Capitolo 5- I'm confused.

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(⬆️ questa è Brooklyn)

Venerdì. Finalmente. Non aspettavo altro.
La scuola mi rendeva nervosa. Ecco tutto.
Comunque dovetti andarci, quindi zaino in spalla e aspettai Jaxen davanti casa mia.
Non prestando attenzione a cosa mi succedesse attorno, sentii un rombo di una moto e capii che era arrivato.
"Ciao Jax"
"Ciao Bay, dai salta su" mi porse un casco e salii sulla sua BMW nera opaca.
Quando fummo davanti scuola mi squillò il cellulare, era Brooklyn. La salutai e lei mi chiese subito quando potevamo venire.
"Brook non lo so perché papà ha da fare con il lavoro e io con la scuola"
"Daii, devo anche presentarti quattro persone, sono molto carine"
"Dei ragazzi?"
"Ovvio"
Ci salutammo e attaccammo.
Anche io non vedevo l'ora di andare a Sydney ma qui stavo finalmente per farmi una vita e... I miei pensieri vennero interrotti da un abbraccio, che non apprezzai, di Bethany.
"Hei hei, va bene" e la staccai. Salutai anche Tom, Isabelle e Liam che erano con lei e, insieme, ci dirigemmo verso l'entrata della scuola. Poi ognuno nella propria classe.
Decisi di fare la prima ora (inglese) e poi sarei uscita, non mi andava molto di stare a scuola, capitemi.
La professoressa interrogò, fortunatamente non me e io mi feci i cazzi miei per tutta l'ora. Appena suonò chiesi alla professoressa di andare in bagno ma, come avevo già fatto altre volte, uscii senza farmi scoprire.
Passai il resto della giornata in un parco vicino casa mia leggendo un libro e fumando le mie amate Winfield quando Jaxen mi chiamo, era circa mezzogiorno:
"Hei ma dove sei?"
"Non mi andava di stare a scuola..." Gli dissi l'indirizzo di dove ero e in poco tempo mi raggiunse.
Ci salutammo con un bacio sulla guancia e cominciammo a camminare insieme lungo un viale. Parliamo del più e del meno, della scuola e tutto e poi...
"Sei fidanzata?"
"No, tu?"
"No"
Ci fermammo ad un parco più lontano da quello precedente continuando a parlare del più e del meno fino a quando Jaxen mi tirò a sè e fece sfiorare le nostre labbra, a quel punto le incollai insieme ed esse presero a muoversi irregolarmente.
Non sentivo assolutamente nulla, ma mi piaceva. Non volevo innamorarmi di lui.
Quindi andava bene.
Quando ci staccammo decidemmo che era ora di andare a casa mia per vederci anche con gli altri.
Pov's Brooklyn
"Dai Ash smettila di rompere, mia sorella arriverà tra poco"
"Come faccio a fidarmi?"
Il riccio non la smetteva, avevo avvisato il mio gruppo di università che sarebbe arrivata nel giro di pochi giorni e tutti erano impazienti di vederla, a parte Michael.
Era da tanto che non ci vedevamo, troppo. A 18 anni lasciai Melbourne per andare a studiare a Sydney e poi la situazione familiare in cui ci trovavamo non era delle migliori, avevo bisogno di staccare.

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Ecco a voi il nuovo capitolo.
Spero vi piaccia ❤️

Through the dark// Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora