Capitolo 13-Disco and Pizza

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Optai semplicemente per un maglione corto che avrebbe lasciato scoperto il mio ombelico se avessi alzato a malapena il braccio, di un colore grigio, ricamato e con un ampio collo; dei jeans abbastanza scuri e molto stretti con dei piccoli strappi sulle ginocchia e delle minimali e sportive scarpe da ginnastica bianche.
Non volevo farmi bella per Zayn, non meritava la mia attenzione e, nonostante fossi vestita per andare a scuola, non mi preoccupava sfidarlo. Il mio outfit era più che adatto, sapevo che avrei trovato vestiti più corti del solito o più stretti dei miei jeans, ma non mi importava. Forse volevo che Zayn notasse quanto le mie cosce si erano allargate o quanto fossi bassa in confronto alle mie coetanee, volevo che lui mi presentasse ai suoi amici e che loro rimanessero a bocca aperta per la mia stranezza, e l'idea mi piaceva.
Mentre continuavo a guardarmi allo specchio e a riempirmi la testa di domande o supposizioni inutili, sapevo in realtà a chi volevo piacere, e quella persona era proprio ad aspettarmi dietro la porta di quel bagno troppo luminoso da rendermi i capelli più chiari del normale.
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-Potresti anche darmi la mano eh, non voglio che ti perda in mezzo a tutta questa gente!-. La voce di Zayn squillò nel mio orecchio come se volesse premerlo bene in mente, anche se le sue parole le ricordai solo perché erano un ordine. Presi la sua mano prima che lui si piazzasse dietro di me toccandomi i fianchi per farsi largo tra la folla e non perdermi di vista.
Credevo volesse passare una serata a ubriacarsi con i suoi amici, ed invece l'unico che conosceva era il barista che ci offrì due cocktail gratis. Mentre bevevo mi sentii quasi sola e trascurata e ripensai a quando le mie vecchie compagne di classe si lamentavano perché i propri genitori non le facevano bere, io in quel momento avrei solo voluto qualcuno che mi fermasse; invece con me c'era solo Zayn, che non faceva altro che guardarmi con quella faccia da ebete mentre io cercavo di capire quanto mio padre lo avesse pagato per tutto ciò.

Michael's POV
Ero ancora e costantemente sdraiato sul mio letto a guardare il soffitto in legno color tortora e a aggrovigliarmi nei pensieri pesanti e asfissianti.
Dio ma perché l'avevo mandata con quel tizio di cui non volevo sapere assolutamente nulla?!
Sapevo, con quegli stupidi pensieri, di sembrare un adolescente in preda ad una crisi amorosa aka prima cotta, ma lei era tutto ciò a cui potessi pensare.
Mia madre decise di entrare bruscamente nella mia camera gridando il mio nome e ciò mi fece spaventare al punto che cambiai la mia posizione mettendomi immediatamente seduto sul letto e mi guardai intorno, avevo quasi paura che avesse potuto sentire il rumore dei miei pensieri riecheggiare per il corridoio. Realizzai qualche istante dopo che era una totale cazzata e la guardai aspettando che parlasse.
"Vuoi qualcosa da mangiare?". Annuii semplicemente prima che lei si sedette accanto a me e prese il telefono. Mio padre non era in casa per problemi lavorativi, così io e la donna esageratamente familiare ci divertimmo con la pizza in mano.
Era ormai mezzanotte e l'ansia di non aver sentito Bailey per tutta la serata mi avvisò che forse avrei dovuto scriverle.
A Bay❤️: Come va con il tizio tenebroso? Non ti divertire troppo... Mike xx

Bailey's POV
Ballare con Zayn non mi metteva troppo a disagio, lui continuava ad infilare le mani nel mio corto maglione accarezzandomi così la schiena ma non gli diedi l'opportunità e la possibilità di andare oltre. Zayn era un tipo attraente e non avrei esitato a baciarlo, ma rifiutai ogni suo movimento adulatorio solo per non dare soddisfazione a mio padre; e forse non solo per questo.
Mentre la musica e le dolci parole del moro riempivano le mie orecchie, sentivo che la mia mente in realtà era da un'altra parte e non ci misi molto per capire che in realtà l'unica persona a cui stessi pensando fosse Michael.
Quel ragazzo era tremendamente assurdo, riusciva a plasmarmi a suo piacimento senza che io nemmeno me ne accorgessi e questo non mi infastidiva, anzi mi piaceva da morire.
Si fecero le tre in poco tempo e, solo quando Zayn strattonò il mio braccio per far sì che io lo seguissi verso l'uscita, mi resi realmente conto di quanto le mie gambe fossero pesanti e stanche a causa di tutte le ore passate a saltare e a ballare. Raggiungemmo la macchina con poca fatica e il viaggio di ritorno fu silenzioso e stancante, mi accorsi del messaggio di Michael e risposi subito.

A Mike: Ehy biondo non fare il geloso... Domani mi vieni a prendere a scuola? Notte ❤️

Salutai il moro con un bacio sulla guancia, in fondo non era stato male e, anzi, mi era piaciuto passare una serata con lui. Il mio sonno era così evidente alle mie ossa e alle mie palpebre che avrei voluto sprofondare in esso senza nemmeno dovermi cambiare, ma dormire con i jeans non sarebbe stata una decisione saggia...

Through the dark// Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora