6.4 Tipologie di Draghi

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Prima di approfondire le varie apparizioni di queste creature magiche nei vari Paesi, è opportuno fornire una prima distinzione generale sulle principali specie, per avere un'idea di quali siano le somiglianze, ma anche le differenze dei Draghi nelle culture di tutto il mondo.
Il seguente elenco è nutrito, ma comunque non totalmente esaustivo. La maggior parte delle informazioni qui presenti, derivano principalmente da una rielaborazione di svariati testi più o meno dettagliati ed attendibili sull'argomento.

L'Amphitere Messicano è un dragone tipico delle zone dell'America Latina e del Messico. Si tratta di un enorme Drago senza zampe e dalle ali piumate, che veniva venerato dalle antiche popolazioni del continente americano, le quali gli elargivano doni e sacrifici dai tetti dei templi. Possiede inoltre, una vista acutissima ed un soffio infuocato letale.

Il Drago Asiatico è il tipico Dragone orientale, dal corpo lungo serpentiforme, ricoperto da peluria e da squame, senza ali ma comunque capace di volare, anche se si dice che questi Draghi possono farsi crescere le ali, se vivono abbastanza a lungo.
Ha il muso da coccodrillo, il corpo da serpente, la criniera e gli artigli da leone; tipicamente possiede sul muso dei lunghi baffi filiformi, ed una cresta che lo percorre in tutta la sua lunghezza, lungo la schiena.

La Coccatrice, immonda creatura simile più ad un pollo sgraziato, è a tutti gli effetti un Drago.
Diretta discendente del Basilisco, un serpente di appena 30 cm caratterizzato da una macchia a forma di corona sulla testa, nato dalla testa di Medusa decapitata, e con un alito venefico in grado di trasformare i boschi in deserti, la Coccatrice ha raccolto dal suo antenato un alito pestilenziale, ma molto meno potente.
Dalla testa e le zampe di galletto e dal corpo squamoso, dotato di ali membranose, la Coccatrice rientra a tutti gli effetti nella famiglia delle Viverne. Una Coccatrice nasce quando un uovo deposto da un pollo di sette anni, viene covato per altri nove da un rospo o da un serpente.

Il Drago d'India si divide principalmente in due sottospecie: il Drago di palude e il Drago di montagna.
Entrambe le tipologie hanno le stesse caratteristiche fisiche, cioè due zampe e due ali, il corpo gigantesco e squamoso, una coda potentissima ed una gemma piantata nella fronte, ma mentre il primo è più lento e di colore nero, il secondo è più agile e socievole, con squame dorate ed una criniera color rosso fuoco. Le uova sono grandi e dure, di color grigio elefante.
Nella prima religione Vedica, Vritra, dal Sanscrito वृत्र (Devanāgarī) o Vṛtra (IAST), "l'avviluppatore" era un Asura (un tipo di divinità combattivo ed assetato di potere), ed anche un "naga" o possibilmente una creatura simile ad un Drago, personificazione della siccità e nemico di Indra. Vṛtra è tra l'altro conosciuto nei Veda, come Ahi (serpente), e si diceva avere tre teste. Nella mitologia persiana, invece, era credenza che i Draghi appena nati avessero il colore degli occhi della madre.
Aži Dahāka è all'origine del moderno termine persiano azhdahā o ezhdehā اژدها (Medio Persiano Azdahāg) col significato di "drago", spesso per indicare un Drago sopra i vessilli di guerra. Molti altri draghi e creature simili a Draghi, tutti malvagi, sono menzionati nelle scritture di Zoroastro.

Il Dragone, gigantesco animale serpentiforme dalla lingua triforcuta, era già famoso nella Grecia antica per la sua infinita saggezza, e spesso si diceva parlasse per bocca degli oracoli.
Il mito della fondazione di Tebe contiene svariati Dragoni: il dragone Pitone viveva presso una sorgente sul Parnaso, finché Apollo non lo trafisse con le sue frecce, e trasformò il santuario della creatura nella sede dell'Oracolo di Delfi. L'Oracolo indicò a Cadmo dove fondare la propria città, e questi, incamminatosi presso il luogo indicatogli dall'Oracolo, si ritrovò presso una sorgente custodita da un Dragone.
Sconfitta la creatura, la dea Atena disse a Cadmo di seminare i denti dell'animale, ed essi si tramutarono in guerrieri che iniziarono a combattersi a morte. I sopravvissuti aiutarono Cadmo a costruire Tebe, in seguito Atena diede alcuni denti del Drago anche a Giasone, per aiutarlo nella sua impresa alla ricerca del Vello d'Oro, sottratto ad un Dragone addormentato.
Queste creature non hanno arti né ali, sono di solito giganteschi, e come i serpenti si avvolgono in spire. Le uova sono oblunghe e dorate.

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