XXIII Capitolo

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~"Tu...".
•"Hey...".
Ci guardavamo negli occhi ma facevamo fatica a trovare le giuste parole per parlarci.
•"B-beh... Entri?".
~"Si... Lorenzo?".
-"Eccomi! Ailò che ci fai qui?".
•"Sono venuto a pranzare con un' amico...".
-"Ah che bello, vi unite a noi?".
Amedeo mi guardò come se volesse il mio permesso.
~"Andiamo a ordinare, ho tanta fame!".
-"La mia golosona, eh va bene! Andiamo su, Amedeo ci vediamo".
Corsi subito a cercare un tavolo libero solo per me e Lorenzo, non volevo avere Amedeo nei paraggi.
-"Cos'è tutta questa fretta? Haha...".
~"Niente, hai ordinato?".
-"Si... Però ora devo aspettare la fila".
~"Se vuoi vado io, tu intanto tienimi il posto".
-"Okey".
Aspettavo la fila, quando ad un tratto qualcuno mi toccò per i fianchi. Presi tanta paura, mi girai per vedere chi fosse.
~"JACK! CAVOLO SEI IDIOTA?".
•"Hey bellissima! Scusa, ma non mi abbracci?.
~"Vieni qui Coglione!".
Lo abbracciai più forte che potevo. Notai che Amedeo ci stava guardando, sinceramente lo ignorai e strinsi ancora più forte Jack. Quando mi staccai gli diedi un bacio sulla guancia.
•"Hey, cos'è tutta questa felicità?".
~"Sono contenta di vederti! Sei il mio migliore amico e...".
•"Ti voglio bene!". Disse stringendomi la mano.
Sorrisi senza dire niente.
*"NUMERO 58?".
~"Mio! Grazie. Allora ti unisci a noi?".
•"Si perché no? Dove siete seduti tu e Lorenzo?".
~"Come sai che sono con lui?".
•"Haha non avevo dubbi... Boh sono il tuo migliore amico...".
~"Haha, comunque siamo seduti là, in fondo a destra. Raggiungici quando finisci".
•"Certo, arrivo tra poco".
Tornai da Lorenzo e cominciammo a mangiare. Gli rubai qualche patatina e dopo 5 minuti ci raggiunse anche Jack.
-"Hey bello, che ci fai?".
•"Beh, sono venuto a mangiare, suppongo".
-"Haha, ma noo. Dici sul serio?".
~"Ragazzi vado un' attimo in bagno ok?".
-"Si certo, in tanto noi parleremo di cose da maschi".
Gli feci una smorfia e me andai in un corridoio che portava al bagno. Avevo mal di testa quindi mi sciacquai un po' il viso per rinfrescarmi. Dopo essermi sentita meglio decisi di ritornare ma quando aprii la porta qualcuno mi prese per il braccio tappandomi la bocca. Mi fece entrare nel bagno dei maschi e mi sbatté contro il muro. Ero molto confusa, l' unica cosa che riuscivo a sentire era il brivido che mi percorreva la schiena. Alzai gli occhi per vedere il ragazzo, ma non capivo chi fosse perché aveva appoggiato le mani al muro e guardava in basso.
~"Chi sei tu? Cosa vuoi da me?". Dissi spaventata.
Dalla sua bocca non uscì nessuna parola quindi gli rifeci la domanda. Ma niente, continuava a stare in silenzio.
~"Mi hai sentito? Rispondi!".
Sbuffò
-"Secondo te? Chi vuoi che sia?".
~"Tu... Lasciami subito". Cominciai ad agitare le braccia, ma era più forte di me.
-"Sta ferma, voglio solo parlarti!".
~"Ah sì? Beh io no! E poi di cosa dovremo parlare?".
-"Lo sai".
~"Se la smetti di stringermi le braccia, parlo con te".
-"Si, scusa...".
~"Ah, grazie al cielo. Cosa vuoi?".
Per un momento rimase in silenzio. Poi però mi guardò negli occhi e cominciò a parlare".
-"Perché hai detto tutte quelle cose brutte su di me?".
~"Cosa avrei detto riguardo a te?".
-"Beh non so tipo che mi odi, che sono la peggior persona che tu abbia mai conosciuto".
~"Ma... Quando l' ho mai detto?!".
-"Non fare la finta tonta! So che l'hai detto a Sofia e Luna".
~"Smettila di urlarmi contro! Non so di che cosa stai parlando quindi lasciami stare!".
-"Ah no, mi dispiace ma ora che sei qui non ti lascio".
~"Cosa vuoi da me allora?".
-"Se non hai mai detto tutte queste cose, cosa pensi di me?".
Lo guardai e poi per imbarazzo arrossì e spostai lo sguardo verso il basso.
-"Allora".
~"B-beh...".
-"Dillo".
~"Ti amo Okey?!".
-"Cosa?".
~"Ho detto che ti amo, anche se mi hai fatto del male, continuo a provare un sentimento forte nei tuoi confronti! Mi fa molto male però che ci posso fare".
-"Oh mio dio... T-tu mi ami... Che stupido, veramente, ho fatto una cazzata".
~"Ad un tratto ti sei arrabbiato con me, senza che capissi il motivo... Giuro che ci sono rimasta molto male".
Una lacrima gli scese lungo la guancia.
-"Io... Luna e quel' altra... Mi hanno ingannato, e anche te! Ci hanno fatto litigare a posta. Ne sono certo. E io prima di chiederti la verità, per la rabbia mi sono arreso e ti ho fatto soffrire... Scusa!".
~"No, ti prego. Shh è tutto Okey". Misi le mie mani sulle sue guance
-"È colpa mia! Sono un disastro!".
~"Smettila, non è vero! Cominciai a piangere anch'io.
Ad un tratto si avvicinò a me e mi baciò.

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