Capitolo 51

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Pov Sophia

"GENN!"Urlo coprendomi la bocca con le mani subito dopo

Per fortuna non è che sia chissà quanto forte, ma il colpo che sferra deciso fa indietreggiare Antonio di qualche passo.

Si tocca la mascella e guarda il biondo sconvolto che invece gli sta lanciando delle occhiate glaciali senza mai voltarsi verso di me.

"GENN, SEI IMPAZZITO?" Continuo ad urlare avvicinandomi ai due spingendolo per attirare la sua attenzione.
Subito dopo prendo il volto di Antonio fra le mani per assicurarmi che stia bene.

"Io impazzito? Tu che cazzo ci fai qui con lui!?" Risponde a tono mentre Antonio mi fa cenno che è tutto okay prima di avvicinarsi al lavello e sputarci dentro un misto fra sangue e saliva

"Ti sembra un motivo valido per tirare un pugno ad un tuo amico?"

"Beh si! Insomma mi sveglio e non ci sei, nessuno ti ha visto uscire, corro come un pazzo per cercarti e ti trovo da sola in casa con lui, ho ben più di un motivo!"

Nessuno mi ha visto uscire?
Come immaginavo non sa assolutamente nulla..

"Hai chiesto a tua madre?" Chiedo mentre Antonio torna ad affiancarmi con le braccia incrociate

"Che c'entra mia madre ora?" Genn corruccia la fronte e mi guarda con sguardo stranito

Scuoto la testa accennando un sorriso per il nervosismo, tutto ciò mi sembra così comico.

"C'entra eccome visto che è il motivo per cui me ne sono andata"rispondo semplicemente mentre un misto di stupore e rimorso compare sul suo viso

"Cosa è successo?"

"Beh avresti potuto chiedermelo prima di fare pazzie!!" Il fatto che non sapeva nulla non giustifica assolutamente la sua azione di pochi secondi fa

"Sei un coglione, dovevi avvisarmi!" dice rivolto ad Antonio che sta assistendo ad una bella litigata in diretta. Mi dispiace per la situazione in cui si è cacciato per colpa mia..

"No Genn, il coglione sei tu! Smettila di essere così impulsivo!" Rispondo prima che Antonio riesca ad aprire bocca

"Sei tu che mi fai diventare impulsivo!!"

"Ma si, ora dammi anche la colpa!"

Ci stiamo urlando contro come due bambini, il tutto davanti ad una persona che non c'entra assolutanente nulla.

Resta immobile a fissarmi per un bel pò prima di spalancare la porta dell'ingresso.
"Andiamo a casa, ne parliamo li" afferma prendendo la mia valigia

"No Genn, io non ci torno con te li. Portami ai dormitori"

"No"afferma scuotendo la testa deciso "non se ne parla, vieni a casa"

"O mi porti ai dormitori o ci torno in treno Genn" Non sto a suo ordini, non ho intenzione di dargliela vinta subito.
Mi aveva promesso che si sarebbe comportato meglio, e con mia profonda delusione, non l'ha fatto.

"Va bene, come vuoi, basta che sali in quella cazzo di macchina" si gira di spalle e mi aspetta fuori mentre mi soffermo a salutare Antonio scusandomi più volte per tutto quello che è successo.

"Figurati, sono stato io a chiederti di salire"risponde prima di abbracciarmi frettolosamente a causa di Genn che continua a picchiettare il piede a terra impaziente

Sciolto l'abbraccio supero di corsa il biondo e scendo le scale con la grazia di uno scaricatore di porto che mi contraddistingue sempre.

Lo aspetto con le braccia incrociate appoggiata allo sportello della macchina e quando sento la serratura scattare mi ci fiondo dentro sbattendo la portiera.

Runaway ||Genn Butch||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora