I don't love you baby
I don't need you baby
I don't want you no
Anymore'The Man' era la canzone preferita di Gennaro ed Alessio. Li rappresentava, e tanto anche.
Sarà perché Ed Sheeran era il loro mito ma soprattutto perché quelle stesse parole le avevano sentite pronunciare da tante persone. Perché sì, erano degli sfigati in amore.
Ma in quei quattro lunghi anni di amicizia non si erano mai sentiti soli: Genn c'era sempre per Alex e viceversa.
Inoltre, in tutto quel tempo non avrebbero mai potuto immaginare che dietro quell'amicizia si nascondesse qualcosa di più profondo, non fino a quel momento..."Gennà, oggi Mcfly da una festa a casa sua. Vieni?"- chiese speranzoso il moro sapendo che l'amico non amava le feste, soprattutto quelle di Antonio.
"Alè non credo, non ho molta voglia"- rispose il minore sbuffando.
"Dai Genny, ha detto Anto che ci farà anche suonare"- disse il maggiore facendo il labbruccio sapendo anche che l'amico non gli avrebbe resistito, soprattutto dopo averlo chiamato con un nomignolo così stupido.
"Ok ma solo un paio di canzoni e poi ce ne andiamo"
Genn non poteva sapere che quella sarebbe stata la serata migliore della sua vita.Quando quella telefonata finì, Genn decise di iniziare a scegliere le canzoni da cantare alla festa, dato che il suo amico si sarebbe preoccupato sicuramente di più sul cosa indossare; il biondo avrebbe invece preso qualcosa a caso dal suo armadio, tra maglie e felpe di tre taglie più grandi e jeans strappati (rigorosamente neri).
Quest'ultimo si ritrovò ad aprire un raccoglitore, quello che conteneva tutti gli spartiti delle canzoni loro e non. Per Genn quel raccoglitore aveva un significato particolare, appena lo afferrava riusciva a sentire l'odore dei ricordi; i ricordi di quattro lunghi anni di amicizia, di sogni da realizzare e di certezze che questi piano piano si stavano davvero realizzando. Sì, fino ad allora gli Urban Strangers suonavano solo in dei piccoli locali in giro per Napoli, ma per loro la felicità era fare musica che fosse completamente farina del loro sacco e non era di certo avere più fama degli Arctic Monkeys, Justin Bieber o chicchessia. Tra l'altro da poco era uscito il loro primo Ep prodotto da una piccola etichetta indipendente "Casa Lavica" ed era indescrivibile la gioia che si leggeva sui volti dei due ragazzi.
In quel momento la mente di Genn fu attraversata da migliaia di vecchi momenti suoi e di Alessio: il loro primo incontro, la loro prima litigata e soprattutto la prima volta che cantarono insieme, la prima volta che le loro due voci si incastrarono perfettamente creando una melodia così bella che fece capire loro che era quello che avrebbero voluto fare per il resto dei loro giorni: cantare e suonare insieme creando così gli Urban Strangers.
Al solo pensiero di quei giorni diverse lacrime iniziarono a rigare il viso del biondo. Erano lacrime, di gioia insieme a nostalgia, che bruciavano sul suo viso pallido fino a toccare le labbra carnose e rosee. Ma a Genn questo sembrava non dare alcun fastidio anzi, era felice di avere la certezza che qualcuno per lui c'era e ci sarebbe sempre stato; si sentiva il ragazzo più fortunato del mondo ad avere un'ancora a cui aggrapparsi per uscire dai momenti di tristezza totale perché diciamolo, erano davvero molti... Ed era ancora più felice del fatto che quell'ancora fosse un ragazzo meraviglioso come Alessio: un ragazzo timido ed introverso ma che allo stesso tempo riusciva a far divertire chiunque (anche con le sue battute squallide).
Alessio era l'esatto opposto di Gennaro ed era per questo che quest'ultimo lo considerava così fantastico.
Genn non si piaceva per niente: era magro, fin troppo, pallido con dei capelli che non riuscivano a stare mai in ordine costringendolo a portare sempre un cappellino; non riusciva ad apprezzare nemmeno i suoi occhi, paragonabili a due pozzi pieni dell'acqua più bella e cristallina che esista e, nonostante piacessero a tutti quelli che lo conoscevano (compreso Alex), lui li riusciva a vedere solo come due occhi azzurri (colore che odiava) la maggior parte delle volte, se non sempre, spenti e privi di quella luce che invece tutti vedevano, tutti tranne lui..."Runaway while you can
everything is coming to an end
Please don't swear
This story cannot begin again"
Genn decise che avrebbero cantato, come sempre, Runaway e Last Part. Amavano quei due pezzi sia per il significato che per la musica. Runaway in particolare era una canzone molto speciale per loro. La scrisse il biondo appena lasciatosi con la sua prima cotta, Claudia. Ricorda ancora benissimo quei giorni. Non mangiava, non dormiva e voleva solo stare chiuso in camera sua e non vedere nessuno fin quando non gli sarebbe passata o fin quando non sarebbe morto di fame. Fu proprio Alex a farlo sentire meglio ma questa è un'altra storia...Erano le nove quando Alex bussò alla porta di Genn per andare alla festa.
Il moro indossava degli skinny chiari e una camicia nera, rigorosamente attillata, che gli metteva in evidenza i pettorali formatosi recentemente.
Il viso del biondo si colorò di porpora appena vide l'amico vestito in quel modo.
"Che ti prende Genn, è solo il tuo migliore amico..."-pensò nella sua mente.Durante il viaggio regnò un silenzio imbarazzante che neanche la musica seppe interrompere.
Genn scrutava le strade della sua piccola cittadina dal finestrino dell'auto, con uno sguardo scocciato cercando di prepararsi ad un'altra festa confusionaria, anche troppo, in cui i suoi amici si sarebbero ubriacati ed avrebbero rimorchiato, mentre lui si sarebbe chiuso in bagno o in giardino a fumare le sue amate Marlboro e a pensare.
Alex notò che c'era qualcosa che non andava e, conoscendo quello che ormai definiva suo fratello, ne capì subito il motivo."Gennà stasera ti divertirai, te lo prometto"- disse il moro poggiando una mano sulla spalla del migliore amico facendolo rabbrividire al contatto per un motivo, almeno per il biondino, sconosciuto.
Alessio manteneva sempre le promesse e Gennaro questo lo sapeva benissimo.~~~~~
Ciao a tutte (e tutti magari).
Ok non so come funzioni in "questi casi" ma direi che sia almeno il caso di presentarmi (da persona normale, giustamente...)
Io sono Federica, vado al primo anno di liceo classico e sono di Caserta.
Ho deciso di iniziare a scrivere questa storia (che sarebbe la prima in assoluto) perché ultimamente leggendo diverse fanfiction avevo voglia di provarci anch'io indipendentemente da come sarebbe andata o da cosa avrei scritto.
Ho scelto come protagonisti i GENNEX perché gli Urban Strangers sono una band che amo alla follia (e perché i Gennex... sono i GENNEX).
Ringrazio tutti quelli che la leggeranno ma soprattutto tutti quelli che mi hanno dato piccoli consigli per iniziare questa storia.SPERO VI PIACCIA.❤️

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I (don't) need you... || Gennex
Fanfiction"Come here help me to live I hear no voice around me And they don't hear me I'm the gost And what we've done now is lost" -Last Part, Urban Strangers