XIII Capitolo

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~"Come usciamo adesso?".
-"Aspettiamo che ritorni a casa tuo fratello...".
~"Si grazie lui ritorna a casa tra un ora!Cosa faremo in tutto quel tempo?".
-"Ci sederemo e aspetteremo con calma l' arrivo di Liam. Intanto abbiamo cibo a volontà quindi non possiamo morire di fame haha".
~"Siamo rinchiusi e tu mi dici di stare calma e che abbiamo cibo a volontà?".
-"A cosa ti serve agitarti? A niente! Dai ti prego... Siediti qua con me intanto possiamo parlare... Ovviamente se vuoi".
~"Si perché no... Va bene".
-"Allora parlami di te".
~"Beh mi chiamo Angela, ho 17 anni e vivo con mio padre e mio fratello...".
-"No no no, questo lo so già intendevo qualcosa di più intimo tipo il tuo cantante preferito o film...".
~"Mhmm... Sinceramente non ho un cantante preferito. Mi piace la musica pop e classica. So suonare infatti il pianoforte! Quando sono nervosa o stanca mi metto a suonare qualche brano così mi calmo. Film preferito... Mi piacciono i film d' avventura, horror, comici... Oh anche d'azione. Tu invece?".
-"Haha quasi tutto quello che hai detto tu. A parte il fatto che io non suono il pianoforte ma la batteria!".
~"Hahaha sul serio?! Che bello possiamo formare un gruppo haha".
-"Haha si! Comunque adesso che ci penso non ho mai visto tua mamma".
Mi sembrò di essere stata pugnalata allo stomaco perché quella parola mi faceva tornare in mente brutti ricordi.
Sentii una lacrima scendermi lungo la guancia, non riuscivo a parlare era come se avessi un nodo alla gola! Mi alzai immediatamente voltandomi verso la porta.
-"Ei, cosa è successo? Ho detto qualcosa di sbagliato?".
Mi raggiunse e appoggiò la mano sulla mia spalla cercando di girarmi verso di lui ma non volevo.
~"Lasciami stare! Non toccarmi!".
-"Perché piangi? I tuoi sono separati?".
~"Perché mia mamma... Lei è morta!".
-"Oh mio dio... Non lo sapevo scusa".
Continuavo a piangere, non smettevo più. Ad un tratto mi strinse forte da dietro sussurrandomi all' orecchio
-"Sei importante per me, ogni giorno muoio dalla voglia di vedere i tuoi occhi. Se un giorno ti accadesse qualcosa di brutto non saprei cosa fare, come potrei vivere senza guardare il tuo bellissimo sorriso".
Cominciò a piangere però continuò a parlare: "Sei una delle poche persone che mi capiscono e mi dispiace ma non ti lascerò andare via da me".
A quelle parole lo strinsi ancora più forte, volevo solo che questo momento non finisse più ma ad un tratto sentii qualcuno entrare in casa. Forse Liam era già arrivato. Mi staccai da Amedeo e cominciai ad urlare per farmi sentire.
~"Liam aiuto! Sono in ripostiglio!".
Niente, nessuno arrivava. Pensavo di essermi sbagliata quando la porta si aprì e feci un respiro di sollievo.
•"Cosa ci fate voi due qui?".
~"La porta si è chiusa e l' unico modo per aprirla è dall' esterno!".
•"Amedeo? Tu cosa ci fai con mia sorella?".
-"Stava male... Dopo scuola sono venuto a trovarla".
•"Si sì me l' ha detto papà che si è sentita poco bene...Ah diamine andiamo in soggiorno che è meglio!".
Arrivati io e Amedeo ci sedemmo sul sofà invece Liam sulla poltrona.
•"Forza parlate, cosa è successo?".
~"Beh a scuola mi sono sentita male e il prof ha chiamato papà che mi ha riportata a casa".
•"Perché lui è venuto qua?".
-"Te L' ho già detto...".
~"Liam smettila, è venuto solamente a vedere se stavo bene o meno! Tu invece che hai finito scuola prima sei andato subito a farti un giro con i tuoi amici! E papà ti ha anche detto che sto male".
•"Angela... Io".
~"Smettila!".
Me ne andai furiosa in camera mia. Chiusi la porta a chiave e mi distesi sul letto. Ah quanto mi dava fastidio quando faceva così! E in più cominciai anche a starnutire. Solo questo ci mancava. Qualcuno cerco di aprire la porta della mia camera ma era chiusa a chiave.
•"Angela! Apri ti prego".
~"Vattene via subito! Lasciami in pace".
•"Dai voglio parlarti. Ti prego!".
Me ne restai in silenzio. Non volevo aprirgli e nemmeno parlare con lui.
•"Prima di andarmene voglio dirti che Amedeo se n'è andato... Se vuoi parlare sono di sotto...".
Dopo questo non sentii più nulla. Finalmente silenzio! Decisi di andare a farmi una bella doccia così dopo potevo mettermi subito il pigiama.

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