"Matteo hai messo un quaderno a righe nello zaino?" urlò Alessio dalla piccola stanzetta dove stava sistemando il pigiama di Spiderman nel cassetto.Matteo arrivò saltellando dalla cucina, sbriciolando un biscotto sul parquet scuro nel corridoio, con anche i lati della bocca sporchi di latte e cioccolato.
"Si papà, ne ho messi due così vado sul sicuro" ammiccò il bambino mentre cercava di pulirsi le mani sul grembiule blu.
"Eh no, non ci pensare nemmeno. Pensi di fare il primo giorno delle elementari con il grembiule sporco? Eh no signorino, corri subito in bagno e lavati anche la faccia che hai i baffi di latte" sorrise Alex pizzicandogli la guancia indicandogli la porta del bagno.
Il piccolo sbuffò e
"Ma io i baffi li voglio tenere. Li voglio far crescere come papà!"
urlò pieno di gioia Matteo.
"Sì ma papà è grande e lui i baffi può averli. Tra qualche anno li avrai anche tu, ma non di latte" scherzò Alessio scompigliandogli i capelli castani e corti.
Il moro si diresse in cucina dove suo marito era seduto per fare colazione.
"Buongiorno amore" disse baciandogli il collo.
"Buongiorno anche a te tesoro" rispose Luca sorridendo, prendendogli il viso tra le mani e facendo incontrare le loro labbra.
"Accompagni tu Matteo a scuola? Oggi ho il turno prima" chiese Luca mentre girava il cucchiaino nella tazzina piena di caffè.
"Ma non ho la macchina amore" gli fece notare Alessio mentre sistemava la tazza del figlio nel lavandino per poi sciacquarla.
"Puoi usare la mia, tra poco verrà a prendermi Marco e mi darà lui un passaggio"
"Mh... Ti ho già detto che non mi piace questo Marco? Cioè sta sempre in mezzo" Alessio alzò leggermente il tono di voce agitando le braccia scoperte.
Luca si alzò dalla sedia per dirigersi verso suo marito e cingergli i fianchi.
"E io ti ho già detto che sei sexy quando fai lo geloso?" Gli chiese retoricamente mentre prese a baciargli il collo,mordendo leggermente un piccolo lembo di pelle sotto l'orecchio.
Alessio ridacchiò per poi far incontrare le loro labbra. Le lingue si cercavano, danzavano e si rincorrevano mentre i denti di Luca andavano a mordere il labbro inferiore di Alessio.
Matteo li interruppe con un colpo di tosse.
"Dai papà è tardi!" lo rimproverò il bambino indicando il proprio polso, seppur sprovvisto di orologio.
"Sì sì. Su forza andiamo" disse imbarazzato Alessio mentre si scioglieva dalla stretta del marito.
Uscirono di casa velocemente, Matteo correva saltellando circa dieci metri più avanti, con il grembiule che svolazzava per la leggera brezza di metà settembre, mentre Alessio portava in spalla il suo piccolo zaino dei Gormiti, ispezionando la tasca dei jeans per trovare le chiavi dell'auto.
"Nervoso per il tuo primo giorno di scuola?" Chiese Alessio al figlio mentre metteva in moto la macchina e ingranava la marcia. Matteo lo guardò sorridendo per poi prendere il telefono del padre sul cruscotto.
"Hey cosa fai?" Gli chiese nuovamente Alessio mentre il figlio apriva l'applicazione di Snapchat.
"Guarda papi siamo venuti bene" il piccolo gli allungò un braccio per mostrargli lo schermo del telefono. Alessio gli lanciò uno sguardo fugace per poi concentrarsi completamente sulla strada.
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I (don't) need you... || Gennex
Hayran Kurgu"Come here help me to live I hear no voice around me And they don't hear me I'm the gost And what we've done now is lost" -Last Part, Urban Strangers