5.3 Caratteristiche, Licantropia e Tipi di Licantropi

313 2 0
                                    

☆ Caratteristiche del Licantropo ☆

~• Morfologia Licantropica •~

Perlopiù, tutte le storie e le leggende sono concordi nell’affermare l’origine diabolica del mostro, che viene spesso associato con Streghe ed eretici. A parte questo punto in comune, è impossibile tracciare una morfologia univoca del Licantropo.
Normalmente lo si trova rappresentato in forma di lupo (e non una creatura ibrida tra l’uomo e la bestia, come nei film horror), che può però assumere un’ampia gamma di aspetti e dimensioni, dal normale lupo, da cui si distingue solo per l’intelligenza e la ferocia, ad una mostruosità grossa come una mucca e deforme, dalla forza spaventosa e dalla ferocia senza pari.Taluni affermano anche che il Licantropo sia privo di coda, perché le creazioni del Diavolo, per quanto ben riuscite, sono necessariamente imperfette. Altri ritengono che sia necessariamente di colore nero.
Un possibile tratto distintivo sussiste nelle sue impronte: in alcune leggende, il Lupo Mannaro lascia a terra il segno di cinque unghie (i canidi normali lasciano solo quattro tacche, il pollice si è atrofizzato e non tocca il terreno).
Alcune di queste creature conservano la possibilità di parlare e ragionare, come normali esseri umani, altri la perdono completamente. Anche alla regola secondo cui non vengono mai rappresentati come ibridi, ci sono delle eccezioni, sia pure rare e parziali. Infatti, a volte il Lupo Mannaro sembra poter procedere su due zampe, cosa che gli consente, all’occorrenza, di intrufolarsi nelle case scassinando le porte chiuse. Altro tratto distintivo, è l’immenso gusto del Licantropo per la carne fresca.
Il demonologo francese Pierre Delancre (1565–1630), lo descrive così:

« Essi sgozzano li cani e li bambini e li divoran con eccellente appetito; camminano a quattro zampe; ululano come veraci [lupi]; hanno ampia bocca, occhi di fuoco e zanne acuminate »

Diventa imperativo, per la possibile vittima medievale, cercare di capire anche come si presenta il Mannaro in forma umana, per individuarlo e guardarsene. Il compito non è facile, perché esistono tanti segni indicatori, quante sono le versioni della creatura.
Bisogna guardarsi da chi ha sopracciglia troppo folte e unite al centro, oppure il volto ferino, i canini troppo affilati, pelo sia sul dorso che sul palmo delle mani. Il dito indice più lungo del medio è sicuro indizio di licantropia, così pure un insano appetito per la carne cruda.
È opportuno anche sospettare di chi sia troppo in forze, senza che lo si veda mai mangiare; quasi di sicuro è un Lupo Mannaro, che uccide persone la notte e le divora di nascosto.

Personaggio a metà tra lo Stregone e l’Uomo-lupo, è il francese mener de loups o “pastore di lupi”. È una sorta di incantatore che, pur non trasformandosi personalmente in lupo, è in grado di radunare e guidare un branco di lupi per i suoi scellerati fini.
La capacità di comandare un branco di normali lupi, è spesso riconosciuta anche al Licantropo. Alla testa dei suoi “simili”, poi, il Lupo Mannaro può dare l’assalto a paesi o addirittura a roccaforti, facendo strage degli abitanti e divorando gli armenti. Talvolta questi branchi misti si presteranno anche a fare da cavalcatura alle Streghe, e a portarle nei luoghi del sabba.
Nel Medioevo si completa l’opera di demonizzazione del lupo, che viene assimilato al suo “doppio” innaturale, e viene visto come servo delle Streghe (il Mannaro è una loro possibile incarnazione). I lupi sono vicini a Satana, e devono iniziare a guardarsi con grande attenzione dagli uomini, che talvolta giungeranno a fare dei veri e propri roghi di questi animali, a fianco di sventurati accusati di stregonerie o eresia.

☪ Licantropia ☪

La Licantropia è da tempo considerata una malattia, e come tale è vietata qualsiasi discriminazione nei confronti di chi ne è affetto. Per la medicina la licantropia è una rara affezione di natura isterica, e gli individui colpiti simulerebbero, solitamente nei periodi di luna piena, il comportamento e l’ululato tipico di un lupo.
Questo riconoscimento da parte della scienza ufficiale dimostra soprattutto due cose: in primo luogo che, qualunque sia la spiegazione che se ne voglia dare, un fenomeno “licantropia” esiste; in secondo luogo, che tale fenomeno deve essersi manifestato nella storia con una certa frequenza, se si è arrivati a contemplarlo nei manuali di medicina. Testi scritti e leggende tramandate oralmente facenti riferimento ai cosiddetti “lupi mannari” abbondano in tutti i periodi storici e in tutte le aree geografiche, e non possiamo dimenticare che per valutare l’attendibilità di un mito non si può prescindere dalla sua diffusione in periodi e contesti diversi.
Sostanziale concordia c’è anche sulla spiegazione del fenomeno: la licantropia è una sorta di possessione, operata da spiriti demoniaci che si diffondono da un corpo all’altro tramite una linea di sangue. Il Demone si palesa soprattutto nelle notti di luna piena, ma risiede sempre nel corpo del posseduto, per cui non è corretto dire che nelle notti di luna piena egli diventa Licantropo, in realtà una volta posseduto egli è sempre un Uomo-lupo. Certo, vi sono periodi di quiescenza in cui il lato umano prevale, ma la bestia è sempre presente e può essere scatenata anche da fattori diversi dal ciclo lunare. Al riguardo, secondo l’interpretazione che ci pare più corretta, la notte di luna piena non è altro che il momento di massima forza del Demone, in cui non solamente la mente, ma anche il corpo, passano sotto il suo totale controllo.
L’unico rimedio ad oggi conosciuto consiste nell’uccisione del posseduto, in tal modo il Demone non può trasferirsi tramite il sangue ad altra persona e, abbandonato il corpo dell’ospite, torna alla sua dimensione spirituale.
Il plenilunio assume importanza, anche se non sempre risulta fondamentale, nelle trasformazioni involontarie. Il primo autore ad associare la trasformazione alle fasi lunari, è stato presumibilmente Gervasio di Tilbury, uno scrittore medievale, e l’idea dell’influsso della luna piena viene ripresa e ritenuta fondamentale dalla maggior parte delle leggende.
Vi sono tradizioni (ad esempio in Calabria), secondo cui il Licantropo si può trasformare anche sotto l’influsso della luna nuova. L’involontarietà della trasformazione non si ricollega solo al fatto che si verifichi in particolari congiunzioni astrali, ma anche alle sue cause: è solitamente dovuta agli effetti di una maledizione o ad altro accidente. Infatti, anche il venir maledetti da una Strega, come pure da un santo o da persona venerabile, può portare alla licantropia.
San Patrizio, secondo la tradizione, si dedicò a maledire e trasformare in lupi intere popolazioni, così come San Natale. I motivi per cui si può venire maledetti sono molteplici: eresia, empietà, antropofagia (qui ritorna il mito di Licaone), o al limite anche solo essere nati in certi periodi dell’anno.
Chi nasce la notte di Natale, a cavallo della mezzanotte o il giorno dell’Epifania, per esempio, ha buone probabilità di divenire Lupo Mannaro. Per salvare il figlio dalla crudele sorte, il padre, utilizzando un ferro rovente, deve incidere una croce sotto la pianta di un piede del bambino per i tre Natali successivi.
La maledizione può essere dovuta anche ad incidenti o piante velenose. Vi è una tradizione abruzzese secondo cui, dormire sotto la luna piena (in alcune zone dev’essere anche un mercoledì notte) porta al licantropismo.
Per le piante, la credenza più diffusa proviene dall’est europeo, ed avverte di restare lontani dai fiori neri (secondo la versione moldava, questi crescerebbero di preferenza vicino a cimiteri). Il nero è un colore che le infiorescenze in natura non assumono, tranne in casi particolarissimi (non attira gli insetti od altri animali impollinatori), pertanto indica soprannaturalità e probabile matrice diabolica.

❈ Tipi di Licantropi ❈

Molti sono i modi per diventare Licantropi. L’unico che non figura nella tradizione è il morso, chi viene morso da un Lupo Mannaro non diventa Lupo Mannaro esso stesso: il morso come veicolo dell’infezione mutaforma è una trovata narrativa relativamente moderna, dovuta, quasi certamente, ad una contaminazione proveniente dalle storie sul vampirismo.
Per tutto il Medioevo invece, per trasformarsi in lupi il modo più sicuro rimane ricorrere alla magia. Ciò, ovviamente, implica che la trasformazione sia volontaria, e per compierla ci si deve spogliare della propria pelle ed indossare una pelle di lupo. Se si è restii ad autoscorticarsi, può bastare indossare una cintura confezionata con la pelle di questo animale.
Caratteristica fondamentale affinché la pelle possa funzionare, è che la testa sia sostanzialmente intatta, se possibile con ancora il cranio inserito a supporto dei denti, e la pelle, naturalmente, non può essere quella di un comune lupo, ma dev’essere una sorta di veste maledetta consegnata dal Diavolo, che volentieri la fornisce a persone esecrabili, oppure, secondo consolidata tradizione, in cambio dell’anima. Un’alternativa all’uso della pelle, è il ricorso ad unguenti o filtri magici.
Uno dei componenti fondamentali è quasi sempre il grasso di lupo, talvolta questo viene mescolato con sostanze tossiche (come la belladonna) o dagli effetti psicotropi, mentre una delle più note ricette di filtro magico prevede di mescolare cicuta, semi di papavero, oppio, zafferano, assa fetida, solano, prezzemolo e giusquiamo: una parte va spalmata sul corpo, ed una parte bevuta. Non è quindi improbabile che una persona, se assume un simile intruglio e sopravvive, si comporti come un animale invasato, arrivando ad essere pericoloso.
Un ulteriore sistema per trasformarsi è bere “acqua licantropica”, cioè raccolta nelle impronte lasciate da un Uomo-lupo. La volontarietà di queste trasformazioni, fa sì che possano avvenire in ogni ora del giorno o della notte, e in ogni momento; questo significa che, secondo molte tradizioni, non basta guardarsi dalla luna piena per essere in salvo dai lupi mannari.

Licantropi Naturali
I Licantropi naturali sono una vera e propria razza a sé. Infatti nascono già come Licantropi in quanto figli di altri Licantropi naturali.
Oltre alle normali caratteristiche dei Licantropi, questa specie è l’unica ad avere un triplice stadio di trasformazione: uno completamente umano, uno totalmente animale, ed uno ibrido, ovvero umanoide ma con caratteristiche animali (ad esempio il classico Uomo-lupo). Sono in grado di infettare le creature che feriscono, salvo le limitazioni sopra descritte, con la malattia della licantropia.
I Licantropi naturali non possono dare luogo a razze ibride, possono incrociarsi con animali della loro stessa specie (unione da cui nascono animali comuni con un’intelligenza vagamente più elevata della media) o con umani (unione da cui nascono comuni esseri umani, talvolta dotati di alcuni sensi leggermente più estesi, ma non in maniera realmente percepibile), o con Licantropi infetti della stessa specie (nel qual caso potranno avere origine normali umani o Licantropi naturali, con le stesse probabilità).

Licantropi infetti
I Licantropi infetti sono quei Licantropi divenuti tali proprio perché contagiati dalla licantropia, per essere stati attaccati da Licantropi naturali o da altri Licantropi infetti. Hanno una forma completamente umana ed una totalmente animale, ed ovviamente sono in grado di infettare le creature che feriscono. Essi non possono trasmettere la licantropia come carattere ereditario (quindi i loro eventuali figli non saranno automaticamente dei Licantropi).

Licantropi indotti
I Licantropi indotti sono quei Licantropi divenuti tali a causa di una maledizione, un oggetto magico o altro, o anche per aver contratto la licantropia per cause magiche. Non sono in grado di trasmettere in nessun modo la licantropia ed hanno solo due forme, una umana ed una animale, o eventualmente ibrida a seconda dei casi. Non possono evocare animali della propria razza ma possono parlarci, a meno di non avere forma ibrida.
Contrariamente agli altri tipi di Licantropi, quelli indotti non si trasformano a piacimento, ma solo al verificarsi di determinate condizioni date dalla natura della maledizione a cui sono soggetti (ad esempio quando vi è luna piena). Spesso, ma non sempre, non hanno né controllo né memoria di ciò che fanno nella loro forma animale o ibrida.

☆Magic☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora