Chapter XVI

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Attenzione, contenuti sessuali espliciti tra persone dello stesso sesso.



Finalmente l'estate è arrivata, anche se per me non cambierà molto, poiché lavoro comunque per un altro mese, e poi anche io avrò il mio dovuto riposo. Camila partirà a breve per Cuba con la sua famiglia, starà via due settimane e sono un po' giù sti giorni, mi mancherà vederla girovagare nella mia cucina, spero solo passino in fretta questi 14 giorni. Intanto passavamo molto tempo insieme, la mattina stava con i suoi, il tardo pomeriggio lavoravamo al ristorante e la notte rimaneva a casa mia. È una nuova cosa per me svegliarmi tutte le mattine con una persona al mio fianco, soprattutto se ha un corpo magnifico come quello della mia piccola.

"Stai già facendo le valigie?" le domando accomodandomi nel letto di casa sua.

"Beh si, anzi l'unica che non è ancora pronta sono io, i miei l'hanno preparata la settimana scorsa"

"Quindi domani sera te ne vai" con un filo di malinconia e tristezza.

"Già, mi sarebbe piaciuto restare, però mi mancano troppo i pranzi della nonna, scusami" sorrisi alla sua affermazione e mi sdraiai nel letto fissando il soffitto.

"Tu che farai?" mi domandò.

"Penso che mi dedicherò completamente al ristorante, forse uscirò con Dinah qualche giorno e il resto del tempo lo passerò sul divano"

"Sembra divertente"

"Non prendermi in giro, senza di te nulla è divertente" portai le mie mani dietro la testa e sospirai profondamente.
Sentii il letto abbassarsi e poi Camila si mise a cavalcioni su di me.

"Se mi tradisci ti ammazzo, ne sei consapevole vero?" mi sussurrò all'orecchio per poi iniziare a baciarmi il collo.

"Non lo farei mai" la baciai e la feci alzare.

"Io devo andare a fare un po' di spesa per stasera, ci vediamo lì, ciao piccola" la baciai e me ne andai salutando prima i suoi genitori al piano di sotto.

Passai un paio d'ore al mercato per comprare l'occorrente per stasera, ci sarà una cena con imprenditori molto importanti, quindi voglio far figura. Opterei per qualcosa di fresco e di non molto pesante, ingredienti di stagione, come sempre. Inoltre stasera ho invitato i genitori della mia ragazza e più tardi verranno anche Dinah e Normani.
Mi recai nel mio ufficio per prendere la divisa e mi soffermai a guardare i vari riconoscimenti e premi ottenuti, non potei fare a meno di sorridere. Presi un quadro con sopra la certificazione di merito e lo spolverai un po'. Dovrei pulire più spesso il mio ufficio. Sospirai e ad interrompere i miei pensieri fu qualcuno che bussò alla porta.

"A che pensi?" mi domandò Camila.

"A niente in particolare, solo che mi manca essere premiata"


Si avvicinò a me e si pioggiò sulla mia spalla.

"Sono sicura che la guida Michelin ti premierà anche quest'anno"

"Lo spero davvero, però voglio che ci sei tu a fianco a me, voglio che ci premiano entrambe"

Mi girai e la presi per i fianchi facendola avvicinare al mio corpo.

"Voglio aprire un altro ristorante, con te" le dissi prima di baciarla.

"Scherzi?"

"Mai stata più seria, ma avremmo molto tempo per pensarci" unii nuovamente le mie labbra con le sue.

Piccoli e lenti baci che dopo poco si trasformarono in baci meno casti. Accarezzai la sua lingua con la mia e ogni tanto mordevo il suo labbro inferiore. Hanno sempre un buon sapore di vaniglia. La piccola cercò più contatto con il mio corpo e mi fece scontrare con la scrivania, allargai le mie gambe per fare spazio al suo corpo, le mie mani accarezzarono tutta la sua schiena fino ad arrivare ai suoi glutei, fui gentile e le poggiai sopra, senza fare altro. Appena ci staccammo notai le labbra rosse di Camila, sia per averle appena consumate sia per l'eccitazione. Le sue pupille ben dilatate. Mi leccai le labbra e guardai l'ora.

Season Everything With LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora