Prologo

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Ginevra entrò come sempre in classe, lo sguardo rivolto verso il basso, lo zaino su una sola spalla, pesante come sempre. La classe, come al solito, era deserta. Sua sorella sarebbe rimasta fuori fin quando la campanella non sarebbe suonata, mentre lei era già dentro, e si dirigeva verso il suo banco. Un CD era sul suo banco. La custodia era una di quelle rigide, nera sul retro, con in bianco i titoli delle canzoni, e trasparente davanti; al posto delle copertine che hanno solitamente i CD vi era un foglietto bianco con su scritto "This is everything I didn't say" scritto con una calligrafia elegante. Lo aprì lentamente; era uno di quei CD che si masterizzano a computer, sul retro del foglietto, questa volta a matita, c'era una dedica: "Spero che con queste canzoni tu capisca quel che provo per te -A"; ovviamente pensava non fosse per lei il CD, così lo richiuse, posandolo sul banco. Solo allora si accorse che ci fosse un fiore con vicino un biglietto e su di esso riusciva a leggere il suo nome: Ginevra. Non poteva sbagliare: quello era per lei. Il tulipano era rosso, ed era bellissimo. Erano i suoi fiori preferiti, ma non sapeva come qualcuno fosse riuscito a scoprirlo in quanto non l'aveva mai detto a nessuno. Riprese in mano il CD, girandolo e guardando le canzoni dietro.

1. All of the stars - Ed Sheeran
2. Treasure - Bruno Mars
3. Fix you - Coldplay
4. Budapest - George Ezra
5. I don't want to miss a thing - Aerosmith
6. Rude - MAGIC!
7. Hey there Delilah - Plain White T's
8. Hold back the river - James Bay
9. Let her go - Passenger
10. The sound - The 1975
11. Tu sei lei - Luciano Ligabue
12. It's time - Imagine Dragons
13. Chasing cars - Snow Patrol
14. Infinite volte - Lorenzo Fragola
15. A sky full of stars - Coldplay
16. Mirrors - Justin Timberlake
17. Endlessly - The Cab
18. Welcome to my life - Simple Plane
19. Marry you - Bruno Mars
20. Superheroes - The Script

Dopo aver letto l'ultima canzone si rese conto che erano tutte canzoni che adorava. La campanella suonò, scuotendola dai suoi pensieri. Non perse tempo ad infilare il CD nella cartella, il fiore lo rimase sul banco e si tolse il giubbotto primaverile, poggiandolo sul poggia schiena della sedia. Poco a poco tutti entrarono in classe; sua sorella era seguita da Alessio e da Andrea.

«Oddio, oggi è successo l'incredibile!» Andrea occupò il posto dietro Ginevra, mentre sua sorella si sedeva davanti.

«E cioè?» domandò, sedendosi sulla sua sedia.

«Alessio è arrivato prima di noi.» concluse Valentina, scuotendo la testa.

«Oh, dai, ma che problemi avete?! Perché mi prendete sempre in giro?!» chiese retorico, sedendosi vicino ad Andrea, il suo migliore amico.

«Lasciatelo stare...» lo difese Ginevra, sorridendo sempre.

«Ehi, chi ti ha portato un fiore?» Valentina cambiò il soggetto della conversazione, ed ora tutta l'attenzione era sulla ragazza che cercava di non guardare nessuno in particolare.

«Non lo so, in realtà: sono entrata e l'ho trovata sul banco. Non conosco neanche la calligrafia...» ognuno di loro si passò il fiore con il foglietto e dissero di non conoscerne la calligrafia.

«Non c'era nient'altro con questo?» chiese Alessio, ripassandomelo.

«No...» all'istante Ginevra arrossì. «Dai, lasciamo stare.»

Andrea e Valentina risero sotto i baffi mentre uno dei due mormorava: «Qualcuno ha un ammiratore segreto...»

This is everything I didn't sayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora