Capitolo 12- Something like feelings

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-Grazie ma no. Buonanotte Michael x-.
La mia risposta fu secca e decisa, non avrei voluto parlare veramente con nessuno in quel momento. Non capisco come una persona possa costringere un'altra a compiere un gesto simile. Per carità, Zayn era un bel ragazzo, mi ricordava anche Jaxen per certi versi, ma dentro di me sapevo che qualcosa non andava, forse non ero di nuovo pronta a sostenere una relazione. Non sapevo quando avrei dovuto incontrarlo di nuovo e semplicemente non avrei voluto farlo.
Mi addormentai con una stupida canzone pop nelle orecchie tormentata dai miei atroci pensieri.
Il giorno seguente trovai Michael in cucina a discutere con mia sorella animatamente, non stavano litigando, ma semplicemente dialogando alterati. Capii che parlavano di me quando entrai. Mia sorella si bloccò e fulminò il ragazzo, che proprio ieri era passato ad un biondo cenere del tutto più naturale e sobrio. Brooklyn mi sorrise. "Buongiorno Bay". Sbuffai semplicemente, non poteva essere un buon giorno alle sei e mezza di mattina. Mi sedetti a peso morto completamente struccata ma vestita, Michael avvicinò la sedia alla mia e quel contatto non troppo ravvicinato non mi dispiacque.
"Ho un regalino per te, oggi ti porto io a scuola" sussurrò anche se non era un segreto ed eravamo ormai soli in cucina.
"È questo il mio regalo? Un passaggio?"
"Oh no, non fare la pretenziosa, ma il pacchetto è in macchina... E poi dobbiamo parlare" inizialmente rise, ma poi si fece serio e si alzò lasciandomi un dolce bacio sulla punta dell'orecchio coperta dai capelli.
L'auto del biondo non era per nulla male, molto meglio rispetto a quello a cui ero abituata, anche se era di gran lunga meno lussuosa e costosa rispetto a quella di Bethany.
Aprii lo sportello senza curarmi del fatto che Michael fosse corso dietro di me per compiere lo stesso gesto in modo galante, capii che volesse veramente farlo quando le nostre mani si sfiorarono sulla maniglia. Mi girai sorridente e lo vidi imbarazzato che si staccava da me e faceva il giro per entrare.
"Scusami, non sono abituata ad avere questo tipo di attenzioni"
"Non importa, buon compleanno Bailey"
Una scatolina impacchettata perfettamente si presentò davanti a me.
Rimasi completamente scioccata vedendo un nuovo libro davanti a me, avevo sempre amato leggere e, a differenza del mio carattere, adoravo le storie d'amore, mi piacevano perché riconoscevo di non essere una ragazza da relazione e quello era solo uno dei tanti sogni che avrei voluto si realizzasse davvero.
Sorrisi sinceramente vedendo un ragazzo ansioso davanti a me. Accarezzai la copertina e mi ripromisi che da quella stessa sera avrei cominciato a leggerlo.
Ma le cose andarono diversamente.
Un messaggio risvegliò i miei pensieri mentre ero intenta a finire il mio pezzo di piccolo e tondo panino.
Da Sconosciuto: passo a prenderti alle otto e mezza. Zayn.

A Sconosciuto: cos'è? Una minaccia?

Da Zayn: no, ma andiamo in un locale... A dopo.

Sbuffai sapendo già come sarebbe andata finire la serata, sicuramente mio padre incaricò il ragazzo di uscire con me, cosa che odiai al solo pensiero.
Mentre sparecchiavo, o almeno buttavo lo scottex con delle briciole, il citofono squillò ed andai a rispondere sicura che fosse Brooklyn.
-chi è?-
-sono Michael, sei sola?-
-sì, sali-
Il biondo fece di corsa le scale rivelandosi davanti a me proprio come era vestito la mattina, mi abbracciò solamente prima di farsi spazio nell'ingresso di casa. Si guardò intorno prima di girarsi verso di me.
-ti va di sederci?- il suo fare era incerto è preoccupante e subito l'ansia prese possesso del mio corpo e della mia mente, cosa voleva dirmi?
Mi sedetti sul divano con un ginocchio piegato e un piede sotto i glutei, gli feci un semplice cenno con il mento per indicargli di sedersi accanto a me. Vidi la sua figura diventare sempre più grande e mi sentii completamente piccola, anche se in realtà ero ingrassata di molto nell'ultimo periodo.
Appoggiai il mento sul ginocchio e lo lasciai parlare guardandolo negli occhi.
-Allora? Come hai passato il tuo compleanno? Brook mi ha detto che hai preferito non festeggiare molto con la tua famiglia, è successo qualcosa?-
Sospirai ripensando all'incontro con Zayn e al messaggio che mi aveva appena mandato. Poi chiudi gli occhi scuotendo la testa lentamente. Mi venne da piangere ma non lo feci, i miei occhi diventarono lucidi ma decisi di alzare gli occhi ed osservare il soffitto per qualche secondo prima di guardarlo.
-Questa sera devo uscire con un ragazzo conosciuto ieri tramite mio padre, ti basta?-. Lui sorrise semplicemente avvicinandosi. Guardò la mia gamba per qualche secondo indeciso se posare una mano su essa per confortarmi, almeno era quello che fece trasparire. Scosse la testa per poco deciso prima di alzarla verso di me incontrando i miei occhi poco più scuri dei suoi.
-Vuoi che ti aiuti a scegliere cosa mettere?-
Sorrisi di rimando, ero seriamente contenta che Michael avesse deviato il discorso o comunque non avesse insistito con questa storia.

Through the dark// Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora