Capitolo 1

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Come ogni giorno, la sveglia suona alle 5:00 del mattino, il mio dormire equivale a 3 ore di sonno se tutto va bene.
"Lo faccio per lei" mi ripeto sempre pensando a mia madre in ospedale.
Con molta forza mentale mi alzo dal letto e mi dirigo nel bagno, dove mi lavo e mi vesto. Oggi ho optato per un paio di jeans stappati e una camicetta nera, ovviamente le mie scarpe con il tacco, per quanto riguarda il trucco metto solo uno strato di crema e un pò di mascara, non mi piace truccarmi tanto. Mi asciugo i capelli velocemente ed esco di casa, noto che sono le sette ed ho solo un ora per andare da mia madre. Oggi fortunatamente c'è un bel sole.

Esco di casa, guido fino all'ospedale, da casa mia a li sono all'incirca 10 minuti di macchina. Entro dentro e all'entrata c'è Emily,  l'infermiera che si occupa di assistere mia madre quando ha bisogno.
'Buongiorno Emily' dico con un sorriso a 36 denti.
'Buongiorno splendore' mi dice ricambiando il sorriso.
'Come sta' oggi?' gli chiesi.
'Ehm... non bene' mi dice con gli occhi tristi.

La ringrazio e vado nella stanza di mia madre, si vede che non sta bene, la chemioterapia gli ha fatto perdere tutti i suoi bei riccioli e sotto gli occhi ha delle occhiaie nere, segno che sta' proprio male.
'Ciao mamma' dico baciandola sulla guancia.
'Buongiorno amore' mi dice sorridendomi.
'Come ti senti oggi mamma?' gli chiedo, nonostante sapessi già come si sentisse.
'Come al solito amore' mi dice.

Guardo l'orologio e mancano 20 minuti alle 8 il che vuole dire che devo sbrigarmi per  andare al lavoro.
Saluto mia madre promettendogli che sarei andata la mattina dopo.
Passo velocemente dalla caffetteria, dove Jonny il mio amico, mi preparò come al solito il mio caffè.
'Buona giornata bellezza' mi dice e io ricambiai schiacciandogli l'occhio.

Credo che prenderò una multa per eccesso di velocità, ma sono in ritardissimo.

Scendo dalla macchina prendo la borsa, il caffè e mi metto a correre fino all'entrata del  negozio, il mio capo Megghy, era una donna sulla cinquantina sempre ben tirata  ed era molto buona e comprensibile ma quando si trattava di arrivare in ritardo diventava un bestia.
'Ti sembra l'ora di arrivare signorina?' mi dice.
Cazzo! Cazzo! Cazzo! Stavolta mi licenzia, é  già la quarta mattina che arrivo in ritardo.
'Ehm... S-scusami Megghy è solo che sono andata da mia madre e non..' dico balbettando.
Ma lei mi interrompe dicendomi 'Che non capiti mai più ed ora a lavorare'.
'Okey, scusa' gli dico mentre mi giro per andare nel mio ufficio,ma lei mi interrompe dicendo 'C'è un cliente molto importante nel tuo ufficio, voglio che sia soddisfatto al 100% di noi' dice schiacciandomi l'occhio 'ti dico solo che è molto esigente, quindi fai del tuo meglio, vuole un abito particolare'.
'Okey' gli dico 'farò del mio meglio'.

Anche se l'avevo scampata con il ritardo, non l'avrei scampata con il cliente di oggi, molte volte i clienti sanno essere rompi scatole, la maggior parte delle volte direi.

Mi metto a camminare velocemente per andare nel mio ufficio, faccio per aprire la porta quando inciampo addosso a qualcuno rovesciandogli tutto il caffè addosso.

L'unica cosa che ho sentito è stato 'cazzo! Inizia a pregare'.

Disaster - Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora