Chapter XII

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Quelle solo due parole di Camila mi fecero davvero perdere un battito, ma poi riprese a parlare.

"Io non ci credo.. Tu, Lauren Jauregui, mi stavi baciando? Stavi baciando una stupida stagista?"

"Si, stavo baciando la mia stagista, che non è affatto stupida" Sorrisi e le carezzai la guancia.

"Ti prego, fallo ancora" sussurrò con un filo di voce quasi impercettibile.

Riassaporai le sue deliziose labbra, ma questa volta approfondii il bacio. Dio, credo di non essere mai stata così bene, non voglio smettere di baciarla. Sentii Camila avvicinarsi ancora di più al mio corpo, facendo combaciare perfettamente ogni nostra curva. Portai le mie mani nella sua schiena e la spinsi ancora di più a me, volevo maggior contatto anche se eravamo incollate. Lei portò le sue dietro il mio collo e stringeva i miei capelli. Poco dopo sentii un piccolo verso uscire dalla bocca di Camila, sì, penso sia proprio un piccolo gemito, così mi fermai.

"Dimmi che non è un sogno, dimmi che tra poco non mi sveglierò" Continuò a ripetere.

"No, Camila, per fortuna non è un sogno"

Ci abbracciammo e non riuscivo a smettere di sorridere, non posso credere che le piaccio.

"Beh e ora che facciamo?" domandò.

"Credo che per ora sia meglio frequentarci e conoscerci meglio, poi più avanti possiamo provare a stare insieme, sempre se ti va"

"Ovvio che mi va, come faccio a rifiutare una cosa del genere?"

Continuammo a camminare per un po', sembravamo entrambe più rilassate, più libere di fare ciò che volevamo senza pensarci due volte. La mia giovane stagista si fermava ogni tre per due per stamparmi un bacio sulle labbra e io non smettevo di ricambiare ai suoi dolci e invitanti gesti d'affetto.

Tornammo in hotel non molto tardi e andai subito a farmi una doccia, ne avevo proprio bisogno. Non appena uscii vidi i letti uniti in uno solo e sopra Camila sorridente che leggeva un libro.

"Come mai questa cosa?" Chiesi ridendo.

"Beh, ora possiamo dormire abbracciate senza che tu sia ubriaca, e per stare più comode ho unito i letti"

Mi misi il pigiama e gattonai verso di lei, lanciai via il libro e la baciai lentamente. Si sdraiò meglio sotto di me e io mi poggiai delicatamente al suo corpo. Continuai approfondendo il bacio ma poco dopo mi staccai per ammirare la splendida ragazza sotto di me.

"Smettila di fissarmi così, Lauren, o affogerò nei tuoi occhi" dopo la sua affermazione cercai di trattenermi ma scoppiai comunque a ridere.

"Eddai, volevo essere dolce" disse mentre io ancora non riuscivo a smettere.

"Okay okay, scusami, ma non sono abituata a queste cose, e poi io non riesco ad essere estremamente dolce, quindi ti avverto già, mia cara"

"Capito, chef"

Ci accoccolammo ormai nel letto matrimoniale creato da Camila e abbracciai il suo esile corpo.

"È così strano essere abbracciate da una persona famosa" disse.

"E quando mi baciavi pensavi a questo?" domandai.

"Emh, pensavo a ben altro" rise.

"Buonanotte Lauren" continuò.

"Buonanotte piccola" Mi avvicinai ancora di più a lei e mi addormentai così, abbracciando la persona che in questo periodo sta sconvolgendo la mia vita.


Il giorno successivo ci svegliammo presto e andammo alla convention. Visitammo gli stand che ancora non avevamo visto e mangiammo qualunque cosa ci passasse tra le mani. La giornata passò in fretta e nel primo pomeriggio tornammo in hotel per preparare le valigie, la sera saremo ripartite per tornare alla solita vita. Credo di non essere mai stata così spensierata e così felice in vita mia, Camila stava facendo di me una persona più solare, mettendo da parte la me cupa e pensierosa. Alle 6 ci dirigemmo in aeroporto, facemmo il check-in e prima di salire in aereo decidemmo di mandare una foto sia a Dinah che a Normani. Chiedemmo ad un signore di farci una foto e ci baciammo. Quella foto avrebbe fatto capire meglio e subito ciò che stava succedendo tra me e Camila. Nessuna delle due aveva voglia di scrivere un poema in cui spiegavamo le giornate precedenti, quindi inviammo la foto con una piccola descrizione:
Vi spiegheremo meglio tra un giorno, diteci buon viaggio. Baci.

Per tutto il viaggio la ragazza accanto a me mi tenne per mano, io mi posizionai meglio sul sedile e alla fine mi addormentai.


Grazie Parigi per questi indimenticabili giorni.




Scusate se questo capitolo non è lungo come gli altri, spero siate contenti che ho aggiornato dopo un giorno. Continuate a commentare e a farmi sapere se vi piace. Se avete qualche consiglio non pensateci due volte e inviatemi pure un messaggio. Ricordatevi di votare ⭐ Alla prossima!!

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