Capitolo 42

4.5K 373 155
                                    

Pov Sophia

Una mano si posa sulla mia spalla, e mi aspetto di sentire a breve la voce roca del mio ragazzo.

"Stai bene?"

Mi volto di scatto verso la persona alle mie spalle e sono sorpresa di trovarmi davanti un paio di occhi scuri e non azzurri.

Senza che dica nulla, Imma si siede accanto a me e incrocia le gambe avanti a se.

"Si sto bene, solo un pò..."

"Scossa? Ti capisco. Sarebbe strano il contrario" finisce la frase per me rivolgendomi un sorriso sincero.

A prima impatto non si direbbe, ma se la si osserva per bene il suo viso ha dei dettagli che rimandano vagamente a Genn.

"Si"affermo impacciatamente mentre porto le ginocchia al petto e appoggio la testa su di esse.

"Ti chiedo scusa per lei. Probabimente adesso si starà scannando con Genn, come sempre" sospira pesantemante e capisco dalla sua espressione che la cosa non è affatto nuova.

"Mi dispiace, non volevo rovinarvi il clima familiare.." sussurro abbassando lo sguardo sui suoi piedi che sta facendo oscillare piano.

"Non ti devi assolutamente sentire in colpa. Le cose fra Genn e la mamma non vanno bene da......un pò" ho capito perfettamente cosa aveva intenzione di dire.

"Da quando è morta Lily"non ho bisogno di chiedere, so esattamente che si riferiva a questo.

"Beh, sai, la mamma si era affezionata tantissimo a quella ragazza. Passava praticamente ogni giorno qui a casa"

Sento lo stomaco contorcersi e farsi appezzi.
Posso solo immaginare il dolore che abbiano provato tutti quanti il giorno della disgrazia.

Non sarò mai in grado di prendere quel posto.

"Da quel dannato giorno, il rapporto con Genn è decisamente cambiato.
Lei non faceva altro che dargli la colpa della morte di Lily"

Ascolto in silenzio il discorso, limitandomi ad annuire di tanto in tanto.

"Ovviamente lui non ne aveva colpa, insomma era un ragazzino! Lo è tutt'ora, e si sa che a quest'età ci si vuole solo divertire!
Mi sembra così stupido dargli la colpa"

Sento gli occhi pungermi e sono sicura che a breve scoppierò a piangere come una bambina.

"Io, Amelia e anche il papà abbiamo provato a farla ragionare, ma lei è così ostile. Ha passato un anno in depressione trascinandoci dentro anche Genn.
Per colpa sua si è autoconvinto che è stata lui la causa della morte di Lily"

"Ecco il perchè dello strizzacervelli" affermo asciugandomi una lacrima che mi ha rigato il viso.

"Ecco il perchè dello strizzacervelli"continua confermando la mia ipotesi "Ed è per questo che Genn non viene più quasi mai qui.
Ovviamente la situazione è migliorata a distanza di due anni ed ora riescono a scambiarsi qualche parola in modo civile, o almeno, fino a poco fa"

Sento nuovamente la porta di casa aprirsi e sia io che Imma ci voltiamo indietro.

Questa volta è Genn.
Ha gli occhi pieni di rabbia e quando ci vede li per terra si passa frenetico una mano fra i capelli.

"Vi lascio soli"mi sussurra Imma prima di lasciarmi un bacio sulla guancia.

La osservo alzarsi e passare vicino a Genn, abbracciandolo prima di entrare dentro e chiudersi la porta alle spalle.

Genn mi sta guardando negli occhi, e da come il suo petto si alza e si abbassa velocemente capisco che non è tranquillo.

"Sophia non devi starla a sentire" dice venendo verso di me mentre si alza la cerniera della felpa.

Arriva al mio fianco e si siede nel punto dove un minuto fa era seduta Imma.

"Ti prego, non devi starla a sentire. Non fare il mio stesso errore." Ha la testa abbassata e la voce è piu spezzata del solito.

Gazie ad Imma so esattamente a cosa si riferisce.

"Ti scongiuro" quando punta i suoi occhi nei miei capisco che sta piangendo.
Degli occhi così belli non dovrebbero mai sporcarsi di lacrime inutili.

Mi fa una tenerezza tale vederlo così.

"Genn io..."non mi lascia finire di parlare che sento le sue mani premere sulle mie guance e la sua fronte appoggiarsi alla mia.

"Dimmi che non mi lascerai mai" credo che il mio cuore non fosse preparato ad una frase del genere.

Prendere a battere fortissimo e sento le cosidette farfalle nell stomaco.
Ecco di cosa parla la gente.
Credo di non averle mai sentite con Andrea.

Posso conoscerlo quanto mi pare, ma lui sarà sempre pronto a sorprendermi.

"Non vado da nessuna parte" affermo accarezzandogli i capelli dolcemente.

Sento il suo respiro sulle labbra e non posso fare a meno di guardarle desiderosa.

Ne ho bisogno, e dal modo in cui si inumidisce le sue posso affermare che è lo stesso per lui.

Curva piano la testa di lato facendo sfiorare i nostri nasi, lasciandomi un piccolo bacio stampo seguito immediatamente da un altro più intenso.

Le mie mani finiscono sull'orlo della sua felpa e lo tiro più forte verso di me.

Abbasso le ginocchia e gli permetto di avvicinarsi ancora di più.

Quando si allontana per prendere fianto riesco a percepire che è più tranquillo di prima.

Ha paura di perdermi.

Ma non ha capito che non sarà di certo una madre troppo invadente a divermi da lui.

La lieve luce artificiale dei lampioni del giardino gli illumina il viso, e non posso fare a meno di pensare a quanto io sia fortunata ad averlo con me.

Con la manica della mia felpa gli pulisco il residuo delle lacrime che ha versato poco fa e sul suo volto compare un sorriso lieve.

"Grazie" sussurra seguendo ogni mio movimento.

"Ma di cosa scemone, grazie a te per avermi difeso prima" mi scruta senza parlare per qualche attimo prima di portare le mie braccia intorno al suo collo e stringermi in un tenero abbraccio.

Vorrei avere il coraggio di dirgli ciò che sento, ma mi sembra così affrettato dirgli che lo amo.

Perchè si, è quello che sento.

"Cosa hai detto a tua madre quando sono scappata fuori?"chiedo sciogliendo l'abbraccio

"Che è una stronza, e non si deve permettere di trattarti così"

"Genn, è sempre tua madre" dico scuotendo il capo piano, divertita leggermente dalle parole che ha usato

"Non me ne importa nulla, solo io posso stuzzicarti"

"Ah si?" Alzo un sopracciglio fingendomi offesa

"Si"conferma con un ghigno

"Stai attento, o ti faccio dormire per terra"affermo alzandomi in piedi facendolo scoppiare a ridere

*********************
Eeeeeeeeila.

Questo capitolo lo sto scrivendo da un'ora e non ho tempo di rivederlo quindi mi scuso per eventuali errori.

Stamattina la storia era #12 in fanfiction e davvero è stato un bellissimo risveglio!

Vi adoro e grazie di tutto,

A presto

Xx





Runaway ||Genn Butch||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora