Chapter XXIV

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Nonostante l'amassi con tutto il cuore, la delusione iniziava a crescere. Mi ha confessato di voler andare a New York per uno stage di tre mesi, non sapevo cosa fare, la mia mente non connetteva molto e non connette tutt'ora. Non potevo negarle di farsi una carriera, era giusto che imparasse da qualcun altro, però pensavo davvero che restasse vicina a me, soprattutto se siamo sopravvissute a ciò che è successo non molto tempo fa.

Ora sono qui, sul letto di un hotel, con Camila che dorme beatamente sul mio petto e i mille pensieri che occupano la mente, torturando il mio sonno. Perché deve andarsene? Perché si è fatta abbindolare da una falsa come Olivia? Sapevo che questa vacanza sarebbe stata un flop, eppure ci sono venuta, alla fine la colpa non è che mia, dovevo semplicemente seguire il mio istinto, anche se le altre non avrebbero accettato un no come risposta.

Il suo viso angelico e rilassato che si muove a ritmo del mio respiro, il naso piccolo che ho sempre amato, e quelle labbra che purtroppo non rivedrò per mesi, dio, perché sono diventata così? Perché ho iniziato a dipendere da una persona? Perché il mio umore cambia a seconda del suo? Perché sento che non sarà più come prima? Troppe domande e non riesco a trovare nemmeno una risposta. È un periodo che vorrei totalmente cancellare dalla mia vita, il tradimento di Camz, i miei dipendenti che mi stavano per abbandonare a causa del mio comportamento, Lucy che si è rivelata una vigliacca, quella Olivia che porterà via la mia ragazza. Come posso mettere fine a tutto questo dolore che si è creato dentro di me? Forse sto per fare una cosa per cui me ne pentirò, però devo farlo, ne sento l'immediato bisogno.

Mi sposto delicatamente dal corpo minuto di Camila e mi alzo dal letto, la testa non fa che scoppiarmi, ma lo devo fare. Mi vesto, prendo tutte le mie cose e le metto dentro la mia valigia che, puntualmente, non riesco a chiudere. Decido di scrivere una lettera con un foglio che trovo sulla scrivania, coincidenze?

Non so da dove partire, so di star sbagliando in questo momento, ma ho bisogno di riflettere, di mettere al loro posto ogni piccola cosa che continua a girare nella mia mente, ho bisogno di tempo per me stessa. Ho sempre messo al primo posto gli altri, lasciando in secondo piano me, ho deciso di partire, di andare da qualche parte purché sia un posto isolato, ti prego di non arrabbiarti, mia piccola Camz, so che sarà frustrante, ma sono delusa, delusa dalla tua scelta. So che lo fai per un tuo futuro, credimi, lo so davvero, però pensavo di essere io il tuo futuro, ricordi? Il ristorante? Beh, questa cosa mi sta lentamente uccidendo, essere messa da parte per altre cose o persone, non lo farai apposta, però lo fai. Ti amo, e non smetterò mai di amarti, attenderò il tuo rientro, anche se non so come sarò, non so quale sarà il mio comportamento nei tuoi confronti, però ricordati, ci sarà sempre una parte di me che ti ama e che non ti lascerà mai. Adesso sto provando anche ad amare me stessa, ed è per questo che sto partendo così presto. Sono le 3 di notte e tu sei qua, dietro di me che dormi, sembri un'angelo anzi, credo proprio che tu lo sia. Ti saluto Camila, ci rivedremo presto.

Ps. Non dimenticarti di me.

"Cazzo" sussurrai.
Una lacrima aveva appena bagnato il foglio, cercai invano di asciugarla, ma un alone era rimasto impresso.

Presi la mia valigia e diedi un leggero bacio su quelle labbra rosee di cui sono fottutamente innamorata. Risi quando arricciò il naso e uscii dalla camera. Attaccai un post-it nella stanza di Dinah: Ci vedremo a casa, ti voglio bene e non preoccuparti.

Sospirai e chiamai un taxi per dirigermi all'aeroporto.

Season Everything With LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora