Gennaro spense nel posacenere la quinta sigaretta della giornata - o forse sesta, dopo quella prima di pranzo aveva perso il conto - guardando fuori dalla finestra spalancata della camera da letto, con la gamba sinistra poggiata sul davanzale in marmo bianco - incredibile come abbia preso già l'abitudine di fumare con la finestra completamente spalancata perché "Gennà fumare fa male", "Gennà ti rovina la voce il fumo" e poi "Va beh dai Gennà ho capito, almeno apri la finestra" gli diceva sempre Alex, e ormai di smettere con quel brutto vizio non se ne parlava proprio.Alessio era ritornato nel loro appartamento, quello con la cucina che si poteva più definire un buco, con il salone invece luminoso e arioso e le piccole stanze da letto che ormai condividevano - una per dormire e una veniva utilizzata come studio.
Ed è straordinario come in poco tempo fosse tornato tutto alla normalità, o quasi. L'unica differenza era che ora il loro piccolo mondo oltre alla musica, comprendeva anche baci, carezze, sesso e tanto altro che poteva solo andarlo a migliorare - e così hanno sempre pensato, se si sbagliavano o meno questo l'avrebbero capito dopo.Alex continuava a lavorare mentre Genn... beh, principalmente stava a casa a non fare niente, non perché fosse un buono a nulla, certo che no, solo perché "Alè io voglio fare musica, nient'altro" e l'altro non aveva avuto niente da obiettare.
E fino ad allora gli era sembrato tutto perfetto. Sì, insomma, stare a casa e comporre, suonare, cantare tutto il tempo che il suo corpo e la sua mente gli permettevano - anche se poi ci aveva quasi rinunciato, perché "Alè senza di te non è così bello fare musica"; e quindi anche Alè stava sempre di meno al lavoro.
Intanto il loro appartamento diventava un via vai di amici, familiari - consapevoli della situazione, quasi da matrimonio amava definire Nando - che li andavano a trovare, senza però nessun motivo in particolare, a dire il vero. Magari si annoiavano - anche se molto spesso i due ragazzi lasciavano a desiderare in quanto all'essere di compagnia - o in realtà lo sapevano tutti che semplicemente vederli metteva tutti di buon umore. Insomma, vedere i loro sguardi incontrarsi per poi allontanarsi solo dopo minuti di attenta analisi l'uno dell'altro, le loro labbra stendersi in un sorriso ogni volta che magari riuscivano a pronunciare, inconsapevolmente, parole o intere frasi all'unisono, o solamente posare lo sguardo su quelle dita che si cercavano instancabilmente e si trovavano dopo neanche un paio di secondi, semplicemente faceva bene... Loro facevano bene.E di questa cosa se n'erano accorti tutti - tranne i diretti interessati, non che sia una novità - e non c'era niente di strano, perché doveva esserci?
C'è da dire però, che tra quegli amici quasi onnipresenti nella vita dei due ventenni, ovviamente, la figura di Mcfly - come quella di Francesco e, per gioia di Alex, di Leo - mancava per un motivo, solo per il moro, sconosciuto.
Perché è vero che Alex quella testa bionda la capiva al volo, con un solo sguardo o piccoli gesti, eppure - molto - spesso i meccanismi del suo cervello rasentavano quasi la stupidità, o quantomeno l'ingenuità, rendendolo incapace di capire o mettere a fuoco così in realtà stesse davvero succedendo intorno a lui.
Perché Alessio mica l'aveva capito ancora chi avesse ridotto il fidanzato in quel modo quel pomeriggio di mesi prima, e mica aveva collegato questo avvenimento al fatto che il biondo sentisse improvvisamente male alla testa - o altre scuse del genere - molti sabato sera quando si dovevano ritrovare tutti - ma proprio tutti - in quella piccola discoteca dove ormai passavano sei sere su sette - di fronte c'è una pizzeria fantastica, devi provarla! -; quindi il moro si era ritrovato a complimentarsi da solo per l'idea geniale che gli era balenata in mente - perché semplicemente lui voleva davvero bene a Mcfly, e gli mancava.

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I (don't) need you... || Gennex
Fanfiction"Come here help me to live I hear no voice around me And they don't hear me I'm the gost And what we've done now is lost" -Last Part, Urban Strangers