XXVIII Capitolo

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1 maggio
Ora mai si stava avvicinando giugno e il caldo si faceva sempre più sentire. Le giornate erano molto belle; niente pioggia, niente vento; solo un bellissimo sole. Purtroppo anche se non volevo era arrivato il giorno di salutare anche Elisa e i suoi genitori.
Erano le 10:30 circa e stavo facendo colazione con Liam e papà quando ad un tratto sentì un clacson provenire da fuori. Mi affacciai alla finestra per vedere chi fosse e riconobbi subito che erano loro. Uscì fuori e facendomi aiutare da Liam andai ad abbracciare Elisa.
~"Buon giorno a tutti... Come state?"
-"Ciao Angela, beh... Anche se sono passate già due settimane... Non siamo abituati ad essere in tre"
~"Oddio mi dispiace... Quanto vi capisco, è stato lo stesso per me, papà e Liam quando la mamma è morta..."
•"Ci dispiace molto" disse la mamma di Lorenzo e Elisa.
~"Allora, tornerete a farci visita avvolte?"
•"Si certo, la casa non la vendiamo... Verremo per le vacanze o comunque quando abbiamo tempo, ah sì Angela... Vorrei lasciare le chiare in custodia a te"
~"Oh a me? No no la prego, le tenga lei"
•"Ci fidiamo di te e poi potresti passare ogni domenica o quando vuoi, giusto per dare una controllata e aprire le finestre per far arieggiare"
~"Beh... Va bene me le dia"
•"Grazie è molto importante per noi"
~"Si figuri, lo farò con molto piacere"
I genitori di Elisa entrarono in casa mia per salutare papà intanto io e Liam restammo fuori a parlare con Elisa.
-"Angela, quando passi a casa mia... Vai nella camera di Lorenzo..."
~"Perché?"
-"Beh... Ci sono delle foto e lettere che ti ha sempre voluto scrivere ma non ha avuto il coraggio di mandartele... Magari cerca un po' tra i cassonetti e troverai sicuramente qualcosa"
~"Emm... Grazie"
-"Se ti interessa ovviamente... Comunque Liam... Beh tu... Mi mancherai molto"
Liam cominciò a guardarla negli occhi e senza dire una parola si avvicinò a lei e la baciò. Io girai la testa perché mi sentivo un po' in imbarazzo.
-"Mi mancherete moltissimo... Però verrò a trovarvi e vi scriverò qualche lettera per dirvi come mi trovo a Londra"
~"Certo, tranquilla... Mancherai moltissimo anche a noi"
Arrivarono i genitori di Elisa. Ci salutammo tutti un' altra volta e alla fine partirono. Rimasi lì, seduta sulla mia sedia, a fissare quella macchina che piano piano si allontanava, fino a quando scomparve. Ritornai in casa e andai a finire i compiti.
Le ore passavano e per quanto cercavo di concentrarmi, la mia mente pensava ad altro. Anzi a lui... Ad un tratto cominciai a sentirmi male. Nodi alla gola, pugni nello stomaco, lacrime cominciare a scendermi lungo il viso... Tutto quello che avevo cercato di tenere dentro me stessa. La mia mente era piena di ricordi e più ci pensavo, peggio era. I miei singhiozzi cominciarono a trasformarsi in urla, le lacrime per un attimo finirono ma il senso di colpa aumentava.
L' ho ucciso io! Non la velocità... Io... È colpa mia se lui ora non c'è più e non posso nemmeno rimediare all' errore che ho commesso!
-"Ei cosa sta succedendo?" Disse Liam avvicinandosi a me.
-"Stai male?"
Non dissi niente, non c'è la facevo a parlare. L' unica cosa che riuscivo a fare era piangere e continuare a ricordare lui.
-"Angela Basta! Stai cominciando a preoccuparmi"
~"Scusa... È che, mi manca! Lo voglio qui! Vicino a me"
-"Oh mio dio... Vieni qui" mi strinse al suo petto e non disse più niente .
Un po' mi calmai però avevo ancora la sensazione di essere pugnalata nel petto.
~"Ti prego... Chiama Amedeo"
-"Okey, tu però va a lavarti il viso"
~"Si..."
Liam chiamò Amedeo e gli disse di venire urgentemente a casa nostra perché avevo bisogno di lui. Dopo dieci minuti dalla chiamata il campanello suonò.
Andai ad aprire ed ecco che quei occhi verdi invasero i miei. Mi sembrò di essere completamente in un altro mondo. Una specie di posto magico dove c'eravamo solo io e lui. Non resistetti, lo abbracciai subito.
•"Cucciola, sono qui stai tranquilla"
~"I-io..."
-"Shh... È tutto Okey. Starò con te oggi va bene?"
~"Okey"
16:45
Ero in soggiorno, sdraiata sul divano con Amedeo. Mentre stavamo mangiando pop corn, guardavamo un film. Sentire il calore del suo corpo, il suo profumo... Era la cosa più bella che mi potesse mai capitare. Avevo appoggiato la mia testa sul suo petto e lui mi aveva stretto la mano destra, mentre l' altra era appoggiata sulla mia pancia. Nessuno dei due parlava, infatti il silenzio mi preoccupava... Ma ad un tratto Amedeo si staccò da me e si mise seduto. Non capivo cosa stava succedendo quindi lo guardai pensierosa.
~"C'è qualcosa che non va?"
-"No tranquilla... È che devo farti una domanda... Posso?"
~"Si certo, dimmi!"
-"Lorenzo... Lo amavi veramente?"
Mi sorpresero le sue parole, perché voleva saperlo?
~"Si... Perché?"
-"Quindi non ti sei messa con lui solo per dimenticarmi?"
~"Amedeo! Come puoi dire una cosa del genere? Io lo amavo, stop!"
-"Scusa... Non volevo dire questo... Che stupido!"
Rimasi mi in silenzio per qualche minuto e poi decidi di intervenire io.
~"Senti... Tu mi hai fatto troppo male qualche mese fa. Quando mi hai lasciata solo perché credevi di più nelle bugie di Luna e quel' altra mi sono sentita male... Però Lorenzo mi è stato vicino e conoscendolo ho capito che era un bravo ragazzo! È non lo stronzo che pensavo. Dopo averlo conosciuto meglio mi sono messa con lui, e non il giorno dopo che mi sono lasciata con te..."
-"Mi dispiace, so che sono stato uno stronzo però ti prego... Dammi un' altra possibilità"
~"Accetto le tue scuse ma... Non posso mettermi con te"
Mi guardò come se mi stesse chiedendo il motivo. Notai che se ne stava zitto quindi gli dissi il motivo
~"Perché... So che rimarrò di nuovo da sola. Anche se adesso dici che non mi lascerai mai... Un giorno te ne andrai e io ci rimarrò male"

"How deep is your love?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora