - urlò furioso Scott, che non riusciva più a trattenersi - Esci, ora! -
I suoi ringhii erano più decisi che mai a ritrovare il responsabile, o quello che Scott pensava che fosse, della caduta del suo migliore amico.
Fece qualche passo verso il centro della stanza, guardandosi attorno, respirando regolarmente.
E, come un lampo, un rumore gli saltò nelle orecchie per un millesimo di secondo. Si girò meccanicamente e sferrò un pugno davanti a sè. La mano chiusa su se stessa fu bloccata dall'avambraccio di Derek, che lo stava osservando con sguardo ricco di disapprovazione.
- Dimmi dove cazzo sei stato. - iniziò Scott spostando la mano dal braccio del lupo.
- Ottanta euro di porta. Un bel 'bentornato'. -
- Smettila di scherzare, Stiles sta di merda, dovresti vederlo! - gli urlò contro l'alpha avvicinandosi e puntandogli il dito contro - Non mangia, non dorme e non studia. E tutto per colpa tua! E per questa settimana non hai fatto altro che nasconderti! Nemmeno un messaggio, un segno, un saluto. Niente. Stiles ha passato l'inferno, e tu te ne stai qua a rigirarti i pollici. -
Derek non si era mosso di un millimetro nonostante l'iniziativa presa da Scott, bensì lo osservava attentamente, cercando di comprendere al meglio ogni sua parola.
- Ma di che cazzo stai parlando? - disse il più calmo possibile - L'ultima volta che ho parlato con Stiles è stata la settimana scorsa all'allenamento a cui tu eri presente. -
Scott non ci vide più. Stiles prima di cadere in quella che sembrava a tutti gli effetti depressione, gli aveva raccontato per filo e per segno il suo appuntamento con Derek. Il suo messaggio, lo stesso sourwolf ubriaco e che aveva provato a baciarlo. Era possibile che fosse stato così fottutamente ubriaco da non ricordarsi niente?
- Sei uno squallido stronzo. - si girò Scott andandosene per non finire coinvolto in una rissa - E controlla i tuoi messaggi ogni tanto. -
Derek era al limite della confusione, prese il cellulare senza neanche pensarci, ed aprì la casella degli sms. Scorrendo vi trovò il nome di 'Stiles', e toccando su 'ultimi messaggi' ne trovò uno di cui non si ricordava affatto.
Lo lesse, lo rilesse, lo rilesse ancora. Le pupille si dilatarono e la sua pelle sbiancò.
- Cazzo. -
*°*°*°*°
Il corpo inerme del giovane Stilinski era abbandonato sul sofà. Sulle gambe stava aperto a mo di leggìo un libro che Stiles aveva letto per la prima volta in terza media. Orgoglio e Pregiudizio. Le sue giornate le passava leggendo libri drammatici o storici, ma qualche volta si chiudeva in camera sua ad ascoltare musica lenta e tetra. Quel pomeriggio l'interessantissima routine dello pseudo-adulto era stata stravolta dalla visita di un lupo mannaro.
- Stiles! E' Scott, lo faccio entrare? - gridò lo sceriffo dall'ingresso.
Stiles per tutta risposta mosse gli occhi verso il padre, battendo una volta le ciglia. Era come un segnale, Il padre ci aveva impiegato un po' a capire il discorso 'un battito sì, due battiti no', però alla fine nonostante la situazione, simile a quella di un vegetale, di Stiles, avevano imparato a comprendersi.Lo sceriffo si rigirò verso la porta e dopo averla aperta invitò Scott ad entrare, salutandolo, e mostrando poi la posizione del figlio con un cenno del braccio.
- Grazie. - ansimò Scott dirigendosi verso l'amico. Lo sguardo di Stiles dal viso del padre era tornato alle pagine ingiallite del libro, senza degnare di uno sguardo il suo amico.
- Stiles. Ho trovato Derek. -
A quelle parole Stiles sobbalzò, puntando gli occhi iniettati di sangue verso quelli di Scott, impaziente di saperne di più.
Scott non fu sollevato da quella reazione, continuò a raccontare - Ma riguardo la scorsa settimana... Non ricorda niente. -
L'ormai disperato Stilinski corrucciò lo sguardo, chiedendo mutamente altre informazioni.
- Lui... non ricorda di averti mai invitato al suo loft. -
*°*°*°*°
So che sentite gli angeli cantare, finalmente carico una nuova parte! Diciamo che non avevo proprio tanta voglia di scivere, ma non ho pubblicato la storia per così tanto tempo per il motivo che adesso vi spiegherò. La trama della fanfiction io l'ho già pronta... Il problema è cosa vi aspettate voi. Vi prego di commentare questo capitolo perché mi sarà estremamente utile per il continuo della storia. Volevo chiedervi: Cosa vi aspettate dalla trama? La semplice storia di come Stiles e Derek si sono messi insieme, o volete piuttosto vivere i momenti più HOT della loro relazione? Cercate più azione o scontri, o preferite una storia più vicina alla realtà? Insomma, ditemi tutto quello che volete qui sotto nei commenti, ed ovviamente lasciate una stellina! <3
Per ultima cosa, vi ringrazio infinitamente per tutti i voti e le visualizzazioni che la storia è riuscita ad ottenere! Roba che io nella parte precedente vi avevo chiesto 400 views e 60 stelle, e adesso siamo ad un totale di 780 letture totali e di 115 stelle! VI AMOOO
Prometto che d'ora in poi aggiornerò più spesso. Vi voglio bene.
CIAONEEEEEEEEE!
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what a big bad wolf could want. -sterek
Fanfiction~ Non sapeva esattamente cosa provasse, quando guardava quel pallido, debole ragazzo pelle ed ossa, le farfalle cominciavano a svolazzare liberamente nel suo stomaco, come le api invadono i fiori in primavera. ~ * California, Beacon Hills. Stiles St...