II Capitolo

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19 febbraio 2015
È passata una settimana da quando non c'è più. Tutto mi sembra così diverso e dentro di me il dolore continua a crescere. Sono le 5:35 e io penso ancora a quel posto... Quel' enorme quercia, la nuova casa della mamma. Un brivido mi percorre tutto il corpo ogni volta che ci penso.
6:50
Mancano ancora 10 minuti al suono della sveglia e sinceramente non ho voglia di alzarti, ma sopratutto non voglio vedere i miei amici. Sicuramente mi 'consoleranno' dicendomi: "Andrà tutto bene" oppure "Passerà col tempo" o ancora "Sarà sempre nel tuo cuore".
7:00
Quel rumore invase le mie orecchie. Ho sempre odiato le sveglie, più suonavano e più non avevo voglia di alzarmi dal letto. Scesi in cucina, papà preparava la colazione invece Liam stava ancora dormendo. Proprio nel momento in cui mi sedetti al tavolo papà mi disse: -"Buongiorno piccola mia, tutto a posto? Dormito bene?" .
~"Buongiorno , si papà tutto a posto...".
(BUGIA! Non avevo dormito per niente, per fortuna esiste il correttore che nasconde un' po le occhiaie).
- Sicura?... Se vuoi dirmi qualunque cosa, sono qui. Ti ascolto.
~ Tranquillo papà, è tutto Okey...
Mi diede un bacio sulla fronte e cominciai a mangiare. Mhmm papà è un bravissimo cuoco, mi piace molto la sua cucina. È l' unica cosa che mi ha rallegrato stamattina. Ad un tratto sentii dei rumori provenire dalle scale, sembrava che fosse caduto un elefante e invece era solo Liam che ovviamente scendeva le scale facendo il più rumore possibile.
•"Buongiorno, scusate il ritardo è che la sveglia non è suonata! Mi sono perso qualcosa?"
~"Oh scusa , mi sono mangiata tutte le crêpes che ha fatto papà"
•"Cosa?! Non me ne hai lasciata nemmeno una?"
-"Dai Angela non prendere in giro tuo fratello, tranquillo Liam ce n'è anche per te. Però muoviti tra poco devi andare a scuola".
~"Beh io intanto vado, mi sono messa d'accordo con Sofia di vederci all' entrata della scuola".
-" Ok, allora ci vediamo dopo , ciao".
7:35
Stavo camminando con le cuffie nelle orecchie quando vidi una signora che portava sua figlia a scuola. Cercai di trattenere le lacrime e continuare a camminare ma ne vidi altre che andavano con i loro figli.
7:45
Sono arrivata all' entrata della scuola e sono imbarazzata a vedere tutti questi ragazzi. Li vedo ogni giorno e adesso è come se fossero degli estranei. Mi hanno squadrata dai piedi alla testa e non sapevo cosa fare... Qualcuno stava urlando dietro di me "Angela sono qui!" . Uff era Sofia per fortuna , le feci un saluto e lei mi raggiunse.
-"Angela, sono contenta di vederti, come stai?"
~"Ciao Sofia, tutto bene, penso..".
-"Ah mi sei mancata moltissimo la scorsa settimana, era tutto noioso senza di te!"
~" Haha, lo prendo come un complimento".
Ci siamo avviate verso la segreteria didattica per avvisare la mia assenza quando mi ritrovai la porta in faccia.
"Ahi" urlai. Il mio naso, che male. Guardai chi era stato il cretino ad aprire la porta così in fretta. Vidi solo degli occhi verdi.

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