Capitolo 43

4.8K 346 260
                                    

Pov Sophia

"Ho freddo" annuncio mentre sono seduta in mezzo alle sue gambe.

Stiamo chiacchierando seduti sull'erba da un'ora circa, ed e tutto così perfetto.

Avvolge le sue braccia intorno alle mie abbracciandomi da dietro ed appoggia la testa in prossimità della mia spalla.

Sento il suo respiro sul collo e vengo immediatamente percorsa da brividi, e non è il freddo, ne sono sicura.

L'atmosfera viene spezzata dal ronzio del cellulare di Genn che armeggia sfuffando alla sua ricerca fra le tasche.

Quando non sento più la suoneria capisco che l'ha travato.

"Oh, frà si sono a casa. No il piscione di Alex non c'è...Ora? Ma sono le 10 quasi frà"

Il modo in cui dice frà mi fa sorridere, è così buffo.

Mi volto per guardarlo e si sta passando una mano freneticamente tra i capalli, come sempre.

"Ti faccio sapere, ne devo parlare con una persona"quando pronuncia queste parole mi scoccia un'occhiata e percepisco che si riferisce a me.

"Ciao, okay okay, ciao"detto questo, chiude la chiamata e si alza per pulirsi il sedere dai residui di erba attaccati.

"Chi era?"chiedo curiosa imitandolo

"Leo, un mio vecchio amico"

"E?"

"E voleva vedermi, con gli altri della mia comitiva, visto che non ci incontriamo da un pò"

Genn aveva una comitiva?
Non mi aspettavo che fosse così, come dire, "sociale".

"Ah bene, io ti aspetto in camera allora?"chiedo un pò delusa dal fatto che ancora non abbia accennato ad invitarmi

"Vuoi venire? Non mi va di andarci se tu non ci sei" così va decisamente meglio.

Sfoggio un'espressione pensierosa fingendo di pensarci un pò prima di rispondere.

"Va bene" rispondo infine provocandogli un grosso sorriso di sollievo.

Manda un messaggio a quel Leo e insieme rientriamo in casa.

Genn mi prende per mano e mi trascina direttamente al piano di sopra per evitarmi così di incontrare sua madre.

"Non so cosa mettermi"annuncio di fronte alla mia valigia spalancata e tutti i vestiti arrotolati

"Ci credo, sei disordinatissima Sophia.
È possibile che sia io la femmina di questa relazione?" Afferma posizionando le mani sui fianchi e guardandomi con espressione di rimprovero.

"La mia Genna"rispondo scombinandogli il ciuffo sapendo che questo lo farà incazzare molto.

"Okay, l'hai voluto tu" si fionda infatti su di me e inizia a farmi il sollettico per un bel pò di tempo.
Ho dovuto minacciarlo di colpirgli l'amichetto per farlo smettere.

In una mezzoretta siamo pronti e usciamo di casa avvertendo pima Amelia che a quanto pare era l'unica rimasta al piano di sotto.

"Posso guidare io? Ti prego?"dico fancendo oscillare le sue chiavi con le mani.

Mi guarda con gli occhi pieni di paura e me le strappa come per un riflesso dalle mani.

"Scusa" dice immediamente, forse rendendosi conto solo dopo di quello che ha fatto. "Non mi sento ancora pronto" continua rivolgendomi uno sguardo pentito.

Annuisco un pò scossa facendo il giro per raggiungere il posto del passeggero.

Il viaggio in auto è più silenzioso del solito, a causa di ciò che è accaduto poco fa.

Runaway ||Genn Butch||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora