Capitolo 4

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Mi sento schiacciata con tutto il mio corpo sulla mia macchina.

'Con me non si scherza!' mi sento dire all'orecchio.

Avevo paura, davvero, se mi dovrebbe succedere qualcosa a me non mi interessa, l'importante è che non succeda niente a mia madre.

Non riconosco la voce, l'ho gia sentita ma non mi viene in mente niente e più cerco di muovermi per togliermi questo squilibrato di dosso, più lui mi stringe.

Mi fa girare verso di lui e quando lo vedo, gli occhi mi escono di fuori.

No!

Mi toglie la mano dalla bocca e mette le sue braccia in parte alla mia testa bloccandomi.

'C-Che c-cosa vuoi da m-me?' Dico balbettando.

'Quando dico CHIAMAMI e ti do il mio numero di telefono, tu non lo devi stracciare, perché io sono Justin Bieber e se mi fai arrabbiare sono guai e tu non solo mi hai fatto arrabbiare stamattina,in più ti permetti di buttare il mio numero!!'mi dice parlando serenamente, ma sotto sotto lo so che mi sta minacciando e poi come fa a sapere che io ho stracciato il numero, mi stava spiando?

Oddio!!

'Io mi sono scusata per la mia sbadataggine, non volevo proprio veramente! Le ho detto che avrei fatto di tutto per rimediare, ma la prego non mi uccida..' dico velocemente ma mi interrompe.

'Shh... hai detto che farai di tutto per rimediare, giusto?' mi dice con quel sorrisino che se potessi lo prenderei a badilate in faccia.

'Dipende cosa intende lei per tutto' dico accentuando l'ultima parola.

'Io per tutto indendo, che devi smetterla di darmi del lei. Poi devi smetterla di fare la finta tonta perché sai quello che voglio.' Dice.

'Io non so cosa vuole..vuoi, so solo che devo andare a lavorare e tu grandissimo psicopatico che non sei altro mi stai trattenendo anche troppo, non te lo dico più, o mi lasci stare o chiamo la polizia.' dico incazzata, ma noto che quando dico polizia mi afferra le spalle e mi sbatte sulla macchina tanto da farmi veramente male.

'Senti puttanella, non la capisci con le buone? Allora adesso facciamo a modo mio.
Numero uno parlami un'altra volta così e ti faccio mangiare la mia merda, numero due da oggi in poi tu farai la puttana nei miei locali e numero tre prova a chiamare anche solo per sbaglio la polizia e ti ritroverai una bomba sotto il culo' dice con voce incazzata.

'Io ho già un lavoro non me ne serve un altro!' dico senza rendermi conto.

Cazzo Chantal chiudi la bocca!

'Shh.. parli troppo. Da oggi in poi io comando su di te' mi dice convinto 'ora vieni con me'.

'NO! IO DEVO ANDARE A L-A-V-O-R-A-R-E' sillabo bene l'ultima parola.

Si sposta un attimo da me e tira qualcosa fuori dalla tasca della giacca e me la punta in testa.

È una pistola.

Sono morta! Me lo sento, eppure non ho mai fatto niente in vita mia, il peccato più grande che ho fatto é stato all'asilo quando ho mangiato le caramelle della mia amichetta.

'Questo è il mio ultimo avviso, adesso tu vieni con me, okey?' mi dice aspettando una mia risposta.

Annuisco con la testa.

'Bene!' e rimette in tasca la pistola.

Lui va verso una Ferrari di colore blu, apre lo sportello e dice 'beh? Ti muovi?'.

Disaster - Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora