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"Mi sa che è meglio se non ci vediamo per un po'..."- furono queste le prime parole che uscirono dalla bocca di Alex. Le prime e le uniche perchè non sapeva cosa altro dire al ragazzo davanti a lui. Non sapeva se stesse facendo la scelta giusta. No, non lo sapeva. Ma ormai l'aveva detto. Si era tirato indietro come al solito. E questo nemmeno il biondo poteva perdonarglielo.

"Davvero Alex? È davvero questo quello che vuoi?"- disse il biondo dopo pochi secondi che per entrambi sembrarono un'eternità. Non riusciva davvero a credere a quelle parole. Non sapeva più a cosa pensare, era impossibile che Alex lo stesse abbandonando così. Non era possibile che il suo fottuto migliore amico abbia preso quella decisione così in fretta, perché non era possibile il fatto che avesse subito deciso di lasciarlo da solo, di mandare a puttane quattro anni di amicizia in così poco tempo.

"S-si"- disse di rimando Alessio anche se poco convinto.

"Dio Alex come puoi dire queste cose. Non puoi tirarti indietro ogni volta. SEI SOLO UN FOTTUTO IDIOTA. UN CODARDO, UN FOTTUTO CODARDO ECCO COSA SEI. Hai davvero intenzione di liquidare una situazione del genere così. Andandotene. E no caro mio, tu non hai capito proprio un cazzo.
NON PUOI, NO NO E NO, NON PUOI." - ormai Gennaro non controllava nè il tono della sua voce, abbastanza alto per rimbombare in tutto l'appartamento e farsi sentire anche dai vicini, nè le innumerevoli lacrime che iniziarono a scendere e seccarsi sul suo viso pallido. Ma in fondo, che importava adesso. Che importava di tutto il resto al di fuori dei due ragazzi?

"Credi che questo sia facile per me?..."-chiese retorico il moro provocando una risata isterica ed anche abbastanza inquietante ma senza alcun entusiasmo sul viso del ragazzo dagli occhi azzurri.

"Guarda che qui l'unico a credere che le cose siano così facili sei tu. Non sono io che ho deciso di andarmene lasciando la persona a cui tengo di più da solo. E perché poi? Perché è innamorato di me?
Perché si Alex, IO TI AMO. E non era questo il contesto e il modo in cui immaginavo di dirtelo ma ormai l'ho detto. TI AMO ma questo per te poco importa giusto? Non puoi certo sconvolgere la tua vita per una cosa del genere, giusto? Ma si dà il caso che io non ti abbia mai chiesto questo, non ti abbia mai obbligato ad andartene. Stai facendo tutto da solo. Davvero non so cosa tu abbia in quella cazzo di testa"

Ad Alex bastarono quelle due sole parole per rimanere come paralizzato davanti agli occhi di Gennaro, mentre quest'ultimo con le sue frasi gli risucchiava tutto quello che aveva dentro, lasciandolo vuoto, privo di qualsiasi emozione se non la rabbia e la delusione. Non per Genn ma verso lui stesso.
Ti amo. Aveva davvero detto quelle parole. Quelle due sole parole che aveva sentito raramente pronunciare da altre persone stavano davvero uscendo da quelle labbra carnose e rosse bagnate dalle lacrime. Ora come ora non poteva essere più confuso. Come al solito dopotutto. Aveva ragione Gennaro, era un codardo. Lo è sempre stato per tutti e questo non lo aveva mai toccato più di tanto detto dalle altre persone. Però questa era davvero l'ultima cosa che si aspettava di sentire dalla bocca del biondo (anche dopo del ti amo). Ma cosa si aspettava, era la verità e il ragazzo davanti a lui era la persona più sincera che avesse mai conosciuto.

"Genn ti prego.."- stavolta erano in due ad avere le lacrime che minacciavano di uscire a grandi quantità.

"No Alex, non voglio più ascoltarti. Se hai deciso davvero di lasciare tutto quello che abbiamo costruito insieme, se hai deciso davvero di lasciare me, va bene. Non ti prometto che me ne farò una ragione perché non è così. Perché ti amo e ti amerò per sempre, e ti aspetterò, sempre. Ma se ora è questo che vuoi, se è questo che ti potrà rendere felice per me va bene. Perché è questo che voglio. Voglio che tu sia felice." - disse Gennaro.

"Non sarò mai così felice senza di te."- disse Alessio tenendo lo sguardo fisso in quei due pozzi ormai vuoti, privi di quella luce che aveva sempre visto, quali erano gli occhi di Genn.

"E allora perché te ne stai andando?"- chiese confuso il biondo in un singhiozzo strozzato che rese il suo tono di voce, che in quel momento poteva essere solo  arrabbiato e deluso, indifeso e vulnerabile.

"È tutto troppo complicato per me e questo tu lo sai"- Sì, aveva ragione. Era complicato davvero ma non è che per il biondo fosse una passeggiata, anzi.
Detto questo Gennaro si limitò ad annuire pronunciando un semplice "Okay".

Alex tornò in camera dalla quale uscì dopo un'oretta circa con alcune valige in mano. Per tutto quel tempo Gennaro era rimasto lì, seduto su quel divano che, come l'intero appartamento anche se lo condividevano da relativamente poco tempo era comunque pieni di ricordi felici, perché erano più che altro ricordi di serate passate a guardare dei film, la maggior parte delle volte stupidi accompagnati dal suono delle risate di Gennaro provocate dalle battute squallide di Alessio.
Alla vista di quest'ultimo con le valige in mano pronto ad andarsene da quella che era la LORO casa, Genn deglutì il groppo incastratosi in gola e si alzò andando verso la porta d'ingresso aprendolo al ragazzo che davanti a lui lo fissava attentamente.

"Ricordati sempre che ti aspetterò"

Detto questo dall'appartamento uscì Alex lasciandosi alle spalle il biondo e i suoi ultimi quattro anni trascorsi con lui.
La porta si chiuse lentamente.

Era tutto finito...


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Lo so, sono le 23.00 ed ho aggiornato solo ieri.
Ma avevo questo capitolo già salvato dato che in realtà questi ultimi dovevano essere un unico capitolo.
Grazie per le visualizzazioni, che a mio parere non sono poche dato che ho iniziato questa storia da poco.
Spero che anche questo capitolo vi piaccia❤️

P.s. Grazie Eliana (_fangirl_01 ) per il tuo commento, terrò conto della tua proposta😏😊😂

All the love. xx

I (don't) need you... || GennexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora