XVII Capitolo

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-"Ciao Elisa".
•"Ciao Lollo!". Disse girandosi verso di noi.
•"E tu sei...?".
~"Oh io mi chiamo Angela piacere di conoscerti".
•"Io sono Elisa, la sorella maggiore di Lorenzo, anche per me è un piacere conoscerti". Disse avvicinandosi a me e poi abbracciandomi.
•"In bocca al lupo con mio fratello!".
-"Cosa hai detto?".
•"Niente! Haha dai venite che mangiamo. Sarete sicuramente affamati".
-"Vado a cambiarmi... Puoi fare compagnia a Angela?".
•"Che domande?! Certo! Dai tesoro vieni che ti mostro il resto della casa".
Mi afferrò il braccio e mi trascinò in soggiorno. Era una stanza enorme in stile abbastanza moderno illuminata dalla luce che entrava attraverso la porta in fondo. Dopodiché mi fece vedere la cucina e il bagno ma la camera che mi affascinò di più fu la biblioteca. Essa non era molto grande però aveva un' enorme quantità di libri. Sugli scaffali c'erano tanti libri di ogni tipo e di ogni epoca. Dai più antichi ai più moderni. Al centro c'era un mappamondo in legno. Mi avvicinai per leggere i titoli dei libri.
•"Ti piace leggere?".
~"Si, mi piace moltissimo".
•"Beh se vuoi puoi prendere un libro in prestito e poi restituirlo haha".
~"Dici sul serio? Aw grazie mille".
•"Haha prego... Comunque parlando di Lorenzo devi sapere una cosa...".
~"Si certo dimmi".
•"Vedi lui in...". Fu interrotta da Lorenzo
-"Eccomi andiamo a mangiare? Cosa ci fate in biblioteca?".
•"Oh beh Angela voleva vederla quindi...".
-"Ah capito... Beh andiamo" mi prese per il braccio e mi portò in cucina.
Chissà cosa voleva dirmi Elisa prima... Non ci pensai più di tanto quindi decisi di lasciar perdere!
Mentre stavamo mangiando sentimmo la porta aprirsi, davanti a noi si fermarono due signori. Penso siano i genitori di Lorenzo e Elisa.
"Ciao mamma ciao papà" dissero in coro i due fratelli.
'Ciao ragazzi' risposero i due.
~"Buonasera signori, mi chiamo Angela e sono un' amica di vostro figlio".
<"Oh cara, non c'è bisogno che mi chiami signora, Sara va più che bene".
~"Haha va bene sign... Cioè volevo dire Sara".
•"Mamma, papà siete venuti in tempo per mangiare con noi. Dai sedetevi".
>"Scusate ragazzi io devo andare a finire una cosa per il lavoro dopo vengo. Ah piacere di conoscerti Angela".
~"Anche per me".
•"Ma papà...".
>"Scusami tesoro ma ho tanto da fare, dopo passiamo del tempo insieme va bene?".
•"Si Okey...".
A quanto pare il padre di Lorenzo era veramente tanto indaffarato col lavoro.
>"Mi dispiace ragazzi... Sarà per la prossima volta... Comunque Lorenzo, dove hai incontrato questa bellissima ragazza?".
-"Mamma... Smettila".
>"Haha e perché? Stai dicendo che è brutta?".
-"No no, Angela giuro che penso che sei la ragazza più bella che abbia mai visto!".
>"HAA te l'ho fatto dire!".
-"MAMMA!!!".
•"Dai mamma, l'hai fatto arrossire. Povero Lollo!".
>"Va bene. Allora Angela anche tu nella stessa scuola di Lorenzo ed Elisa?".
~"Si sono in quarta come Lorenzo però non siamo nella stessa classe".
>"E dopo il liceo vorresti andare all' università?".
~"Certamente è il mio sogno frequentare l'università!".
>"Cosa ti interesserebbe fare da grande?".
~"Beh ammiro la medicina però mi piace anche la politica. In ogni caso voglio fare un lavoro in cui posso aiutare la gente!".
>"Oh che bello. Hai un grande cuore! Spero che ce la farai a raggiungere i tuoi obiettivi".
~"Grazie mille Sara. Beh sono le 17 io dovrei andare".
>"Sta piovendo al di rotto, Lorenzo la accompagni tu?".
-"Si certo! Andiamo dai".
>"È stato bello conoscerti! Quando vuoi vieni di nuovo".
•"Ciao Angela".
~"Ciao e grazie mille alla prossima".
Mi abbracciarono e poi seguii Lorenzo. Stavamo scendendo in una specie di scantinato. Seguiva un lunghissimo corridoio che alla fine aveva una porta.
Sorpassata la porta capii che eravamo arrivati nel garage.
~"Wow che strada che fate per arrivare nel garage haha e poi da quando hai la patente per la macchina?".
-"Beh me la sono fatta 1 mese fa circa. Ho compiuto 18 anni a febbraio".
~"Ah ho capito. Beato te!".
-"Haha già! Dai andiamo".
Mi aprii la porta e mi sedetti. Poi mi raggiunse anche lui, accese la macchina e parti. Accesse la radio e rimase in silenzio per cinque minuti.
Quel silenzio mi dava fastidio quindi decisi di parlare io per prima.
~"Allora... Hai mai avuto la ragazza?". Mi pentii di quella domanda! Perché proprio questa gli dovevo fare.
-"Oh certo che sì! Tutte però puttane haha".
~"Haha.. Perché?".
-"Ho avuto due tre fidanzate, la prima mi ha lasciato perché amava un altro, la seconda mi stava tradendo con un ragazzo quindi L' ho lasciata io".
~"E la terza?".
Rimase come scioccato, non sapeva cosa dire.
-"B-beh la terza... Non mi piaceva".
~"Ah Okey...".
Mhmm sembrava che tra tutte le sue ragazze la terza avesse una grande importanza nella sua vita. Chissà cos'era successo. Non volevo chiederglielo quindi lasciai stare.
-"Tu e Amedeo invece?".
~"Ah ti prego non parlarmi di lui per favore".
-"Cosa ti ha fatto?".
~"Mah non so, mi ha dato la colpa di averlo preso in giro , di averlo sputtanato a qualcuno. Si è arrabbiato e non mi parla più. In compenso parla con una ragazza che odio e che anche lui odiava".
-"Mhmm che strano... Sicura di non aver detto niente di brutto?".
~"Sicurissima... Non so che dire guarda".
-"Mi dispiace, il tuo futuro ragazzo si prenderà cura di te e non lascerà a nessuno di ferire i tuoi sentimenti".
~"Haha come mai così convinto?".
-"Beh... Me lo sento!".
~"Futuro indovino haha".
-"Eh beh cosa pensavi? Haha".
~"Casa mia è quella".
Si fermò e mi fece scendere. Notai che uscì per primo lui e mi aprì la porta. Si tolse la giacca in modo da coprirci la testa. Mi teneva stretta a se e questo mi piaceva molto.
~"Grazie del passaggio ci vediamo a scuola".
-"Certo! A domani... Però prima devo fare una cosa".
~"Cioè?".
-"Questo!". Mi abbracciò e strinse a se.
Era così bello sentire tutto il suo calore. Il suo petto premere il mio e le sue braccia stringermi forte.

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