Chapter V

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"Scusa il ritardo, non sapevo cosa mettermi"

"Tranquilla, stavo parlando con la tua bellissima sorellina"

"Ho sentito" Mi sorrise e io mi stavo sotterrando dalla vergogna, mi meraviglio sempre di più della mia stupidità.

"Come mai sei qua? Ovviamente sono onorata, lo chef che più ammiro è nella mia sala, ma mi sorprende questa cosa" continuò.

Ci pensai un attimo prima di rispondere, dovevo formulare delle frasi di senso compiuto. Forza Jauregui, ce la puoi fare.

"Oggi all'intervista ho notato che non hai chiesto nulla, ero sorpresa poiché quando ci siamo viste al mercato eri così emozionata. Poi ho fatto quella domanda e, al contrario, non mi sono sorpresa nemmeno un po'"

"Sofi, va di sopra a giocare. Io e Lauren dobbiamo parlare" Disse rivolgendosi alla sua sorellina e lei subito corse su come una piccola scimmietta. Che bambina dolce che è.

"Non metterti paura e non mi prendere per pazza, ma io so già tutto di te nel tuo ambito lavorativo, vorrei conoscere l'altra parte di te, quella nascosta. E come mai non ti sei sorpresa?"

"Come ho detto a Dinah, in te vedo quella passione che i tuoi compagni non ho visto, tu vedi il cibo come lo vedo io, come una forma d'arte, e non c'è cosa più bella di vedere qualcuno che comprende le cose che vedo in cucina, le sensazioni, le emozioni"

"Quindi parli di me allo chef Hansen, ne sono molto onorata, Lauren"

"Oh beh, si, come ti ho detto vedo la passione in te, per questo sono venuta qui, di persona, per chiederti di fare uno stage presso il mio ristorante. Ci terrei molto ad averti nel mio staff. Pensaci bene, so che quest'anno hai la maturità, quindi non voglio che resti indietro con lo studio per lavorare. Io ora ti lascio qua i moduli per lo stage, se vuoi accettare li firmi e me li spedisci o me li porti direttamente. Ti chiedo solo di farmi sapere entro una settimana perché altrimenti dovrei chiamare l'assicurazione, per disdire la copertura se non accettassi"

"Io.."

"No, Camila, non me lo dire ora, è una cosa per cui bisogna riflettere. Mi raccomando, fammi sapere"

Le sorrisi, mi sentivo così a mio agio con lei, era così adulta per la sua età, non si comportava affatto da ragazzina e questo mi colpiva, è dovuta crescere in fretta proprio come me. Mi avviai verso l'uscita ma prima mi soffermai di nuovo a guardarla.

"Ah mi stavo per dimenticare che stasera tu e la tua famiglia sarete ospiti nel mio ristorante"

"Lauren, noi non possiamo permettercelo" disse a testa bassa.

"Ho detto ospiti, gli ospiti non pagano mai. A stasera" le sorrisi e uscii definitivamente di casa.

Mi sentivo felice e libera di un peso, ora dovevo aspettare solo che rispondesse alla richiesta e poi sarei stata veramente felice. Entrai in macchina e Dinah mi sorrise.

"Mbeh? Cosa aspetti a raccontarmi?"

"È stato imbarazzante all'inizio, e te sei stata una vera stronza! Comunque le ho lasciato i fogli e le ho detto che ci doveva pensare bene e che entro una settimana avrei bisogno di una risposta. Ah e stasera lei e la sua famiglia saranno a mangiare al ristorante."

"Wooo già un invito a cenaa, non starai correndo troppo, Jauregui?"

"Dinah, placa i tuoi animi, ho invitato anche la sua famiglia. Il motivo fondamentale è convincerla ad accettare, le farò vedere la vera arte della cucina."

Tornammo a casa e mi fiondai subito nella doccia, ne avevo assolutamente bisogno. Dopodiché stirai la divisa, optai per quella nera, stasera dovevo essere elegante. Preparai le solite cose e uscii di casa per recarmi al ristorante. Come sempre ad aspettarmi c'era la mia maître, Ally, appena la vidi per la prima volta due anni fa, mi meravigliai di così tanta bravura e potenza in una piccola e giovane donna come lei. Aprimmo il ristorante, ci prendemmo un caffè e subito ognuno ai propri posti. Piano piano arrivavano gli altri ragazzi della brigata e iniziammo con la preparazione. Io mi dedicai al dolce, quello che preparai per la prima volta pensando a lei. Mi dedicai completamente a quello, ordinai agli altri pasticceri di fare altro. Volevo farlo solo e soltanto io. Finita la preparazione dell'ultima portata mi dedicai anche al resto.

"Chef Jauregui, sono arrivati i suoi ospiti" mi annunciò Ally.

Feci un bel respiro, tolsi il grembiule su cui erano visibili delle macchie di cioccolato e mi recai in sala. Appena entrai tutti si alzarono in piedi per applaudirmi, dio che imbarazzo, ed il bello è che non ho ancora iniziato a far uscire le portate. Mi avvicinai al tavolo migliore del ristorante che avevo appositamente riservato alla famiglia Cabello. Notai quanto fosse stata brava Ally ad ornare la tavola: centrotavola di argento con dettagli in oro, candele, segnaposto in porcellana, sedie rivestite e sopra i segnaposto un piccolo cartoncino con sopra i nomi dei componenti della famiglia. Notai quanto fossero tutti eleganti, compresa la piccola Sofi. Si alzarono tutti in piedi non appena mi avvicinai di più al tavolo.

"Famiglia Cabello, sono onorata ad avervi come ospiti stasera, sarete trattati con estrema delicatezza e professionalità."

Mi avvicinai alla signora più grande, ovviamente la madre delle due sorelle.

"Lei deve essere la signora Cabello, le faccio i complimenti, è davvero una bellissima donna" mi ringraziò infinitamente e poi salutai il padre e la piccola e poi passai a Camila.

Non ci pensai molto e l'abbracciai, notai subito come le stesse bene quel vestito bianco, metteva a risalto ogni sua perfetta forma. Mi avvicinai all'orecchio e le sussurrai: "Sei bellissima come sempre, stasera spero di sorprenderti" mi allontanai e notai quanto fosse diventata rossa.

Tornai in cucina ordinai alla brigata di dedicarsi al resto dei commensali e io mi sarei dedicata interamente ai miei preziosi ospiti. Ordinai per loro una bottiglia di Chablis bianco, li dovevo pur trattar bene, inoltre mandai un mio cuoco a comprare della coca cola per la piccola, poiché nel mio ristorante non la vendevamo. La cena iniziò bene, tutte le portare furono portate al tavolo principale e notai che tutti i piatti tornarono vuoti, perfetto. Iniziai ad impiattare il dolce e per ogni piatto disegnai l'iniziale di ogni membro della famiglia con il cioccolato. Portai personalmente i piatti, aiutata da Ally.

"Siamo arrivati all'ultima portata di questa cena, mi sono divertita molto a preparare tutti i piatti e a metterci il massimo impegno pur di far colpo su di voi. Questo dolce l'ho creato giusto un paio di giorni fa, dopo aver incontrato una persona che vorrei avere con me al ristorante. Spero vi piaccia. E soprattutto spero di riavervi qui altre volte, ovviamente sempre miei ospiti"

"Chef Jauregui siamo molto onorati di questo trattamento, davvero non deve trattarci così. Poi quel vino costava davvero tanto e ogni portata costa più dell'altra" Questa volta a parlare fu il padre.

"I soldi sono solo carta. Il cibo è arte e tutti dovrebbero assaporarla almeno una volta nella vita. C'è chi diventa artista e chi ci nasce, e mi permetto di dire che vostra figlia ha un dono e vorrei non lo sprecasse"

Guardai attentamente la figura di Camila che fissava il dolce, non riusciva a tenere il contatto visivo con me.

"Signori Cabello, posso chiedervi di poter trattenere vostra figlia qui fino alla fine del servizio? La riporterò personalmente a casa e non faremo molto tardi. Vorrei farle vivere un po' l'ambiente della mia cucina"

"Certo, può riportarla a che ora vuole, sicuramente è in buone mani"

Congedai i suoi genitori portando Camila con me in cucina.
In breve tempo finì il servizio e mandai a casa tutti gli chef presenti. In cucina restammo solo io e Camila e l'odore di disinfettante dei piani di lavoro.


Che succederà tra le due nella ormai deserta cucina dello 'Jauregui' restaurant? Mettete 10⭐per scoprirlo, alla prossima!

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