Chapter XXII

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"Piccola sei pronta? Tra 10 minuti siamo sotto casa tua e si parte subito"

"Si, però entra in casa che i miei vogliono salutarti"

"Certo, a tra poco Camz"

Chiusi la telefonata e iniziai a caricare le valigie in macchina. Dinah e Normani stavano portando dietro mezza casa e far entrare tutto nella mia auto era veramente un'impresa. Uscii di casa e al mio fianco c'era Lucy che osservava ogni mia mossa e, prima di salire, le chiesi se andasse tutto bene, si limitò a sorridermi e poi entrammo tutte in macchina. La sua amica si chiama Olivia, una ragazza alta e mora, sembra proprio una modella. Ci dirigemmo verso casa Cabello e mentre guidavo Lucy mise una mano sulla mia, io la guardai stranita e la tolsi subito. Questa ragazza oggi non sta bene. Arrivammo nel vialetto davanti alla casa e scesi, per poi dirigermi davanti alla porta che, anche senza aver bussato, si aprì mostrandomi la piccola Sofi tutta sorridente che, non appena mi vide, mi saltò addosso.

"Ciao Lolo, mi sei mancata"

"Anche tu, Sofi. Dov'è quella ritardataria di tua sorella?"

"Sta cercando di portare giù la valigia, ma non ce la fa"

Ridacchiai mentre mi godevo la scena della mia ragazza in difficoltà, salutai i loro genitori e poi andai ad aiutarla. Salutai di nuovo i loro genitori e la sorellina per poi portare la valigia in macchina e aspettai Camila, non appena entrò si mise a posto di Lucy e mi diede un bacio che durò forse un po' troppo.

"Hey donne, farete le cosacce non appena arrivate, per ora limitatevi a pensarle" disse Dinah

"Sei gelosa Dj?" chiese la mia ragazza.

"No, non lo è, ha me!" intervenne Normani.

Feci retromarcia e notai l'espressione di Lucy, era quasi triste, quando saremo arrivate le chiederò cosa la turba così tanto.

Il viaggio durò veramente tanto e a tratti noioso, io lessi un intero libro mentre la ragazza accanto a me si era addormentata sulla mia spalla.

Andammo a noleggiare una macchina abbastanza grande per far entrare tutte e ci dirigemmo verso l'hotel, prendemmo le chiavi delle camere e ci avviammo verso esse, però presi Lucy per un braccio e la portai verso il bar.

"Cos'hai Lucy? Ti vedo strana, mi fai preoccupare" dissi.

"Niente Lau, tranquilla, sarà una giornata no, ogni tanto capitano" mi sorrise falsamente e fece per alzarsi, ma la ribloccai

"Devi dirmi se qualcosa non va, siamo amiche, dovremmo dirci tutto"

"Hai ragione, siamo amiche. Tranquilla." dettò ciò mi baciò la guancia e si dileguò nella sua camera che divideva con Olivia.

Non sapevo cosa fare, era così strana ma alla fine deve essere lei a sentirsi libera di dirmi ciò che la turba, quindi non la forzerò ulteriormente. Bussai nella camera 117, ovvero la mia e di Camz, poiché avevamo solo una copia di chiavi. La mia ragazza mi accolse con solo un asciugamano a coprire a malapena il suo corpo.

"Stavo per entrare nella doccia, meno male che sei arrivata subito" sorrise e mi fece entrare.

Ero ancora con la bocca semiaperta per la bellezza della mia ragazza che subito si avvicinò a me e con una semplice mossa si sfilò l'asciugamano. Diventai rossa e scrutai ogni singolo centimetro di quel corpo mentre lei si avvicinò e iniziò a spogliarmi, per poi farmi cadere sul letto e gattonare verso di me. La baciai con foga e le nostre mani esploravano i nostri rispettivi corpi, ma non andammo fino in fondo, sennò facevamo tardi per andare in spiaggia. Ci incontrammo tutte e sei nella hall circa un'ora dopo e, appunto, andammo sulla spiaggia.
Il sole era scottante, il mare cristallino e il vento leggero che solleticava la mia pelle. Era tutto perfetto, avevo una ragazza perfetta che mi stava spalmando la crema solare. Si prendeva cura di me come io facevo con lei. Mi sentivo amata e a mia volta ero felice di amare.

"Lolo, andiamo a fare un bagno!"

"Non mi va ora Camz"

"Dai, Lauren, per favore"

"Tra poco"

"Ti prego, ti prego, ti prego"

"Okay okay, andiamo"

Mi prese per mano e mi trascinò in acqua, iniziammo a schizzarci per poi finire entrambe sott'acqua. Andammo più a largo e Camila si avvinghiò a me, per paura di toccare qualche pesce e magari la potesse mordere.

"Come mai sorridi sempre ultimamente?" mi domandò. Rimasi sorpresa per quella domanda e la baciai.

"È che da quando ci sei tu, sorridere è diventato così facile"

"Ohw dolce Jauregui" si strinse di più a me e mi baciò.

"Sei tutto per me Camz"

"Anche per me Lauren"

Dopo poco anche le altre ci raggiunsero in acqua e giocammo un po' a pallavolo, anche se dopo poco quasi tutte andarono a prendere il sole, tranne io e Dinah.

"Quella Olivia non mi convince"

"Neanche a me, Dj, sembra simpatica, ma ha qualcosa che davvero mi fa prendere le distanze"

"Spero solo che non tocchi la mia ragazza"

"Ahahah non credo arrivi a quel punto, Dj"

Ritornammo tutte in hotel e ci preparammo per la cena in un noto ristorante italiano. Mangiare pizza in riva al mare in Thailandia, la perfezione.

Appena uscita dalla doccia notai l'assenza di Camila, così mi vestii in fretta e uscii dalla camera, appena fuori notai con una certa amarezza che era con quella ragazza, Olivia, che parlavano. Aveva il braccio appoggiato alla porta che sorreggeva il suo peso e la mia, ripeto mia, Camz era con le spalle al muro. Stavano ridendo così mi avvicinai a loro.

"Ciao amore, dovresti parlare con Olivia, sai, ha un ristorante a New York" la baciai appena finì la frase e sorrisi quasi forzamente. Con una scusa riuscii a portare in camera la mia ragazza, mi girai e vidi quella ragazza ancora lì, con un sorrisetto del cazzo e, prima di entrare nella sua camera, mi fece l'occhiolino.

Entrai nella 117 e spinsi al muro Camila.

"Sei solo mia, chiaro?"
"Sì amore, non essere gelosa, non farei mai l'errore dell'altra volta, lo sai" abbassò lo sguardo, ma lo riportai a me alzandole il viso.

"Dimmi che sei mia"

"Sono solo tua"

Season Everything With LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora